sabato 4 ottobre 2014

Alti rischi...' Nasce un nuovo comitato di lotta'

L’Amiata  e la Geotermia :  continua il saccheggio del territorio “NUOVA L’Amiata  e la Geotermia :  continua il saccheggio del territorio “NUOVA CENTRALE AD ABBADIA S.SALVATORE?
 Tutti i Comuni della Val d’Orcia ,da Radicofani a S.Quirico, fino a Castel del Piano, Seggiano,Cinigiano, i comuni dell’Alfina , con Bolsena, Castel Giorgio corrono ai ripari e esprimono il loro netto No e pieno dissenso a richieste di perforazioni e a centrali geotermiche  nel proprio territorio sia a media che ad alta entalpia :
“Troppo alti  i rischi per le acque potabili e termali,  sismicità indotta, aspetti sanitari, economici, turismo” . Lo stesso  sindaco Franci di Casteldelpiano,che ha firmato e appoggiato l’Accordo con Enel parlando della “GRANDE OPPORTUNITA” per l’Amiata,oggi è tra i primi a scendere in campo “nessuna centrale “né a media né alta entalpia “a Montenero.
E così , mentre a valle si urla che non è sostenibile, sull’Amiata , un territorio di grande  pregio ambientale ,si raddoppia !  In questo clima in cui i sindaci dicono tutto e il contrario di tutto ,anche il neosindaco Tondi Fabrizio ,in passato contrario alla geotermia, oggi cambia idea e apre ad Enel: ad Abbadia, l’unico comune che ha sempre espresso un NO alle centrali nel proprio territorio,  si parla di realizzare una centrale di 20MW  ad alta entalpia . “Ogni decisione ,rassicura il Tondi ,sarà presa  d’ accordo con l’amministrazione attraverso un dialogo trasparente e aperto” .Intanto  Il Prof. Borgia,geologo ,conoscitore della situazione del vulcano dell’Amiata,incontra il Sindaco   insieme ai comitati e lo mette in guardia da nuove centrali; rischi geologici, inquinamento ,danni alle acque potabili e termali.
 E le  tecnologie per la nuova centrale  ?  Quelle di vecchia generazione come a Piancastagnaio e a S.Fiora considerate tra le più invasive e inquinanti con perforazioni sino a 3000/ 4000 metri di profondità. Sostanze tossiche e nocive andrebbero ad aggiungersi a quelle già esistenti: si parla di tonnellate di inquinanti radon, boro, arsenico, ammoniaca, antimonio ,mercurio,idrogeno solforato, CO2 ,, una miscela di sostanze  che  rappresentano un serio pericolo per la salute umana . Gli abbattitori AMIS (solo per alcune sostanze) del tutto insufficienti.
 Dai circa 60MW di produzione elettrica attuale si sta passando  a 120 MW , che diventerebbero  140 MW con Abbadia ; gli effetti saranno gravissimi sul territorio dell’Amiata ma  anche a valle . C’è chi parla di disastro ambientale: svuotamento del bacino idrico, inquinamento dell’acqua ,aria, danni alla salute, ai terreni, all’agricoltura;dissesto idrogeologico in una zona definita ad alto rischio ambientale; danni alle acque termali, sismicità indotta, per non parlare di svalutazione degli immobili e dei terreni.
 Regione, Enel, Sindaci ,politici  la chiamano   crescita ,sviluppo ; sappiamo benissimo che  è la politica vecchia di sempre che ha portato e continua a portare  interi territori al collasso , attenta al profitto  e non alle risorse e alla salute  .Si, perché di questo si tratta, di far subire  all’Amiata un danno ambientale per centinaia di anni in nome di una produzione energetica che non è RINNOVABILE , SICURA , NE’ TANTO MENO PULITA  e che emette, tra l’altro ,  gas serra con  valori paragonabili  a quelli emessi dalle centrali a petrolio e a carbone. Chi verrà a soggiornare in montagna,in un’area industriale dobbiamo ancora capirlo! Andate a Larderello , una delle zone economicamente più depresse della Toscana. Per l’Amiata sarà la stessa cosa.
 Lo stesso Prof. Basosi (Un. Di Siena) e Prof. Bravi (Un. Di Pisa) concludono il loro recente studio” sull’impatto ambientale delle centrali geotermoelettriche in Italia” (marzo 2014) con questo pesante giudizio……..”in ogni caso il profitto finanziario non può essere il criterio nel processo decisionale per lo sviluppo delle centrali nell’area Amiatina”. Di fatto ha prevalso solo l’interesse economico!
Come cittadini ci opponiamo a questa logica . Abbadia non ha bisogno di distruggere altri pezzi di territorio,ha già le sue emergenze ambientali da risolvere, sarebbe la fine! Ha la necessità di rimboccarsi le maniche e costruire  uno  sviluppo possibile e duraturo ,fortemente ancorato al territorio , alla sua valorizzazione; pezzo per pezzo  costruire  un progetto locale partecipato e ridare forza e dignità a questa terra. E anche l’Amiata non ha bisogno di  nuove centrali , ma di  fermare il raddoppio di Piancastagnaio e  Bagnore 4 ;  ha urgenza di UNA MORATORIA per fermare il disastro ambientale in atto .E’ quello che chiediamo!
Seguiranno incontri  e approfondimenti sui vari temi con esperti
(Movimento di Cittadini di Abbadia S.S. , Settembre 2014 cicl. in proprio)



CENTRALE AD ABBADIA S.SALVATORE?
 Tutti i Comuni della Val d’Orcia ,da Radicofani a S.Quirico, fino a Castel del Piano, Seggiano,Cinigiano, i comuni dell’Alfina , con Bolsena, Castel Giorgio corrono ai ripari e esprimono il loro netto No e pieno dissenso a richieste di perforazioni e a centrali geotermiche  nel proprio territorio sia a media che ad alta entalpia :
“Troppo alti  i rischi per le acque potabili e termali,  sismicità indotta, aspetti sanitari, economici, turismo” . Lo stesso  sindaco Franci di Casteldelpiano,che ha firmato e appoggiato l’Accordo con Enel parlando della “GRANDE OPPORTUNITA” per l’Amiata,oggi è tra i primi a scendere in campo “nessuna centrale “né a media né alta entalpia “a Montenero.
E così , mentre a valle si urla che non è sostenibile, sull’Amiata , un territorio di grande  pregio ambientale ,si raddoppia !  In questo clima in cui i sindaci dicono tutto e il contrario di tutto ,anche il neosindaco Tondi Fabrizio ,in passato contrario alla geotermia, oggi cambia idea e apre ad Enel: ad Abbadia, l’unico comune che ha sempre espresso un NO alle centrali nel proprio territorio,  si parla di realizzare una centrale di 20MW  ad alta entalpia . “Ogni decisione ,rassicura il Tondi ,sarà presa  d’ accordo con l’amministrazione attraverso un dialogo trasparente e aperto” .Intanto  Il Prof. Borgia,geologo ,conoscitore della situazione del vulcano dell’Amiata,incontra il Sindaco   insieme ai comitati e lo mette in guardia da nuove centrali; rischi geologici, inquinamento ,danni alle acque potabili e termali.L’Amiata  e la Geotermia :  continua il saccheggio del territorio “NUOVA CENTRALE AD ABBADIA S.SALVATORE?
 Tutti i Comuni della Val d’Orcia ,da Radicofani a S.Quirico, fino a Castel del Piano, Seggiano,Cinigiano, i comuni dell’Alfina , con Bolsena, Castel Giorgio corrono ai ripari e esprimono il loro netto No e pieno dissenso a richieste di perforazioni e a centrali geotermiche  nel proprio territorio sia a media che ad alta entalpia :
“Troppo alti  i rischi per le acque potabili e termali,  sismicità indotta, aspetti sanitari, economici, turismo” . Lo stesso  sindaco Franci di Casteldelpiano,che ha firmato e appoggiato l’Accordo con Enel parlando della “GRANDE OPPORTUNITA” per l’Amiata,oggi è tra i primi a scendere in campo “nessuna centrale “né a media né alta entalpia “a Montenero.
E così , mentre a valle si urla che non è sostenibile, sull’Amiata , un territorio di grande  pregio ambientale ,si raddoppia !  In questo clima in cui i sindaci dicono tutto e il contrario di tutto ,anche il neosindaco Tondi Fabrizio ,in passato contrario alla geotermia, oggi cambia idea e apre ad Enel: ad Abbadia, l’unico comune che ha sempre espresso un NO alle centrali nel proprio territorio,  si parla di realizzare una centrale di 20MW  ad alta entalpia . “Ogni decisione ,rassicura il Tondi ,sarà presa  d’ accordo con l’amministrazione attraverso un dialogo trasparente e aperto” .Intanto  Il Prof. Borgia,geologo ,conoscitore della situazione del vulcano dell’Amiata,incontra il Sindaco   insieme ai comitati e lo mette in guardia da nuove centrali; rischi geologici, inquinamento ,danni alle acque potabili e termali.
 E le  tecnologie per la nuova centrale  ?  Quelle di vecchia generazione come a Piancastagnaio e a S.Fiora considerate tra le più invasive e inquinanti con perforazioni sino a 3000/ 4000 metri di profondità. Sostanze tossiche e nocive andrebbero ad aggiungersi a quelle già esistenti: si parla di tonnellate di inquinanti radon, boro, arsenico, ammoniaca, antimonio ,mercurio,idrogeno solforato, CO2 ,, una miscela di sostanze  che  rappresentano un serio pericolo per la salute umana . Gli abbattitori AMIS (solo per alcune sostanze) del tutto insufficienti.
 Dai circa 60MW di produzione elettrica attuale si sta passando  a 120 MW , che diventerebbero  140 MW con Abbadia ; gli effetti saranno gravissimi sul territorio dell’Amiata ma  anche a valle . C’è chi parla di disastro ambientale: svuotamento del bacino idrico, inquinamento dell’acqua ,aria, danni alla salute, ai terreni, all’agricoltura;dissesto idrogeologico in una zona definita ad alto rischio ambientale; danni alle acque termali, sismicità indotta, per non parlare di svalutazione degli immobili e dei terreni.
 Regione, Enel, Sindaci ,politici  la chiamano   crescita ,sviluppo ; sappiamo benissimo che  è la politica vecchia di sempre che ha portato e continua a portare  interi territori al collasso , attenta al profitto  e non alle risorse e alla salute  .Si, perché di questo si tratta, di far subire  all’Amiata un danno ambientale per centinaia di anni in nome di una produzione energetica che non è RINNOVABILE , SICURA , NE’ TANTO MENO PULITA  e che emette, tra l’altro ,  gas serra con  valori paragonabili  a quelli emessi dalle centrali a petrolio e a carbone. Chi verrà a soggiornare in montagna,in un’area industriale dobbiamo ancora capirlo! Andate a Larderello , una delle zone economicamente più depresse della Toscana. Per l’Amiata sarà la stessa cosa.
 Lo stesso Prof. Basosi (Un. Di Siena) e Prof. Bravi (Un. Di Pisa) concludono il loro recente studio” sull’impatto ambientale delle centrali geotermoelettriche in Italia” (marzo 2014) con questo pesante giudizio……..”in ogni caso il profitto finanziario non può essere il criterio nel processo decisionale per lo sviluppo delle centrali nell’area Amiatina”. Di fatto ha prevalso solo l’interesse economico!
Come cittadini ci opponiamo a questa logica . Abbadia non ha bisogno di distruggere altri pezzi di territorio,ha già le sue emergenze ambientali da risolvere, sarebbe la fine! Ha la necessità di rimboccarsi le maniche e costruire  uno  sviluppo possibile e duraturo ,fortemente ancorato al territorio , alla sua valorizzazione; pezzo per pezzo  costruire  un progetto locale partecipato e ridare forza e dignità a questa terra. E anche l’Amiata non ha bisogno di  nuove centrali , ma di  fermare il raddoppio di Piancastagnaio e  Bagnore 4 ;  ha urgenza di UNA MORATORIA per fermare il disastro ambientale in atto .E’ quello che chiediamo!
Seguiranno incontri  e approfondimenti sui vari temi con esperti
(Movimento di Cittadini di Abbadia S.S. , Settembre 2014 cicl. in proprio)



 E le  tecnologie per la nuova centrale  ?  Quelle di vecchia generazione come a Piancastagnaio e a S.Fiora considerate tra le più invasive e inquinanti con perforazioni sino a 3000/ 4000 metri di profondità. Sostanze tossiche e nocive andrebbero ad aggiungersi a quelle già esistenti: si parla di tonnellate di inquinanti radon, boro, arsenico, ammoniaca, antimonio ,mercurio,idrogeno solforato, CO2 ,, una miscela di sostanze  che  rappresentano un serio pericolo per la salute umana . Gli abbattitori AMIS (solo per alcune sostanze) del tutto insufficienti.
 Dai circa 60MW di produzione elettrica attuale si sta passando  a 120 MW , che diventerebbero  140 MW con Abbadia ; gli effetti saranno gravissimi sul territorio dell’Amiata ma  anche a valle . C’è chi parla di disastro ambientale: svuotamento del bacino idrico, inquinamento dell’acqua ,aria, danni alla salute, ai terreni, all’agricoltura;dissesto idrogeologico in una zona definita ad alto rischio ambientale; danni alle acque termali, sismicità indotta, per non parlare di svalutazione degli immobili e dei terreni.
 Regione, Enel, Sindaci ,politici  la chiamano   crescita ,sviluppo ; sappiamo benissimo che  è la politica vecchia di sempre che ha portato e continua a portare  interi territori al collasso , attenta al profitto  e non alle risorse e alla salute  .Si, perché di questo si tratta, di far subire  all’Amiata un danno ambientale per centinaia di anni in nome di una produzione energetica che non è RINNOVABILE , SICURA , NE’ TANTO MENO PULITA  e che emette, tra l’altro ,  gas serra con  valori paragonabili  a quelli emessi dalle centrali a petrolio e a carbone. Chi verrà a soggiornare in montagna,in un’area industriale dobbiamo ancora capirlo! Andate a Larderello , una delle zone economicamente più depresse della Toscana. Per l’Amiata sarà la stessa cosa.
 Lo stesso Prof. Basosi (Un. Di Siena) e Prof. Bravi (Un. Di Pisa) concludono il loro recente studio” sull’impatto ambientale delle centrali geotermoelettriche in Italia” (marzo 2014) con questo pesante giudizio……..”in ogni caso il profitto finanziario non può essere il criterio nel processo decisionale per lo sviluppo delle centrali nell’area Amiatina”. Di fatto ha prevalso solo l’interesse economico!
Come cittadini ci opponiamo a questa logica . Abbadia non ha bisogno di distruggere altri pezzi di territorio,ha già le sue emergenze ambientali da risolvere, sarebbe la fine! Ha la necessità di rimboccarsi le maniche e costruire  uno  sviluppo possibile e duraturo ,fortemente ancorato al territorio , alla sua valorizzazione; pezzo per pezzo  costruire  un progetto locale partecipato e ridare forza e dignità a questa terra. E anche l’Amiata non ha bisogno di  nuove centrali , ma di  fermare il raddoppio di Piancastagnaio e  Bagnore 4 ;  ha urgenza di UNA MORATORIA per fermare il disastro ambientale in atto .E’ quello che chiediamo!
Seguiranno incontri  e approfondimenti sui vari temi con esperti
(Movimento di Cittadini di Abbadia S.S. , Settembre 2014 cicl. in proprio)




3 commenti:

Anonimo ha detto...

inquinateci di meno affaristi dei partiti..

Anonimo ha detto...

enel ' NO GRAZIE

Anonimo ha detto...

LA MERDA GEOTERMICA VELENOSA TENETEVELA A CASA VOSTRA VOI DELL 'ENEL