PIENZA. La scomparsa avvenuta a Firenze del nostro amico di gioventù Enzo Pierangioli ci ha rattristato e lasciato senza parole. Carissimo compagno dei tempi migliori, uomo di grande umanità e intelligenza, persona semplice e affabile era per noi una grande gioia rivedersi a Pienza ogni tanto. Il suo impegno sociale, politico culturale è per noi il lascito importante della sua vita insieme al suo ricordo. Un caro abbraccio alla moglie Giovanna e al figlio Leone da noi tutti.


 

DAL TERRITORIO
Ciao Enzo. Cia Toscana piange lo storico presidente Pierangioli
30 Dicembre 2021

Il cordoglio di tutta l'organizzazione per la morte del dirigente

Il 24 dicembre, alla vigilia di Natale, Enzo Pierangioli ci ha lasciati. Anzi, come direbbe lui senza tanti giri di parole, è morto. Perché Enzo detestava i fronzoli, gli arzigogoli della comunicazione verbale o scritta che fosse. Gli piaceva ‘andare al sodo’, cioè, alla sostanza delle cose. E se qualcuno gli faceva notare che ciò fosse percepito come mancanza di delicatezza, come un messaggio crudo, troppo diretto, motivava che la verità si trova sempre nella semplicità, nella chiarezza. Nella sobrietà.

 

Forse è proprio il sostantivo ‘sobrietà’ quello che più rappresenta ciò che Enzo lascia a tutti noi, alla sua famiglia della Cia. Sobrietà nel lavoro professionale e sindacale, nell’espressione dei sentimenti, nei comportamenti quotidiani.

 

Era nato a Pienza nel 1946, orgogliosamente socialista militante nel PSI, dopo la laurea ed una breve parentesi come insegnante precario, Enzo fu dirigente della Cic – Confederazione Italiana Coltivatori di Siena dove iniziò ricoprendo l’incarico di responsabile dei servizi fiscali, poi vicepresidente.

 

Agli inizi degli anni ’90 fu chiamato a Firenze a comporre la nuova dirigenza regionale. Rigoletto Calugi, Massimo Pacetti, Gianfranco Turbanti, Enrico Vacirca, Enio Niccolini furono i compagni di viaggio in una stagione esaltante per tutta la Cia in Toscana. Una squadra alla quale si aggiunsero, strada facendo, Marco Failoni e Francesco Scarafia e che ispirò tutte le Cia regionale e provinciali della Toscana ad un nuovo modello organizzativo – sindacale e professionale – in grado di misurarsi alla pari con la politica e la amministrazione pubblica a qualunque livello.

 

Si deve a questa squadra la definizione di un nuovo sistema di servizi alle aziende agricole, sia quelli erogati in ossequio alla sussidiarietà, sia quelli orientati allo sviluppo dell’azienda agricola e, più in generale, allo sviluppo rurale, così come l’affermazione del confronto tra e con le altre organizzazioni professionali, quale precondizione del successo della concertazione. Temi indubbiamente complessi, questi, ai quali Enzo si dedicò per intero con entusiasmo e determinazione.

 

Le successive stagioni politiche ed organizzative della Cia Toscana furono fortemente influenzate da Enzo Pierangioli che, nella gestione dei naturali ricambi, promosse l’arrivo di nuovi quadri dirigenti (Valentino Vannelli, Giordano Pascucci, Fiorenzo Taddei e Alessandro Del Carlo) e sostenne la costituzione delle Associazioni Donne in Campo con Anna Maria Dini e Agia con Roberto Scalacci, che affiancavano l’ANP presieduta da Dino Ceccarelli nella composizione di quella che Enzo definì, con una felice espressione “la rappresentanza al plurale della Cia”.

 

Il curriculum sindacale di Enzo è lunghissimo. Alla fine degli anni ’90, dopo aver ricoperto per un periodo la carica di vicepresidente regionale della Cia, Enzo fu eletto presidente regionale. Nel 2005 fu eletto vicepresidente nazionale della Cia (carica che ricoprì fino al 2008) e che segnò la stagione della così detta autoriforma della Cia.

 

L’ultimo incarico di Enzo è stato quello di presidente del Collegio nazionale dei Garanti. La sobrietà e la saggezza.

 

Enzo ha deciso che la sua malattia rimanesse un fatto personale e familiare. Una decisione che merita sempre rispetto, ma che nel caso di Enzo appare quasi la logica conclusione. Sobrietà sino alla fine.

 

Alla moglie Giovanna ed al figlio Leone vanno le sincere condoglianze di tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di lavorare con Enzo.

 

Senza tanti fronzoli… grazie compagno, grazie Enzo .

giovedì 30 dicembre 2021

Interventi del governo insufficienti. Capaci solo di difendere gli interessi dei più forti !

 


ECONOMIA

Bollette, l’authority dell’energia: “Nel primo trimestre 2022 elettricità a +55% e gas a +42% nonostante gli interventi del governo”

Bollette, l’authority dell’energia: “Nel primo trimestre 2022 elettricità a +55% e gas a +42% nonostante gli interventi del governo”

In manovra stanziati altri 3,8 miliardi, che non bastano però per evitare fortissimi aumenti. Prevista una spesa di 334 euro l'anno in più per l'energia elettrica e 610 euro in più per il gas. Tutelati però i 2,5 milioni di nuclei familiari con Isee basso che hanno diritto ai bonus social

VERDI: Cingolani, dimissioni! Tacciono tutti i partiti di governo.

 Il ministro Roberto Cingolani vuole andarsene dal ministero della Transizione ecologica? Per una volta siamo d’accordo con lui. Perché dalla guerra all’elettrificazione del Paese e all’auto elettrica, al nucleare sdoganato, fino alle rinnovabili al palo, il suo bilancio è stato disastroso. Quindi mantenga la promessa: il suo lavoro è esaurito, si dimetta“. Ad attaccare è il co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, dopo le dichiarazioni rilasciate dal titolare del dicastero della Transizione Ecologica, non smentite seppur in parte ridimensionate, nelle quali considerava il suo lavoro terminato e ‘gli obiettivi raggiunti’.

GUARDIAMOCI DA QUESTI DRAGHI 'SALVATORI' ...DI GOVERNO... Per loro la Costituzione è solo un pezzo di carta ..( vedi Referendum sul nucleare )

 dal Manifesto..

L'ATOMO FUGGENTE

La Confindustria appoggia la transizione atomica di Cingolani

Mauro Ravarino

La Germania dice addio al nucleare, entro Capodanno verranno scollegate le prima tre centrali. Ma resta l’enorme nodo delle scorie. E mentre l’Europa litiga sulla tassonomia verde, in Italia Confindustria sostiene la «transizione atomica» di Cingolani. Salvini si accoda

lunedì 27 dicembre 2021

iL " bugiardino '

 SPECIALE LEGGE DI BILANCIO

Riforma Irpef, Ufficio di bilancio: “Per i dirigenti 368 euro di risparmi, agli operai solo 162”. Uil: “Sbugiarda il governo, confermata l’iniquità”

Riforma Irpef, Ufficio di bilancio: “Per i dirigenti 368 euro di risparmi, agli operai solo 162”. Uil: “Sbugiarda il governo, confermata l’iniquità”

Il segretario confederale Domenico Proietti ha commentato le simulazioni dell'organismo indipendente, che come già scritto dal fattoquotidiano.it confermano che i vantaggi di taglio Irpef e nuove detrazioni vanno soprattutto ai redditi medio alti. A differenza di quanto detto in conferenza stampa dal premier, che aveva fatto riferimento ai benefici in termini percentuali e sommando al taglio delle aliquote anche la decontribuzione una tantum. Le stesse tabelle del Tesoro, che Draghi aveva sotto gli occhi durante l'incontro con i giornalisti, mostrano del resto che il risparmio raggiunge il livello massimo in corrispondenza dei 40mila euro di imponibile: 945 euro l'anno contro i 336 riservati a chi ne guadagna 15mila

La politica non ama la satira.. sapere perchè ? Perchè.... ormai è capace di far ridere ..anche da sola....!!! Sa fare solo quello!!!!

 



MEDIA & REGIME ( dal 'Fatto )

Il Vernacoliere e i suoi 40 anni: “Noi ci siamo salvati, ma la satira non sta bene: i giornali fanno i lobbisti dei partiti e condizionano chi legge” 

Il Vernacoliere e i suoi 40 anni: “Noi ci siamo salvati, ma la satira non sta bene: i giornali fanno i lobbisti dei partiti e condizionano chi legge” – GALLERY

Intervista a Mario Cardinali, fondatore e direttore del mensile satirico in vernacolo livornese (ma non solo). Lo scorso anno lanciò un appello per evitare di chiudere il suo giornale e 5mila nuovi abbonamenti lo hanno permesso. "La satira è depotenziata, ma continuiamo a non avere né pubblicità né finanziamenti". Gli aneddoti e i processi (andati bene) come quel titolo sul Papa o l'altro sulla topa (ebbene sì) che si trasformò in una delle tante battaglie di libertà

L' ILLUSIONISTA

 ECONOMIA & LOBBY

Draghi e l’illusionismo sulla riforma dell’Irpef: “Premia chi guadagna meno”. Ma i dati di Mef e Parlamento dicono il contrario

Draghi e l’illusionismo sulla riforma dell’Irpef: “Premia chi guadagna meno”. Ma i dati di Mef e Parlamento dicono il contrario

Anche il presidente del Consiglio mischia gli effetti di misure diverse e le esprime in valori rapportati al reddito per occultare le cifre vere. Secondo l'Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) smentiscono apertamente la versione della riforma propagandata da Draghi. Dalle tabelle emerge infatti che la fascia in cui la riforma incide di più è quella tra i 42 e i 54mila euro di reddito e la metà della popolazione che guadagna meno beneficia solo del 25% delle risorse

Tomaso Montanari attacca Draghi e il ministro Orlando su La 7.


 Pd mi ricorda il celebre film di Nanni Moretti, quando dice: ‘Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?’. Ecco, il rischio è che faccia la foglia di fico a un governo di destra. Col governo Draghi la precarietà è aumentata, così come le disuguaglianze sociali”. Scintille ieri sera a Otto e Mezzo, il programma condotto da Lilli Gruber su La7, tra il rettore dell’Università per stranieri di Siena, Tomaso Montanari, e il ministro Andrea Orlando, ospite in studio. “La precarietà non l’ha introdotta questo governo”, ha replicato Orlando, “mi dica quale tipologia contrattuale è stata introdotta e che aumenta la precarietà”. Scontro, poi, sugli ammortizzatori sociali. “Ci si aspettava una legge organica di cui non c’è traccia”, ha detto il professore.

Ma.. Sua Santità...non sa...che questo è un Governo-mucchiata di 'combattenti' , che a scuola non andavano tanto bene..... Es. Come fa Di Maio a fare il ministro degli esteri? Se studiava..di più e si laureava..faceva meno figure di m..Invece con i missili venduti agli arabi..tagliagole...sai che figuroni... insieme a Renzi!!! Amen !

 

Papa Francesco: “Aumentano le spese militari e diminuiscono quelle per l’educazione. Chi governa inverta questo rapporto”

Papa Francesco: “Aumentano le spese militari e diminuiscono quelle per l’educazione. Chi governa inverta questo rapporto”

È l’appello rivolto da Bergoglio nel messaggio per la 55esima Giornata mondiale della pace che si celebrerà il 1 gennaio 2022. Nel discorso già anticipato anche al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il Pontefice dice che "l’istruzione e l’educazione sono considerate spese piuttosto che investimenti. Eppure, esse costituiscono i vettori primari di uno sviluppo umano integrale, rendono la persona più libera e responsabile e promuovono la pace"

Covid -Siena

 da SIENA NEWS


Covid, 79 nuovi casi in provincia, un decesso alle Scotte

Sono 79 i nuovi casi di covid in provincia di Siena con 846 tamponi ed un tasso che è pari al 9,3%. Sono 26 i contagi odierni nel Capoluogo mentre nei vari comuni la situazione rimane difficile a Castelnuovo Berardenga(9 nuovi contagi) e Monteroni (7). “Il saldo ad oggi dei casi positivi presenti nel nostro Comune sale a 46 unità, a cui rivolgiamo i nostri migliori auguri di pronta guarigione. Non dobbiamo dimenticarci che il virus continua a circolare e quindi raccomandiamo sempre grande responsabilità, nei comportamenti che assumiamo, attenendosi scrupolosamente alle misure anti-Covid”, fanno sapere da Castelnuovo Berardenga. L’Asl ha in carico 868 persone positive, 2154 i contatti stretti in 40ena,23 i guariti. Alle Scotte in area covid sono stati registrati 1 ingresso, 1 dimissione, 1 decesso ed il numero dei pazienti è pari a 35 di cui 8 in terapia intensiva, 24 nel setting di media intensità, 3 in degenza ordinaria. Sette dei 35 degenti sono vaccinati. In Toscana i nuovi positivi sono 955. Oggi sono stati eseguiti 7561 tamponi molecolari e 8078 test rapidi, di questi il 6,1% è risultato positivo. Sono invece 5369 i soggetti testati, di cui il 17,8% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono  17187, +1,2% rispetto a ieri. I ricoverati sono 406 (20 in più rispetto a ieri), di cui 61 in terapia intensiva (2 in più