L’Amiata e la Geotermia : continua il saccheggio del territorio “NUOVA L’Amiata e la Geotermia : continua il saccheggio del territorio “NUOVA
CENTRALE AD ABBADIA S.SALVATORE?
CENTRALE AD ABBADIA S.SALVATORE?
Tutti i Comuni della Val d’Orcia ,da
Radicofani a S.Quirico, fino a Castel del Piano, Seggiano,Cinigiano, i comuni dell’Alfina
, con Bolsena, Castel Giorgio corrono ai ripari e esprimono il loro netto No e
pieno dissenso a richieste di perforazioni e a centrali geotermiche nel proprio territorio sia a media che ad alta
entalpia :
“Troppo
alti i rischi per le acque potabili e
termali, sismicità indotta, aspetti
sanitari, economici, turismo” . Lo stesso
sindaco Franci di Casteldelpiano,che ha firmato e appoggiato l’Accordo
con Enel parlando della “GRANDE OPPORTUNITA” per l’Amiata,oggi è tra i primi a
scendere in campo “nessuna centrale “né a media né alta entalpia “a Montenero.
E così ,
mentre a valle si urla che non è sostenibile, sull’Amiata , un territorio di
grande pregio ambientale ,si raddoppia ! In questo clima in cui i sindaci dicono tutto
e il contrario di tutto ,anche il neosindaco Tondi Fabrizio ,in passato
contrario alla geotermia, oggi cambia idea e apre ad Enel: ad Abbadia, l’unico
comune che ha sempre espresso un NO alle centrali nel proprio territorio, si parla di realizzare una centrale di 20MW ad alta entalpia . “Ogni decisione ,rassicura il
Tondi ,sarà presa d’ accordo con
l’amministrazione attraverso un dialogo trasparente e aperto” .Intanto Il Prof. Borgia,geologo ,conoscitore della
situazione del vulcano dell’Amiata,incontra il Sindaco insieme
ai comitati e lo mette in guardia da nuove centrali; rischi geologici,
inquinamento ,danni alle acque potabili e termali.
E le tecnologie
per la nuova centrale ? Quelle di vecchia generazione come a
Piancastagnaio e a S.Fiora considerate tra le più invasive e inquinanti con
perforazioni sino a 3000/ 4000 metri di profondità. Sostanze tossiche e nocive
andrebbero ad aggiungersi a quelle già esistenti: si parla di tonnellate di
inquinanti radon, boro, arsenico, ammoniaca, antimonio ,mercurio,idrogeno
solforato, CO2 ,, una miscela di sostanze che rappresentano un serio pericolo per la salute
umana . Gli abbattitori AMIS (solo per alcune sostanze) del tutto insufficienti.
Dai circa 60MW di produzione elettrica attuale
si sta passando a 120 MW , che
diventerebbero 140 MW con Abbadia ; gli effetti
saranno gravissimi sul territorio dell’Amiata ma anche a valle . C’è chi parla di disastro
ambientale: svuotamento del bacino idrico, inquinamento dell’acqua ,aria, danni
alla salute, ai terreni, all’agricoltura;dissesto idrogeologico in una zona
definita ad alto rischio ambientale; danni alle acque termali, sismicità
indotta, per non parlare di svalutazione degli immobili e dei terreni.
Regione, Enel, Sindaci ,politici la chiamano
crescita ,sviluppo ; sappiamo
benissimo che è la politica vecchia di
sempre che ha portato e continua a portare interi territori al collasso , attenta al
profitto e non alle risorse e alla
salute .Si, perché di questo si tratta,
di far subire all’Amiata un danno
ambientale per centinaia di anni in nome di una produzione energetica che non è RINNOVABILE
, SICURA , NE’ TANTO MENO PULITA e che emette, tra l’altro , gas serra con
valori paragonabili a quelli emessi
dalle centrali a petrolio e a carbone. Chi verrà a soggiornare in montagna,in
un’area industriale dobbiamo ancora capirlo! Andate a Larderello , una delle
zone economicamente più depresse della Toscana. Per l’Amiata sarà la stessa
cosa.
Lo stesso Prof. Basosi (Un. Di Siena) e Prof.
Bravi (Un. Di Pisa) concludono il loro recente studio” sull’impatto ambientale
delle centrali geotermoelettriche in Italia” (marzo 2014) con questo pesante
giudizio……..”in ogni caso il profitto finanziario non può essere il criterio
nel processo decisionale per lo sviluppo delle centrali nell’area Amiatina”. Di
fatto ha prevalso solo l’interesse economico!
Come cittadini
ci opponiamo a questa logica . Abbadia non
ha bisogno di distruggere altri pezzi di territorio,ha già le sue emergenze
ambientali da risolvere, sarebbe la fine! Ha la necessità di rimboccarsi le
maniche e costruire uno sviluppo possibile e duraturo ,fortemente
ancorato al territorio , alla sua valorizzazione; pezzo per pezzo costruire
un progetto locale partecipato e ridare forza e dignità a questa terra. E anche l’Amiata non ha bisogno di nuove centrali , ma di fermare il raddoppio di Piancastagnaio e Bagnore 4 ;
ha urgenza di UNA MORATORIA per fermare il disastro ambientale in atto .E’
quello che chiediamo!
Seguiranno incontri e
approfondimenti sui vari temi con esperti
(Movimento di Cittadini di Abbadia S.S. , Settembre 2014
cicl. in proprio)
CENTRALE AD ABBADIA S.SALVATORE?
Tutti i Comuni della Val d’Orcia ,da
Radicofani a S.Quirico, fino a Castel del Piano, Seggiano,Cinigiano, i comuni dell’Alfina
, con Bolsena, Castel Giorgio corrono ai ripari e esprimono il loro netto No e
pieno dissenso a richieste di perforazioni e a centrali geotermiche nel proprio territorio sia a media che ad alta
entalpia :
“Troppo
alti i rischi per le acque potabili e
termali, sismicità indotta, aspetti
sanitari, economici, turismo” . Lo stesso
sindaco Franci di Casteldelpiano,che ha firmato e appoggiato l’Accordo
con Enel parlando della “GRANDE OPPORTUNITA” per l’Amiata,oggi è tra i primi a
scendere in campo “nessuna centrale “né a media né alta entalpia “a Montenero.
E così ,
mentre a valle si urla che non è sostenibile, sull’Amiata , un territorio di
grande pregio ambientale ,si raddoppia ! In questo clima in cui i sindaci dicono tutto
e il contrario di tutto ,anche il neosindaco Tondi Fabrizio ,in passato
contrario alla geotermia, oggi cambia idea e apre ad Enel: ad Abbadia, l’unico
comune che ha sempre espresso un NO alle centrali nel proprio territorio, si parla di realizzare una centrale di 20MW ad alta entalpia . “Ogni decisione ,rassicura il
Tondi ,sarà presa d’ accordo con
l’amministrazione attraverso un dialogo trasparente e aperto” .Intanto Il Prof. Borgia,geologo ,conoscitore della
situazione del vulcano dell’Amiata,incontra il Sindaco insieme
ai comitati e lo mette in guardia da nuove centrali; rischi geologici,
inquinamento ,danni alle acque potabili e termali. L’Amiata e la Geotermia : continua il saccheggio del territorio “NUOVA
CENTRALE AD ABBADIA S.SALVATORE?
Tutti i Comuni della Val d’Orcia ,da
Radicofani a S.Quirico, fino a Castel del Piano, Seggiano,Cinigiano, i comuni dell’Alfina
, con Bolsena, Castel Giorgio corrono ai ripari e esprimono il loro netto No e
pieno dissenso a richieste di perforazioni e a centrali geotermiche nel proprio territorio sia a media che ad alta
entalpia :
“Troppo
alti i rischi per le acque potabili e
termali, sismicità indotta, aspetti
sanitari, economici, turismo” . Lo stesso
sindaco Franci di Casteldelpiano,che ha firmato e appoggiato l’Accordo
con Enel parlando della “GRANDE OPPORTUNITA” per l’Amiata,oggi è tra i primi a
scendere in campo “nessuna centrale “né a media né alta entalpia “a Montenero.
E così ,
mentre a valle si urla che non è sostenibile, sull’Amiata , un territorio di
grande pregio ambientale ,si raddoppia ! In questo clima in cui i sindaci dicono tutto
e il contrario di tutto ,anche il neosindaco Tondi Fabrizio ,in passato
contrario alla geotermia, oggi cambia idea e apre ad Enel: ad Abbadia, l’unico
comune che ha sempre espresso un NO alle centrali nel proprio territorio, si parla di realizzare una centrale di 20MW ad alta entalpia . “Ogni decisione ,rassicura il
Tondi ,sarà presa d’ accordo con
l’amministrazione attraverso un dialogo trasparente e aperto” .Intanto Il Prof. Borgia,geologo ,conoscitore della
situazione del vulcano dell’Amiata,incontra il Sindaco insieme
ai comitati e lo mette in guardia da nuove centrali; rischi geologici,
inquinamento ,danni alle acque potabili e termali.
E le tecnologie
per la nuova centrale ? Quelle di vecchia generazione come a
Piancastagnaio e a S.Fiora considerate tra le più invasive e inquinanti con
perforazioni sino a 3000/ 4000 metri di profondità. Sostanze tossiche e nocive
andrebbero ad aggiungersi a quelle già esistenti: si parla di tonnellate di
inquinanti radon, boro, arsenico, ammoniaca, antimonio ,mercurio,idrogeno
solforato, CO2 ,, una miscela di sostanze che rappresentano un serio pericolo per la salute
umana . Gli abbattitori AMIS (solo per alcune sostanze) del tutto insufficienti.
Dai circa 60MW di produzione elettrica attuale
si sta passando a 120 MW , che
diventerebbero 140 MW con Abbadia ; gli effetti
saranno gravissimi sul territorio dell’Amiata ma anche a valle . C’è chi parla di disastro
ambientale: svuotamento del bacino idrico, inquinamento dell’acqua ,aria, danni
alla salute, ai terreni, all’agricoltura;dissesto idrogeologico in una zona
definita ad alto rischio ambientale; danni alle acque termali, sismicità
indotta, per non parlare di svalutazione degli immobili e dei terreni.
Regione, Enel, Sindaci ,politici la chiamano
crescita ,sviluppo ; sappiamo
benissimo che è la politica vecchia di
sempre che ha portato e continua a portare interi territori al collasso , attenta al
profitto e non alle risorse e alla
salute .Si, perché di questo si tratta,
di far subire all’Amiata un danno
ambientale per centinaia di anni in nome di una produzione energetica che non è RINNOVABILE
, SICURA , NE’ TANTO MENO PULITA e che emette, tra l’altro , gas serra con
valori paragonabili a quelli emessi
dalle centrali a petrolio e a carbone. Chi verrà a soggiornare in montagna,in
un’area industriale dobbiamo ancora capirlo! Andate a Larderello , una delle
zone economicamente più depresse della Toscana. Per l’Amiata sarà la stessa
cosa.
Lo stesso Prof. Basosi (Un. Di Siena) e Prof.
Bravi (Un. Di Pisa) concludono il loro recente studio” sull’impatto ambientale
delle centrali geotermoelettriche in Italia” (marzo 2014) con questo pesante
giudizio……..”in ogni caso il profitto finanziario non può essere il criterio
nel processo decisionale per lo sviluppo delle centrali nell’area Amiatina”. Di
fatto ha prevalso solo l’interesse economico!
Come cittadini
ci opponiamo a questa logica . Abbadia non
ha bisogno di distruggere altri pezzi di territorio,ha già le sue emergenze
ambientali da risolvere, sarebbe la fine! Ha la necessità di rimboccarsi le
maniche e costruire uno sviluppo possibile e duraturo ,fortemente
ancorato al territorio , alla sua valorizzazione; pezzo per pezzo costruire
un progetto locale partecipato e ridare forza e dignità a questa terra. E anche l’Amiata non ha bisogno di nuove centrali , ma di fermare il raddoppio di Piancastagnaio e Bagnore 4 ;
ha urgenza di UNA MORATORIA per fermare il disastro ambientale in atto .E’
quello che chiediamo!
Seguiranno incontri e
approfondimenti sui vari temi con esperti
(Movimento di Cittadini di Abbadia S.S. , Settembre 2014
cicl. in proprio)
E le tecnologie
per la nuova centrale ? Quelle di vecchia generazione come a
Piancastagnaio e a S.Fiora considerate tra le più invasive e inquinanti con
perforazioni sino a 3000/ 4000 metri di profondità. Sostanze tossiche e nocive
andrebbero ad aggiungersi a quelle già esistenti: si parla di tonnellate di
inquinanti radon, boro, arsenico, ammoniaca, antimonio ,mercurio,idrogeno
solforato, CO2 ,, una miscela di sostanze che rappresentano un serio pericolo per la salute
umana . Gli abbattitori AMIS (solo per alcune sostanze) del tutto insufficienti.
Dai circa 60MW di produzione elettrica attuale
si sta passando a 120 MW , che
diventerebbero 140 MW con Abbadia ; gli effetti
saranno gravissimi sul territorio dell’Amiata ma anche a valle . C’è chi parla di disastro
ambientale: svuotamento del bacino idrico, inquinamento dell’acqua ,aria, danni
alla salute, ai terreni, all’agricoltura;dissesto idrogeologico in una zona
definita ad alto rischio ambientale; danni alle acque termali, sismicità
indotta, per non parlare di svalutazione degli immobili e dei terreni.
Regione, Enel, Sindaci ,politici la chiamano
crescita ,sviluppo ; sappiamo
benissimo che è la politica vecchia di
sempre che ha portato e continua a portare interi territori al collasso , attenta al
profitto e non alle risorse e alla
salute .Si, perché di questo si tratta,
di far subire all’Amiata un danno
ambientale per centinaia di anni in nome di una produzione energetica che non è RINNOVABILE
, SICURA , NE’ TANTO MENO PULITA e che emette, tra l’altro , gas serra con
valori paragonabili a quelli emessi
dalle centrali a petrolio e a carbone. Chi verrà a soggiornare in montagna,in
un’area industriale dobbiamo ancora capirlo! Andate a Larderello , una delle
zone economicamente più depresse della Toscana. Per l’Amiata sarà la stessa
cosa.
Lo stesso Prof. Basosi (Un. Di Siena) e Prof.
Bravi (Un. Di Pisa) concludono il loro recente studio” sull’impatto ambientale
delle centrali geotermoelettriche in Italia” (marzo 2014) con questo pesante
giudizio……..”in ogni caso il profitto finanziario non può essere il criterio
nel processo decisionale per lo sviluppo delle centrali nell’area Amiatina”. Di
fatto ha prevalso solo l’interesse economico!
Come cittadini
ci opponiamo a questa logica . Abbadia non
ha bisogno di distruggere altri pezzi di territorio,ha già le sue emergenze
ambientali da risolvere, sarebbe la fine! Ha la necessità di rimboccarsi le
maniche e costruire uno sviluppo possibile e duraturo ,fortemente
ancorato al territorio , alla sua valorizzazione; pezzo per pezzo costruire
un progetto locale partecipato e ridare forza e dignità a questa terra. E anche l’Amiata non ha bisogno di nuove centrali , ma di fermare il raddoppio di Piancastagnaio e Bagnore 4 ;
ha urgenza di UNA MORATORIA per fermare il disastro ambientale in atto .E’
quello che chiediamo!
Seguiranno incontri e
approfondimenti sui vari temi con esperti
(Movimento di Cittadini di Abbadia S.S. , Settembre 2014
cicl. in proprio)
3 commenti:
inquinateci di meno affaristi dei partiti..
enel ' NO GRAZIE
LA MERDA GEOTERMICA VELENOSA TENETEVELA A CASA VOSTRA VOI DELL 'ENEL
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