Corriere di Siena: MPS e 'i prestiti in difficoltà'


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Banca Mps punta ad alleggerirsi di quasi 9 miliardi di prestiti in difficoltà. Il valore netto è di oltre 4 miliardi. Sembra che il consiglio di amministrazione decisivo sia stato convocato per oggi 29 giugno. E' il quotidiano La Repubblica a sostenere che oggi in Banca Monte dei Paschi "dovrebbe partire l'operazione di scissione non proporzionale del portafoglio. Chi è vicino al dossier sostiene che domenica 28 giugno a Siena si è lavorato fino a tardi, per mettere a punto gli ultimi dettagli dello schema. E fino al varo definitivo ovviamente non ci sono certezze sull'intero impianto". E' confermato che il destinatario sarà Amco. Gli azionisti avranno tre possibilità: ricevere azioni Amco;  esercitare il diritto di recesso o  ritrovarsi con una quota più alta del Monte. L'operazione ha già ricevuto l'ok della Direzione Concorrenza di Bruxelles a fine maggio, deve ora attendere l'ok della Bce

REGIONALI: Giani contro Ceccardi, basso livello di campagna elettorale : vale per tutti e due!! Se l'una è al guinzaglo di Salvini, l'altro è al guinzaglio di Renzi!!! 'Dal canchero alla rabbia..'

Eugenio Giani, candidato del centrosinistra a governatore, finisce al centro delle polemiche per una aver definito la sua sfidante di centrodestra, l’europarlamentare leghista Susanna Ceccardi, “al guinzaglio di Salvini“. La frase ha fatto insorgere tutto il centrodestra che ha accusato Giani di “becero sessismo“.
Nell’intervista Giani sottolineava che in Toscana nel centrodestra “stanno facendo una campagna elettorale fotocopia” a quella dell’Emilia Romagna, “dove il mio avversario è Salvini che si porta al guinzaglio la candidata”. Su Facebook la stessa Ceccardi scrive: “Non voglio fare la vittima, una certa sinistra griderebbe allo scandalo se un nostro esponente dicesse a una donna dello schieramento avversario che è buona soltanto a stare al guinzaglio come una cagna: si leverebbero le grida di indignazione a livello internazionale”. A stretto giro arriva anche la risposta del leader leghista, che interviene per difenderla: “Forza Susanna, toscana coraggiosa, donna di carattere e bravissimo sindaco – scrive in un tweet – gli attacchi del Pd sono medaglie al valore”

'Via della Seta? ' no, alzare il muro, come a Berlino, cinesi esportatori di porcherie e di malattie

Falso-miele cinese invade l’Italia, produttori in ginocchio. L’allarme: “Costa troppo poco, è creato con sciroppo di zucchero e senza api”

Falso-miele cinese invade l’Italia, produttori in ginocchio. L’allarme: “Costa troppo poco, è creato con sciroppo di zucchero e senza api”

Ha una spesa di produzione di un euro contro i quasi 4 di quello tradizionale, viene realizzato mediante manodopera umana che si sostituisce agli insetti e alla loro azione impollinatrice e soprattutto non risente della crisi: il prodotto che arriva da Pechino sta mettendo a repentaglio la filiera italiana. La Cia: "Concorrenza sleale, è un alimento realizzato con metodologie di produzione non conformi alle norme europee

domenica 28 giugno 2020

Lista paesi ammessi a passare in Europa e in talia, No a Stati Uniti per ora.


MONDO

Coronavirus, l’Unione Europea pronta a riaprire le frontiere ma solo a 15 Paesi: al momento esclusi gli Usa, ammessa la Cina

Coronavirus, l’Unione Europea pronta a riaprire le frontiere ma solo a 15 Paesi: al momento esclusi gli Usa, ammessa la Cina
Per ora, nella lista dei Paesi ammessi dovrebbero esserci Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Corea del Sud, Thailandia, Tunisia e Uruguay. Via libera anche ai cinesi ma solo a condizione che Pechino adotti un criterio di reciprocità

( Dal 'Manifesto) LE DUE CENERENTOLE ESCLUSE DALLA 'MANNA'... dai Poteri forti, Governo succube...

Se scuola e sanità fossero banche

In oltre 60 piazze italiane si è espressa in questi giorni l’indignazione di famiglie, lavoratrici e lavoratori della scuola contro le linee guida del governo in merito alla riapertura delle scuole a settembre, per l’inizio del nuovo anno scolastico. A fronte di una situazione che ha visto pregiudicati per cinque mesi il diritto all’istruzione e alla socialità di otto milioni di minorenni, nessuno si sarebbe aspettato una tale dimostrazione di indifferenza e una totale assenza di soluzione di continuità.
Non è qui in discussione la necessità o meno dei provvedimenti presi dall’inizio di marzo ad oggi (sui quali i pareri sono diversi), ma la costante rimozione dei bisogni dei bambini, dei giovani e delle loro famiglie, conculcati dentro il lockdown e non riconosciuti come priorità neppure ora che la fase critica dell’epidemia appare finalmente superata.
A fronte della messa a disposizione di risorse pubbliche per centinaia di miliardi per il mondo delle imprese, sulla riapertura delle scuole -che vuol dire la riammissione simbolica e materiale dei bambini nella società- si fanno dichiarazioni fantasmagoriche a cui non seguono piani né risorse, personale né assunzioni di responsabilità.
Analogo scenario riguarda la sanità, rispetto alla quale, l’unico passo, fatto dopo decenni di misconoscimento, è stata la distribuzione della patente di eroi a medici e infermieri senza nessuna modifica sostanziale del quadro complessivo del loro lavoro e della salute dei cittadini (d’altronde, avete mai visto Superman o Wonder Woman firmare un contratto di lavoro?)
Al contrario, con l’abbuono alle imprese della rata Irap di giugno, si è fatto un ulteriore passo di definanziamento della sanità per 4 miliardi in piena pandemia!
Più che molti discorsi, basta un semplice passaggio del piano Colao di rilancio del paese per comprendere dove risiedano le priorità: in quel piano si dice che vanno messi a disposizione subito 54 miliardi per nuove autostrade e 113 miliardi per l’alta velocità ferroviaria, mentre per quanto riguarda i fondi alla scuola e alla sanità si propone di procedere ricorrendo ai «social impact bond», come innovativa (?) forma di finanziamento pubblico-privato.
E mentre si attendono miliardi dall’Unione europea – per ora tutti ipotetici, a debito e con condizionalità – piovono soldi sul sistema bancario, che, non più tardi di una settimana fa, ha ricevuto dalla Bce qualcosa come 1.308 miliardi di euro a tasso negativo (!), 178 dei quali finiti a cinque banche italiane (94,3 a Unicredit, 35,8 a Intesa San Paolo, 22 a Banco Bpm, 14 a Bper e 12 a Ubibanca).
Naturalmente, accompagnati dall’auspicio (si sa, alle banche non si danno gli ordini) che questi soldi si riversino nell’economia reale favorendo il credito alle famiglie e alle piccole imprese, nonostante già il Quantitative Easing 2015-2018 abbia dimostrato come questo avvenga solo molto parzialmente (27%), e lo stesso Decreto Rilancio del governo (soldi alle banche per finanziare le famiglie) sia al palo dopo meno di un mese.
La realtà è che, accantonata ogni retorica di unità nazionale e del «siamo tutti sulla stessa barca» dei primi giorni di epidemia, ceti alti, lobby bancarie e finanziarie e grandi imprese stanno utilizzando la crisi per accelerare il drenaggio della ricchezza collettiva e brandiscono il «niente sarà più come prima», non più come speranza collettiva di un futuro diverso, bensì come minaccia per disciplinare compiutamente la società.
Che sia giunto il momento, anche per chi in questi mesi si è fatto irretire da appelli in senso contrario, di disturbare il manovratore, opponendo all’idelogia del profitto individuale la costruzione collettiva di una società della cura?


Consiglio Comunale: La polvere nascosta sotto al tappeto da Stefania Lio.

Consiglio comunale : una 'passeggiata' ieri sera, per approvare bilancio e adottare provvedimenti anti-pandemia a  favore dell'economia pientina, la' barca va', anche  nella tempesta covid. L'opposizione non esiste. L'opposizione chi? Il pd  fa del suo peggio, lavora disperatamente per nascondere le magagne di Regione e Provincia e il flop della poltica di area. Grande affanno di Stefania Lio per nascondere la polvere sotto al tappeto.  La Valdorcia abbandonata in piena stagione turistica, i 'ponti rotti' , i 'samafori', le strade malconce e l'erba alta dappertutto, gli avvisi di garanzia a Rossi. Non è la Valdorcia Unesco che vorremmo. Ma, parola d'ordine,  Rossi è indagato e bisogna non parlarne, Giani lo aiuta a nascondersi e il partito è in affanno coi sondaggi.  Che fare?  Il bla bla non basta più..  Poveretti: come diceva Francesco Guicciardini :
"Nega sempre quello che tu vuoi non si sappia, o afferma quello che tu vuoi che si creda, perchè ancora che si creda; perchè ancora che in contrario siano molti riscontri e quasi certezza, lo affermare gagliardamente, mette spesso a partito il cervello di chi ti ode'.  Solo che le menzogne ' hanno una scadenza.  OGNI CINQUE ANNI SCADONO !!

Diserbanti $ Omicidi

Monsanto, Bayer patteggia con 10,5 miliardi di dollari per chiudere 95mila azioni legali contro il diserbante accusato di causare il cancro

Monsanto, Bayer patteggia con 10,5 miliardi di dollari per chiudere 95mila azioni legali contro il diserbante accusato di causare il cancro
La decisione, anticipata dal New York Times, è stata confermata dalla azienda in una nota: chiuse 95mila azioni legali, ne restano aperte circa 25mila. Bayer ha ereditato il Roundup, che contiene glifosato, quando ha acquistato Monsanto nel 2018 ed è stata condannata già diverse volte nei tribunali americani a maxi-risarcimenti

OGGI. Corriere di Siena: la dichiarazione del Prof. Giuseppe Olivieri su Alex Zanardi.

"Al momento le condizioni di Alex Zanardi sono gravi ma stabili". Sono le parole di Giuseppe Olivieri, direttore del reparto di neurochirugia dell'ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena dove il campione è ricoverato dopo il drammatico incidente di venerdì 19 giugno. Sottoposto ad un delicato intervento durato tre ore, ora è nel reparto di terapia intensiva e le sue condizioni sono considerate gravi dai medici. "I numeri sono buoni, ma al momento non è valutabile", ha aggiunto Olivieri. Alla domanda dei giornalisti se è ottimista o meno, ha risposto dicendo che "io lo curo perché vale la pena curlarlo, essere ottimista o non ottimista non serve a niente". Sui possibili danni neurologici ha spiegato: "Ho parlato con la moglie - ha ripetuto - ed è un malato che vale la pena curare. Poi come sarà la prognosi domani, tra una settimana, quindi giorni, non lo so".

sabato 20 giugno 2020

Gramellini per Zanardi oggi.

Alex Zanardi e la regola dei 5 secondi

di  Massimo Gramellini | 20 giugno 2020







Il giorno stesso in cui tornò a casa senza le gambe, Alex Zanardi volle sfidare suo nipote a
nascondino. Prima si infilò nel caminetto. Poi avvicinò due sedie e ci si sdraiò sopra,
coprendosi con un plaid. Infine, si mimetizzò dentro il portavivande. La sera, il nipote
confidò alla madre: «Da grande voglio guidare una macchina da corsa e non avere le
gambe come lo zio». Alex sostiene che, dei tanti complimenti che ha ricevuto, quello
rimane per distacco il più bello. Il complimento di un bambino a un uomo che, per
rinascere, ha saputo tornare bambino.
Zanardi suscita meraviglia in chiunque, però non hai mai fatto pena a nessuno. Forse
perché il primo a non avere mai provato commiserazione per sé stesso è lui. Ogni volta
che ci incontriamo, mi interroga sulla sua famosa Regola dei Cinque Secondi, tanto che
oramai la conosco a memoria: «Quando in una gara ti accorgi di avere dato tutto, ma
proprio tutto, tieni duro ancora cinque secondi, perché è lì che gli altri non ce la fanno più».
Lui non si limita a declamarla. La applica nelle corse, contro avversari che ormai hanno la
metà dei suoi anni. E la applica nella vita, da quando è nato e da quando è rinato, dopo
che un incidente lo ha tagliato in due e in un letto d’ospedale tedesco è stato costretto a
decidere se pensare alla metà di corpo che gli era rimasta o a quella che aveva perduto.
Nessuno più di lui avrebbe diritto di passare il tempo a lamentarsi e a maledire il destino,
che per Zanardi ha sempre avuto la forma di una striscia d’asfalto: sua sorella morì in un
incidente automobilistico, in un altro Alex lasciò una parte di sé, ed è su una strada in
leggera discesa che ieri è andata a sbattere contro un camion quella sua adorabile testa
dura. Potrebbe lamentarsi, ma non lo fa. Lo considera uno stupido dispendio di energie.
Alla tentazione del vittimismo ha sempre opposto lo scudo dell’autoironia: «Sono così
emozionato che mi tremano le gambe» è una delle sue battute preferite e la pronuncia
rimanendo serissimo, come i comici veri.
Ogni volta che lo si guarda o lo si sente parlare, non si può fare a meno di pensare che
tutti, dentro, ci sentiamo simili a come Zanardi è fuori: derubati di qualcosa e costretti a
spingere. Solo che lui, dentro, è come noi purtroppo non ci sentiamo quasi mai: completo,
sicuro di sé e animato da una passione implacabile per la vita che lo porta a concentrarsi
su tutto ciò che fa, e a goderne, come se lo stesse sempre facendo per la prima volta.
Se chiudo gli occhi, lo rivedo alla maratona di Venezia trascinare per oltre quaranta
chilometri un amico malato di Sla e scendere dalla carrozzina a un metro dal traguardo per
sospingerlo in avanti, saltellando sui moncherini come se fossero delle molle. Ha imparato
a giocare con tutto ciò che avrebbe potuto farlo disperare.
Al David Letterman Show arrivò ad appoggiarsi una tazza di tè sulla protesi per illustrare i
vantaggi della sua condizione. E il pubblico americano, che per queste cose va pazzo, gli

tributò un’ovazione. Una volta ha detto che non vorrebbe riavere indietro le gambe per
paura di non riuscire a essere altrettanto felice, ma io non so se credergli. Quelli come lui
coltivano la felicità alla stregua di una vocazione e sanno stare bene con sé stessi in
qualunque stato. Alex sarebbe Zanardi anche con le gambe. Senza, è semplicemente più
utile a noi, che vorremmo avere il suo stesso sguardo meravigliato sul mondo e la sua
stessa ostinata allergia per la parola «limite».
Alex Zanardi, detto Zanna, è illimitato: che non significa presuntuoso, ma solo talmente
vasto da avere inglobato tutti i confini della natura umana. Roberto Vecchioni gli ha cucito
addosso un verso su misura: «Se non posso correre né camminare, imparerò a volare». E
anche a giocare a nascondino con la vita, infondendovi la gioiosa serietà di un bambino.
La sua canzone preferita è «Don’t stop me now» dei Queen e in chiusura gliela sparo
idealmente a pieno volume nelle orecchie. Non fermarti ora, Alex.

Corriere di Siena




Ha suscitato curiosità, ma anche preoccupazione, l’installazione posizionata dall’Anas al km 188.1 della Cassia, a pochi chilometri da San Quirico d’Orcia e nei pressi dei celebri cipressini.