
Consiglio Comunale N 2. Il sindaco Manolo Garosi guida il dibattito da esperto, mostra competenza e snocciola dati e numeri per rispondere alla minoranza, che apprare confusa e in difficoltà. Manca Stefania Lio e Bernardini e Mangiavacchi non nascondono il loro nervosismo.Cercano un pretesto per apparire: tema, la stanza per le riunioni della minoranza. Il sindaco conferma la sua disponibilità, ma non concorda sulla data 'fantasma' dei lavori, che la minoranza si inventa, per fare tardi..Nel verbale infatti non c'è alcuna data.. Sembrano ancora sotto shock dopo la batosta elettorale. Soprattutto sembrano persi e disinformati. Non conoscono il regolamento del consiglio comunale e avanzano richieste strane. Non sanno che alle loro 'interrogazioni a risposta scritta' già inoltrate, il sindaco non può rispondere in consiglio. Eppure Bernardini ha approvato nel 2017 il nuovo regolamento del consiglio. Forse allora era distratto e non trova di meglio che prendersela col consigliere Quinti e con la moglie (!)' se sei nervoso pigliatela con tua moglie..'. Quinti lo critica, lo interroga,lo incalza e lui si arrabbia. Ancora una volta la minoranza mostra di non essere all'altezza della situazione, fuori tono, smanettano e sono in difficoltà, poichè dovrebbero 'almeno' conoscere il regolamento, che invece mostrano di ignorare del tutto. Come esordio non è un gran che.. Sull'antifascismo tutti d'accordo, con un emendamento estensivo proposto dal sindaco che i pidini non vorrebbero, ma che i consiglieri di minoranza alla fine accettano. Il sindaco qui fa sfoggio di abilità e di esperienza consiliare. Poi si parla di cifre e di lavori pubblici ; invitata a documentarsi meglio presso gli uffici competenti, come suo diritto.. la minoranza si arrabbia...ancora. Sarà il caldo. ..