Se la Storia parla chiaro è inutile arrabbiarsi. Se il Fascismo aveva una classe politica di violenti ignoranti e se gli intellettuali erano spesso al confino..non si può certo affemare il contrario. Se l'idea di egemonia culturale gramsciana ha fatto scuola nell'Italia liberata e della cultura fascista non è rimasto nulla, se non nostalgia violenta e stragismo neofascista non possiamo farci nulla. La Storia è questa. Oggi la Meloni e con lei un modestissimo ministro della cultura ( neppure laureato, fermo a un liceino come lei ) annaspa nell'Italia della cultura letteraria e cinematografico-teatrale, rimediando continue brutte figure.. tant'è . E anche nella scuola siamo arrivati al ridicolo di una laurea possibile in un anno !!! Insomma se chiudono per vendetta un teatro come la Pergola a Firenze, se finanziano film come è successo a un delinquente omicida senza conoscerlo, se mettono da parte i migliori registi e attori italiani solo perchè sono tutti ' di sinistra', non sarà un caso. L'ignoranza dei gerarchi fascisti, di Mussolini e di certi professori fascisti è cosa nota e proverbiale. Oggi l'Italia in campo culturale dove vantava tradizioni di grande prestigio, sotto il regime meloniano sconta obiettivamente un ritardo epocale e la maggioranza degli operatori artistici di tradizione sono ridotti all'anonimato e alla fame. Leggiamo ogni giorno di lotte e di proteste, di figuracce del ministro Giuli e non solo. La grande scuola dell'Umanesimo italiano è oggi fortemente penalizzata, prima dal berlusconismo, che ha distrutto ogni idea di cultura, oggi negata dalla scadente e inesistente cultura della Desta al potere, sempre più protagonista di idee e progetti grotteschi e senza basi culturali vere. Alla lunga questa tragicommedia italiana post-fascista peserà nella formazione e nell'immagine del Belpaese. I 'conti' alla fine dovremo farli con questa povertà culturale senza rimedio di oggi. I tempi di maestri e allievi di Fellini di, Luzi, di Dario Fo Giorgio Strehler, ecc sono lontani. Oggi pochi raccomandati meloniani non fanno 'primavera' e l'Italia è sparita dalla cultura europea, Anche questo spiega molte cose.
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