Consiglio comunale: va in scena la 'lotta umoristica' del Centrosinistra con i suoi 'errori'

 Mi corre l'obbligo di scrivere questo breve intervento solo perchè chiamato in causa direttamente in consiglio comunale dalla minoranza del Centrosinistra per Pienza, con il mio Blog.
Premetto che i consiglieri Paola Bassi e Giuliano Bernardini sono da me considerate persone simpatiche, rispettabili, impegnate. Ma la politica è altra cosa. La politica è un 'luogo' in cui ci si mette in discussione, in cui si compiono determinate scelte e si fanno operazioni delle quali si porta  comunque responsabilità, esponendosi alla critica legittima di chi fa informazione e comunicazione. Pertanto la coda di paglia non è ammessa, pena il rischio di peggiorare la situazione. Premesso questo vorrei ricordare alcune cose:

- Nella lingua italiana l'espressione 'si chiarirà alla minoranza' (con l'uso del 'si' impersonale) va correttamente inteso nel senso di 'verrà chiarito' e ciò significa che il chiarimento scaturirà dal dibattito di TUTTI i presenti, nessuno escluso. Non vi sono possibilità di equivoci. Intendere il 'si' in senso personale come ha spiegato Paola Bassi è un errore sintattico- interpretativo. Poi  può anche dire che ci ride su.. ma sempre in errore rimane.
- Nel regolamento di ogni consiglio comunale l'interrogazione è uno strumento per mezzo del quale si chiedono al sindaco chiarimenti di tipo politico o tecnico- amministrativo, nulla di più, cui lui può rispondere solo in forma sostanziale e sintetica.
-La richiesta di 'atti amministrativi'  : ogni cittadino, inclusi i consiglieri comunali la debbono inoltrare agli uffici competenti, tenuti a fornirle nei tempi dovuti.. Così recitano i regolamenti.Non vi sono altre forme.
.Richiedere un atto tramite interrogazione è soprattutto un errore procedurale, una cosa senza senso, finanche umoristica. Come richiedere a una persona un oggetto di cui  è già in  possesso.
-Nessuno può impedire, ad esempio, a un consigliere comunale di inoltrare al sindaco una richiesta per sapere in quale mese siamo. Non è certo un reato..Ovvio che lui gli risponderà che è cosa più semplice per lui  consultare il calendario...
- Un 'volantino anonimo' è un pezzo di carta senza firma o contrassegni,lasciato su una panchina o gettato al vento.. Invece un documento con un contrassegno politico è un documento 'firmato'. Specialmente se affisso in un  giornale murale, che ha un responsabile per la legge, il cui nome e indirizzo è depositato in Comune e a cui si può chiedere conto di ciò che scrive , con richiesta di rettifica o verso il quale si può inoltrare querela. Pertanto parlare di 'anonimato', in questo caso, come ha fatto Bernardini è un altro errore. Ma tutti possiamo sbagliare.

Fabio Pellegrini