Una torta nuziale indigesta, quella che i veneziani si preparano a confezionare per le nozze del secolo tra il padrone di Amazon e terzo uomo più ricco del pianeta, Jeff Bezos, e la compagna Lauren Sanchez, di professione «filantropa». Dopo il grande striscione innalzato sul campanile di San Giorgio, l’isola che il magnate ha affittato per tutta la durate dei festeggiamenti, attiviste e attivisti del comitato «No space for Bezos» si sono trovati venerdì sera in campo San Giacometto, ai piedi del ponte di Rialto, per mettere a punto nuove mobilitazioni e impedire l’ennesima mercificazione della città.
«Venezia non è dell’oligarca Bezos, non è neppure del sindaco Brugnaro. Venezia è di chi ci vive – ha dichiarato tra gli applausi Federica Toninello, portavoce del comitato -. Siamo pronti a tuffarci nei canali e a fare barriera con i nostri corpi, per impedire agli invitati vip di raggiungere la Scuola della Misericordia. Lo abbiamo già fatto per contestare le grandi navi e lo rifaremo per fermare questa ennesima farsa che offende la dignità di Venezia». Il “bagno in canale” – spiega Toninello – sarà organizzato per sabato 28.
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