martedì 18 marzo 2025

Tutti in Svizzera !

 Talvolta in questi tempi bui nei quali è difficile capire quello che accade, così come orientarsi politicamente, viene spontaneo ripercorre i tratti salienti della nostra vita politica passata.. La mia generazione  ad esempio ha imparato a  marciare nel nome della pace ogni qual volta un popolo libero veniva aggredito da una grande potenza imperialista. Abbiamo iniziato con il Viet-Nam e dintorni e proseguito contro la Cia nel Cile di Allende,  a Cuba, in  Argentina  o nel Medioriente  dei palestinesi, poi ecco le tragedie vissute dai popoli ungherese, cecoslovacco, tedesco dell'est, polacco ecc.  soffocati puntualmente dai nonnetti di Putin e schiacciati dai carriarmati sovietici nel sangue. Ci chiamavano la 'Nuova sinistra' noi giovani perchè per regioni anagrafiche e non solo non amavamo affatto il comunismo sovietico e lo stalinismo e spesso per questa ragione non pochi vennero allora cacciati dal PCI ( Vedi il gruppo del Manifesto). Oggi che si è prodotta nelle forze progressiste l'ennesima frattura fra cosiddetti pacifisti e non pacifisti ( tanto per semplificare impropriamente) ci chiediamo in tanti perchè quest'oggi coloro che si autodefiniscono 'pacifisti' finiscano spesso per trovarsi collocati oggettivamente a favore dell' aggressore e non chiaramente a fianco degli aggrediti, così come avveniva un tempo.  Stando dalla parte di aggressori conclamati..   si dà la patente di ' agenti di pace'  a uomini prepotenti i quali,   in realtà ovunque essi si manifestino, mostrano l' atteggiamento violento dei conquistatori,  al di là di ogni patto o regola internazionale : ' i trattati sono pezzi di carta '  e giù bombe senza quartiere ! . Strano pacifismo quello che oggi sta ambiguamente  dalla parte sbagliata degli aguzzini. Sarebbe questo il ' nuovo ordine mondiale della pace ? Dunque, allora non ci resta che andare in esilio in Svizzera 




Nessun commento: