mercoledì 16 luglio 2025

DAL 'Corriere di Siena' oggi.

 L'inchiesta

Morte David Rossi, in Commissione torna d'attualità il caso degli ingressi non registrati in banca Mps

La questione dei tornelli discussa durante l’audizione di Daniele Bigi, ex dirigente del Monte

Aldo Tani

15 Luglio 2025, 20:57

David Rossi

David Rossi

La precedente commissione d’inchiesta sulla morte di David Rossi aveva già appurato come al tempo gli ingressi dentro la sede di Mps non fossero registrati.

L’argomento però è tornato di attualità nel corso dell’audizione di Daniele Bigi, ex dirigente della banca, che si è soffermato sulla questione tornelli. “A differenza della mia esperienza alla Banca Agricola Mantovana, dove ogni ingresso era registrato con tornelli e badge, a Siena non era così”, ha detto, parlando davanti ai parlamentari.

In realtà, come ha sottolineato lui stesso, un tentativo venne fatto, ma poi fu abbandonato. “Vennero installati ad un certo punto, ci dotarono di badge, ma dopo poche settimane smantellarono tutto. Una scelta che non seppi mai spiegarmi”, ha proseguito Bigi.

Per dare risalto alle dichiarazioni, il dirigente ha raccontato di un episodio che lo aveva visto protagonista indiretto: “Una volta mi capitò di fermare un pensionato che girava tranquillamente nel nostro reparto al sesto piano. Mi disse che era passato a salutare qualche collega. Mi lasciò perplesso, perché lì si trattavano documenti delicati e temevo sempre potessero finire sotto occhi sbagliati”.

A seguire è stato il turno di Elena Bonini, ex dipendente della società di consulenza Ernst e Young.
Come Bigi, anche lei ha iniziato l’intervento partendo dai controlli: “Io accedevo dal portone principale, passavo i tornelli, ma ai tempi non credo ancora fossero stati attivati i badge. Si passava semplicemente da questi tornelli, prendevo l’ascensore e poi salivo”.

Quando però è arrivato il momento di parlare di Rossi, entrambi hanno negato di conoscerlo direttamente. “Non ho mai parlato direttamente con David Rossi, né con suoi collaboratori. Le interlocuzioni erano con l’ufficio contabilità, pianificazione e controllo di gestione. Non ricordo che quell’area fosse oggetto di attività straordinarie dopo la sua morte”, ha dichiarato Bonini.

“Non lo conoscevo personalmente anche se lavoravamo nello stesso edificio. Lo incrociavo solo talvolta passando in auto e lo salutavo, ma lui rispondeva raramente. Mi parve una persona molto riservata”, le ha fatto eco Bigi.
Informazioni complessive che difficilmente possono cambiare il corso degli eventi. Anzi danno la dimensione delle difficoltà che riscontra chi prova a fare un po’ di luce dopo tanti anni.

Nessun commento:

Posta un commento