lunedì 30 aprile 2018

BEPPE GRILLO OGGI: La finta sinistra e la finta destra, unite dall’istinto di sopravvivenza, hanno piazzato una legge elettorale che funziona come un colpo di stato alla rovescia: soffocare la democrazia con la democrazia. Lo hanno fatto pochi istanti prima di andare a nascondersi”


' Primo Volpi' 2018, la Fondo della Valdorcia : Domenica 10 Giugno a Pienza. Ufficio gara e pranzo presso Circolo Auser Pienza. Partenza ore 8,30. Percorso agonistico (15 euro) e cicloturistico. ( 8 euro)


Chi ha fatto questa legge elettorale? Vieni avanti CRETINO!!!!!


OGGI: Martina: 'Impossibile guidare il Partito in queste condizioni..' Di Maio: impossibile ogni governo, unica soluzione il voto a giugno, o rivoluzione o restaurazione dei partiti'.


PIENZA E I FIORI XXXIII Edizione 2018


'Venghino..siore e siori...a vedere il Fenomeno'...Renzi il Bullo : sfasciato il PD, non gli resta che sfasciare l'Italia ( Il Bomba prigioniero di se stesso ..)


Monticchiello si veste di fiori

  •  di fiori Monticchiello

SlowFlowers veste di fiori Monticchiello

30/4 e 1/5, anche spettacoli e workshop composizione floreale

(ANSA) - PIENZA (SIENA), 29 APR - Il borgo di Monticchiello, in Val d'Orcia (Siena), vestito a fiori per la 2/a edizione di SlowFlowers Italy, il 30 Aprile e l'1 Maggio. L'anno scorso il debutto fu a Gaiole in Chianti, nel casale di Podernovi: a febbraio è nata anche l'associazione SlowFlowers Italy per promuovere una filiera locale ed eco-sostenibile della coltivazione dei fiori e un floral design ispirato alla natura.
    Con la collaborazione del Teatro Povero di Monticchiello, Comune e Proloco di Pienza, e grazie a 70 volontari, installazioni floreali saranno disseminate in vicoli e piazze di Monticchiello, che ospiteranno anche spettacoli musicali, performance di danza e letture (ingresso libero). In programma poi workshop di acquerello botanico, composizione floreale e fotografici, un'esperienza di rilassamento fra i fiori e un viaggio nel mondo di Puscina flowers, prima azienda agricola e studio di floral design eco-sostenibile in Italia, specializzata nella coltivazione di fiori da taglio di varietà antiche e local

domenica 29 aprile 2018

Sequestro di partito

...IL Bulletto di Rignano scalo ha parlato da Fazio, l'abatino del pd, che fa salotto  di Regime con alcuni milioni all'anno di contratto pagati da noi. Il Bulletto è contro Di Maio. Meglio così, evviva, almeno non dovremo vergognarci di stare con gente come lui o tipo Mafia Capitale o con boss come De Luca..brrrr. Ora il Bulletto vuole un 'governo con dentro tutti', ma non ha capito che se ci sta dentro lui..scappano tutti....meno Berlusconi. Vuole fare la nuova legge elettorale 'tutti insieme', dopo che la 'sua' l'ha imposta  contro tutti..Non ha capito che il suo unico futuro in Italia è a Rignano. Altrove lo prenderebbero tutti a pesci in faccia. I bulli non li vogliono più a scuola, figuriamoci in Parlamento. Per ora ha sequestrato il PD, ma non durerà molto..

Un commento interessante : chi ha fatto questa legge elettorale e l'ha votata, sapeva che avrebbe perduto in modo disastroso le elezioni, pertanto ha imposto un meccanismo che impedisce la nascita di ogni possibile governo, per non votare più.. e mantenere lì il governo Renzusconi comunque, più a lungo possibile a fare la 'melina'. Oppure vale la favoletta di Fedro sul ' Cane e l'aglio'...il famoso 'cane' che non potendo mangiare l'aglio...mordeva chiunque provasse a mangiarlo!!!! Un cane di nome ..Matteo Renzi!!!


Eroica; ora in Valdorcia c'è anche chi si ferma a dipingerci. Viale del tramonto?


PIENZA: è stato d'assedio turistico. Per chi vive nel centro storico una vita difficile. E se mettessimo i 'tornelli' come a Venezia....pure noi? In certi giorni sarebbero utili...tanto superare un certo LIMITE porta solo disagi e nessun vantaggio!!!!!


Alla fine non succederà nulla, ognuno a casa sua, e sarà meglio così. Solo una legge elettorale nuova può cambiare le cose. Solo un CRETINO poteva concepire un sistema come quello attuale.

Una consultazione della base e non solo degli iscritti democratici per chiedere se sono d’accordo o meno con un governo tra Pd eMovimento 5 stelle. “Se la direzione democratica del 3 maggio darà il via libera al confronto con i 5 stelle”, ha detto il segretario reggente Maurizio Martina, “penso sia giusto che l’eventuale esito finale di questo lavoro venga valutato anche dalla nostra base nei territori con una consultazione”. E’ un passo in avanti significativo quello del leader dem, che dopo le aperture della scorsa settimana, si prepara alla resa dei conti in direzione. Non è un caso che parli di “consultazione della base” e non solo degli iscritti, mentre gli ultimi sondaggi Swg-Ipsos fotografano un 40 per cento di elettori del Partito democratico che sarebbero favorevoli all’intesa con i 5 stelle. Una scelta di farsi legittimare dagli elettori che è parallela a quella dei 5 stelle che, hanno assicurato, chiederanno la ratifica degli iscritti alla piattaforma Rousseau.

In generale le parole di Martina sono molto importanti perché arrivano non solo alla vigilia della direzione che dovrà stabilire la linea del partito, ma soprattutto a poco più di 24 ore dall’intervista di Matteo Renzi a “Che tempo che fa”. L’ex segretario dem infatti, se da giorni ha scelto di non esporsi pubblicamente, al tempo stesso continua a controllare molte della anime interne al partito. Tanto che molto dipenderà da cosa deciderà di dichiarare domenica 29 su Rai1 e su come dirà di comportarsi ai suoi. I retroscena dei quotidiani continuano a parlare di una chiusura verso i 5 stelle, ma resta anche l’ipotesi che Renzi apre al confronto mettendo però paletti talmente alti da far fallire il dialogo. Martina, in passato fedelissimo dello stesso ex segretario, è ora uno dei fautori dell’apertura ai 5 stelle. Nel corso dell’intervista ha anche parlato di Renzi, con cui i rapporti ora sono per forza di cose più tesi, e ha detto che auspica una sua partecipazione al dibattito. “Ho rispettato la scelta di Matteo Renzi di dimettersi”, ha dichiarato, “l’ho trovata sofferta ma anche molto limpida e molto chiara e ora non lo tiro per la giacca. Credo che ci sia bisogno del suo punto di vista, del suo protagonismo e della sua forza. Ci mancherebbe che noi ci privassimo di un’opinione come la sua. La discussione tra noi è legittima perché so bene che questo è un passaggio molto difficile ma non siamo tifoserie, non siamo gli uni contro gli altri e stiamo cercando di capire qual è la strada migliore

Suore di Clausura




Anche le suore di clausura di un convento basco intervengono contro la sentenza di Pamplona, che ha condannato a soli 9 anni di carcere cinque ragazzi sivigliani – tra i quali un poliziotto della Guardia Civil – che hanno violentato una ragazza durante la corsa dei tori di Pamplona nel 2016. La loro denuncia arriva in un post su Facebook dove proclamano il diritto delle donne a vivere liberamente senza essere giudicate. “Noi viviamo in clausura – si legge sulla pagina del convento della cittadina basca di Hondarribia – indossiamo un abito fino alle caviglie, non usciamo di notte, non andiamo alle feste, non beviamo alcool e abbiamo fatto voto di castità. E’ una scelta che non ci rende migliori o peggiori di altri, anche se paradossalmente ci rende più libere e felici di tanti. E proprio perché è una scelta LIBERA, difendiamo in tutti i modi il diritto di tutte le donne a fare liberamente il contrario senza che siano giudicate, violentate, minacciate, assassinate o umiliate per questo”. Il messaggio termina con la formula “sorella, io ti credo”, che in questi giorni è stato lo slogan della protesta (#yotecreo su twitter).

sabato 28 aprile 2018

Sondaggi Swg-Ipsos, 40% degli elettori Pd favorevole all’accordo con M5s. A oltre il 60% dei 5 stelle piace governo con Lega


Il Teatrino di Don Giotto, l'ultima fatica di Cristiana Ciacci e dei suoi collaboratori, grandi e piccini, un modo antico per divertire e per educare!!! Grande successo della rappresentazione!!


Inizia la festa

Un Pazzo nel Bunker !!!!

'L' ex segretario Renzi tornerà a parlare in pubblico dal giorno delle dimissioni. Un intervento "non condizionante", si dice, ma Orfini appare chiaro: "Per me Salvini e Di Maio sono la stessa cosa". Nelle trattative interne al partito gli uomini del segretario chiedono condizioni molto dure per il M5s (come legittimare Jobs Act e Buona Scuola). Intanto il Quirinale pensa già a un piano B: come lasciare Gentiloni fino a settembre, ma con l'obiettivo di una riforma elettorale. Se il PD vuole dai grillini la benedizione della Buona Scuola e del Jobs Act, cioè quello che ha fatto incazzare tutta l'Italia....meglio ELEZIONI SUBITO!!!!!Renzi mandatelo a quel paese..è solo un povero PAZZO NEL BUNKER !!!!!

venerdì 27 aprile 2018

Falso in bilancio

Alessandro Profumo e Fabrizio Viola andranno a processo per i derivati del Monte dei Paschi di Siena. Gli ex vertici di Mps assieme allo stesso istituto di credito e a Paolo Salvadori, ex presidente del collegio sindacale dell’istituto, sono stati rinviati a giudizio dal gup di Milano Alessandra Del Corvo. Il processo inizierà il 17 luglio. Respinta, quindi, la richiesta di proscioglimento della Procura. Le accuse sono di aggiotaggio(caduto per Salvadori) e falso in bilancio nel filone sulla contabilizzazione dei derivati Santorini e Alexandria, operazioni finanziarie strutturate, la prima con Deutsche Bank e la seconda con Nomura

OGGI DIBATTITO: Governo, Salvini: ‘Non lascerò Berlusconi, l' Intesa M5s-Pd presa in giro per italiani’. Martina: ‘Stallo colpa tua, dovresti tacere


IL CICLISMO VETTORE DI RICHIAMO TURISTICO

PIENZA E ILCICLISMO AGONISTICO E TURISTICO. Due eventi di eccezione a Pienza saranno ospitati dall'Auser di Pienza, grazie alla del collaborazione del Presidente Sauro Machetti e del suo Consiglio con gli sportivi. Il 20 di maggio saranno di scena gli Allievi della  Federazione Ciclistica  Italiana con Giulio Cappelli organizzatore e il 10 di Giugno si correrà a Pienza la  Granfondo 'Primo Volpi' nella sua edizione numero XIX organizzata dalla Ciclistica Etruria e  da Varis Agnelli .  Il 1 Luglio invece  'La Valdorciana' a San Quirico, per bici d'epoca, gravel e mountan- bike. Non c'è stata  manifestazione importante italiana o internazionale, dalle varie Eroiche, alle Strade Bianche, che  non abbiano quest'anno scelto la Valdorcia e il territorio pientino. Una vocazione, quella ciclistica, che porta a Pienza e in Valdorcia migliaia di sportivi e di cicloturisti, oggi in costante aumento. Un grazie a coloro che collaborano a queste manifestazioni, nonostante l'esiguità dei volontari,  eventi che veicolano in Valdorcia l'immagine giusta della nostra terra.

I Volontari pientini di Pro Loco e Centro Commerciale naturale al lavoro con le maestranze del Comune per la manifestazione tradizionale di Primavera

PIENZA E I FIORI   XXXII Edizione

Enti organizzatori: Pro Loco Pienza e Centro Commerciale Naturale “Città di Pienza”, in collaborazione con il comune di Pienza e con Elicona Servizi, con il contributo di Bottega Verde
Edizione speciale di “Pienza e i Fiori”, dal primo al 13 maggio
E a Palazzo Borgia, emerge un capolavoro di Locatelli
appartenuto al Re di Spagna.
“Pienza ed i Fiori”, trentaduesima edizione, dal primo al 13 maggio, naturalmente nel centro storico della “Città Ideale” del Rinascimento.
Fulcro spettacolare della manifestazione – promossa da Pro Loco Pienza e Centro Commerciale Naturale “Città di Pienza” in collaborazione con il Comune di Pienza, con il contributo di Bottega Verde – sarà ancora una volta piazza Pio II, sullo sfondo della Cattedrale. La grande piazza in pietra si trasformerà, dall’1 al 13 maggio, in un meraviglioso giardino effimero. Ad offrire un colpo d’occhio imperdibile, fragilissimo e stupefacente, unico al mondo.
Molti spazi urbani saranno addobbati come per una grande festa rinascimentale. Bossi, rose rampicanti e tanti fiori orneranno le più belle zone della città.
Questo contesto d’eccezione, il 12 e 13 maggio, ultimo fine settimana della manifestazione, accoglierà l’attesissimo Mercato dei Fiori. Qui, i pollici verdi troveranno proposte e idee originali, dipanate lungo le strade dell’intero centro storico e nei vicini giardini di piazza Dante Alighieri.
Evento nell’evento, l’esposizione, a cura di Francesco Petrucci e Roggero Roggeri, nelle sale del Museo di Palazzo Borgia (dal primo maggio al 2 giugno), di uno straordinario dipinto, sino ad ora considerato perduto.
Si tratta del magnifico, luminosissimo “Paesaggio” di Andrea Locatelli (Roma 1695-1741), una delle opere del grande paesaggista romano appartenute al Re di Spagna, fino ad ora completamente sconosciuta agli studi.
La tela rappresenta un “Paesaggio laziale con veduta fantastica del tempio della Sibilla a Tivoli, con pastori e armenti in primo piano”.
La riemersione di questo autentico capolavoro è stata stimolata proprio dalla manifestazione pientina. In ogni edizione di “Pienza ed i Fiori” è infatti consueta la presentazione, in Palazzo Borgia (tutti i giorni tranne il martedì, orario: 10,30-13,30/14,30-18,00), di un dipinto che documenti un giardino, una natura morta o un paesaggio e, negli anni, molte sono state le opere di livello notevole che hanno avuto la funzione di testimonial della manifestazione.
L’olio su tela di Andrea Locatelli spicca in questa pur notevole tradizione. Per la qualità indiscutibile del dipinto, innanzitutto. Ma anche per le sue particolari vicende.
Il dipinto (cm. 74×136), che sarà esposto a Pienza, si può considerare come un importante ritrovamento in quanto si tratta, come si evince dal sigillo sul retro, di uno dei quadri che Locatelli, uno dei massimi esponenti della pittura romana di paesaggio, ha eseguito per il Re di Spagna.
Cosa porta gli storici dell’arte a descrivere questo come uno dei quadri del Re di Spagna? Diversi elementi oggettivi.
Il dipinto, innanzitutto, reca sul retro, ben leggibile, un sigillo in ceralacca della casa reale Borbone di Spagna e Borbone di Napoli e Sicilia il cui capostipite è Carlo di Borbone (1716-1788) conosciuto come Carlo III di Spagna.
Il sigillo raffigura l’unione dei due stemmi relativi al regno di Napoli e Sicilia, a sinistra e lo stemma del regno di Spagna, a destra.
L’unica commissione documentata di Locatelli per i Borbone è quella di due sovrapporte, di soggetto sacro, a tutt’oggi considerate perdute, incarico che l’artista romano ottenne per intercessione di Filippo Juvarra, nel 1735, per il Palazzo Reale della Granjia di San Ildefonso a Madrid, fatto costruire dal padre di Carlo III, Filippo V, dal 1721 al 1739. Le due opere sono andate perdute ma la presenza dei sigilli reali anche sul nostro dipinto, ci fa presupporre che ci troviamo davanti ad un’altra commissione borbonica, non citata dalle fonti, che si va ad affiancare ai due dipinti perduti, commissionati da Filippo V ed ereditati, una volta salito al trono di Spagna (1759), da Carlo III . Proprio quest’ultimo è, con buona certezza, il committente dello splendido paesaggio in mostra, importante testimonianza dell’interesse della Casa Reale Spagnola per questo grande Artista.
Questi ed altri approfondimenti saranno pubblicati nel catalogo curato da Francesco Petrucci, Direttore del Museo del Barocco Romano di Ariccia

giovedì 26 aprile 2018

OPINIONI CONTRO: Andrea Scanzi : un governo MOV 5 Stelle-PD ? UNA BOIATA PAZZESCA

Il titolo è volutamente forte e richiede una spiegazioneHo profondo rispetto del tentativo di Maurizio Martina, persona che non conosco ma che stimo (infatti non l’ho mai citato negativamente nei miei pezzi su Pd&renzismo).
È un tentativo coraggioso, nobile e sensato. Ma del tutto inutile. Vi spiego perché.
1. Se anche Martina vincesse, e con lui i Dario Franceschini e Piero Fassino, ottenendo il 50% più uno all’adunanza del 3 maggio, per supportare poi un governo M5S-Pd servirebbe l’85% dei parlamentari piddini. Una cifra im-pos-si-bi-le da raggiungere. E allora perché diavolo ne parliamo? Perché insistiamo (anzi insistono) con questa immane frattura inutile di palle?
2. Renzi ha nuovamente varcato i confini di se stesso, cioè del caricaturale, “intervistando” i passanti sull’accordo Pd-M5S. L’ha fatto forse per ricordarci di essere il peggior “politico” nella storia delle galassie, ma ce lo ricordavamo già. Augusto Minzolini, che sul Giornale si firma Yoda, gli attribuisce poi oggi parole da bulletto rancoroso.

Hanno impostato una trattativa violenta. Vogliono mettermi con le spalle al muro: o dico sì al governo con i grillini o c’è il muro, cioè le elezioni. Ma io scelgo il muro, cioè le elezioni. Tanto io in Parlamento torno, Franceschini non so. Questi non hanno capito che non mi faccio intimidire. Sono pronto a trattare pure con Belzebù, ma certo non ho paura di chi nelle trattative politiche si comporta come sul web, con i metodi delle baby gang.
Se le ha dette, siamo al parossismo della poraccitudine.
2 bis. Pensateci: Minzolini si firma “Yoda” sul Giornale. L’Italia non avrà mai speranza alcuna.
3. Quella di Renzi è però una poraccitudine motivata. Non solo perché essa è cifra identitaria del soggetto, ma perché i renziani fanno benissimo a non volere l’accordo con M5S. Ve lo immaginate Tex che si accorda con Mefisto o Dylan Dog con Xabaras? Stiamo scherzando? Siamo pazzi? Renzini e grillini sono inconciliabili. È ovvio poi che i renziani di grido (?) si coprano puntualmente di ridicolo anche quando dicono “no”. I tweet con l’hashtag #senzadime sono da asilo nido. Inutile aspettarsi qualcosa di diverso dai Gozi, Ascani, Morani, Anzaldi, Leonardi e derivati: è la peggiore “classe dirigente” immaginnabile. Il loro “no” è però giustissimo e sacrosanto. E Luigi Di Maio deve capire che la cosa è reciproca: se solo portasse i “suoi” voti per fare un brodino stitico con i renziani, tradirebbe tutto quel che ha detto e fatto in campagna elettorale

3 bis. Decidete voi chi sia Tex e chi Mefisto. Mi è indifferente: la politica di queste settimane mi appassiona come una jam session tra Povia e il Poro asciugamano.
4. Mi direte: e allora che si fa? Si torna al voto. Andare al governo non è obbligatorio e, con questo Parlamento, Di Maio non ci può andare. Si sapeva dal 4 marzo sera, dunque se lo metta in testa. Finiamola con questa immensa farsa. Fate la nuova legge elettorale in fretta e torniamo al voto.
5. Se Renzi dovesse scegliere tra salvare il paese e ammazzare politicamente i 5 Stelle, sceglierebbe la seconda. Insisto: di che diavolo stiamo (state) parlando da settimane? Accordo de che?
5 bis. Calenda ha detto che, se il Pd fa l’accordo con i grillini, lui se ne va dal Pd. E lo ha detto come se a qualcuno la cosa interessasse.


PIENZA.Grande sfilata letteraria. Ecco L'EMPORIO Letterario: ci sono TUTTI i finalisti del Premio Strega e non solo!!! Poi..Pacifico,Giordano, Manfredi, Genovese, Montanari, Franco Di Mare, Ciampolini, De Bonis, Benni, Mariani e tanti altri..

Renzi 'mura' il PD, tensioni e si prepara un'altra scissione.....alla fine... la scissione dell'atomo?

Hanno impostato una trattativa violenta, con minacce e ultimatum. Vogliono mettermi con le spalle al muro: o dico sì al governo con i grillini o c’è il muro, cioè le elezioni. Ma io scelgo il muro, cioè le elezioni. Tanto io in Parlamento torno, Franceschini non so. Questi non hanno capito che non mi faccio intimidire. Sono pronto a trattare pure con Belzebù, ma certo non ho paura di chi nelle trattative politiche si comporta come sul web, con i metodi delle baby gang“. Sono i commenti attribuiti dal Giornale a Matteo Renzi, che avrebbe “comunicato agli amici” queste valutazioni rispetto all’ipotesi – che per l’ex segretario dem è da escludere – di un esecutivo M5s-Pd. Prospettiva che il presidente della Camera Roberto Fico cercherà di concretizzare con il nuovo giro di consultazioni partito oggi nell’ambito del mandato ricevuto dal capo dello Stato Sergio Mattarella.
Il giorno dopo il “sondaggio” dell’ex premier tra i fiorentini sull’opportunità di un accordo, Yoda – alias Augusto Minzolini – sulle pagine del quotidiano berlusconiano dà conto anche di come Renzi si senta forte dei calcoli al pallottoliere sui voti in direzione Pd e in Parlamento. Non a caso, come ricorda La Stampa, ha fatto convocare per mercoledì 2 maggio, lo stesso giorno in cui si terrà la direzione (ma oggi si è saputo che slitterà al 3) una riunione del gruppo al Senato dove i numeri sono a suo favore. “Per fare un governo con i grillini”, è la riflessione che gli attribuisce il Giornale, “non basta avere il 51% della direzione, devi assicurarti almenol’85% dei gruppi parlamentari. Numeri che non avranno mai, specie con la rivolta che c’è nel partito”.
L’ex segretario: “Possiamo dare il Paese ai giustizialisti?”– Secondo il Giornale, il senatore di Rignano imputa a chi ha aperto al dialogo di aver impostato male la trattativa, o di puntare solo a mantenere salda la poltrona. E annota che tra i “colpevoli” verrebbe annoverato pure il Colle, che “ha accelerato i tempi del confronto e non ha impedito che i grillini usassero l’arma di ricatto delle elezioni”. Insomma, Renzi si sente messo al muro da “minacce, ricatti e ultimatum”, per di più da parte di quelli che – annota Yoda – giudica “giustizialisti” per le reazioni alla sentenza palermitana sulla trattativa Stato-mafia

PIENZA. Assenza in Comune del Centrosinistra alla celebrazione del 25 Aprile, ormai un partito ( forse due..)allo sbando e alla resa perfino sull' antifascismo.. Game Over..!


Corriere di Siena OGGI. Il 25 aprile a Pienza celebrato con il ricordo dei soldati inglesi e dei suoi salvatori.


mercoledì 25 aprile 2018

Lucignanello: la 'cinta senese' come nel Buongoverno di Ambrogio Lorenzetti


FRANE : Regione e Provincia assenti.

Chianciano Terme, il comunicato del Partito Comunista  sulla interruzione per frana in via Vecchia Senese

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franaviavecchiasenese2018_1"La Sez. “J. Gagarin”         'Sezione Gagarin' di Chianciano Terme. IL Partito Comunista nota e denuncia come per l’ennesima volta la natura frana come la politica italiana. Difatti oltre alla frana sulla sp. 146, sempre nel comune di Chianciano Terme, più precisamente in via Vecchia Senese direzione Sarteano (dopo l’incrocio con via Montale - quartiere Rinascente), un'immensa frana, molto più grande dell’altra sta lentamente portandosi a valle la metà della strada se non di più.

La strada - prosegue l'intervento del Partito Comunista - viene utilizzata dai camionisti, come indicato dalla segnaletica, ma il pericolo è dietro l’angolo viste le condizioni della strada. Come comunisti non possiamo non notare l’abbandono del territorio da parte della politica locale, vuoi perché si fa finta di nulla sperando nulla accada (falso perché sulla stessa via c’è già stato un incidente mortale tra un camion ed una casa), vuoi perché i fondi necessari non ci sono (così ci dicono) e quindi cosa succede? Ve lo diciamo noi: risponderanno che la responsabilità è degli agenti atmosferici... o troppa pioggia o troppa siccità…

Diciamo invece che la mancata manutenzione genera orrore e morte. Vedere le condizioni di lavoro degli operai della provincia di Siena, al riguardo dei lavori sulla sp 146 fa veramente accapponare la pelle: ringraziamoli per il lavoro (lo stesso dicesi degli operai comunali) che fanno ma non ringraziamo di certo i loro “responsabili”.

Sappiamo che il comune di Chianciano ha disposto, al riguardo della frana della via Vecchia Senese, un’indagine geologica e geotermica. A breve (si spera) sarà data una risposta per la progettazione dell’eventuale intervento di ripristino per poi (eventualmente) affidare la progettazione dei lavori e a seguire affidare gli stessi.

franaviavecchiasenese2018_2Le condizioni comunque dell’intera via Vecchia Senese sono disperate e pericolose, invitiamo dunque i cittadini a non percorrerla, almeno dopo il bivio con via Montale dove la frana interessa la sede stradale.

Speriamo che il Comune intervenga, casomai anche la Provincia e la Regione, insomma chi più ne ha ne meta, sicuramente di volontà poca….

I Comunisti, come tutti i cittadini, richiedono un intervento celere e risolutivo per la sicurezza dei lavoratori tutti. Ci perde il lavoratore ma mai il padrone! Solo la lotta paga, mobilitiamoci contro tali orrori, il Partito Comunista è sempre disposto ad un incontro con le istituzioni".

'USAVO il babbo di Renzi per condizionare i politici '

Perché portava in giro Tiziano Renzi a incontrare i politici? “Perché faceva parte del suo lavoro, quello della lobby. Era un’epoca, quella, dove incontravi un tale per strada e voleva stare con Renzi“. Il padre dell’ex premier era il suo biglietto da visita? “Come l’arbitro che dà il rigore alla Juventus per condizionamento psicologico“. Parola di Luigi Dagostino, che in un’intervista a La Verità di Maurizio Belpietro non usa giri di parole per descrivere in cosa consisteva il suo rapporto con il babbo dell’ex segretario del Pd.
Entrambi (insieme a Laura Bovoli, madre di Matteo Renzi) sono indagati dalla Procura di Firenze per fatture false (si parla di quasi 200mila euro versati dalla Tramor di Dagostino a due società dei Renzi, la Eventi6 e la Party srl), emesse negli anni in cui i due giravano l’Italia per convincere le amministrazioni locali a costruire sul loro territorio gli outlet The Mall di Kering (Gucci)

UN 25 APRILE DA RICORDARE : Grande partecipazione e grande commozione in Comune all'incontro fra le figlie di Fred e Allan e Marcello Boscagli nipote di Sisto( nella foto nel suo podere La Fornace) che salvò i soldati inglesi dai tedeschi. La testimonianza di Remo Cherubini.


LUIGI BERLINGUER : 'Serve un compromesso come fece Enrico, col Movimento 5 Stelle, un accordo chiaro, si tratta di un partito nuovo che non è nè razzista, nè antipopolare.


OGGI in Comune ore 11


Oggi 25 aprile in Comune alle ore 11, incontro con i protagonisti di un episodio della Resistenza che vide due soldati inglesi salvati nelle campagne. Ai presenti la pubblicazione che ricostruisce la vicenda.





l primo giro di incontri del presidente della Camera ha raccolto segnali di apertura da parte dei dem e dei 5 stelle. Anche se la lista delle condizioni rimane lunga: i primi chiederanno il voto della direzione, i secondi faranno ratificare l'eventuale accordo agli iscritti tramite la piattaforma Rousseau. Per il momento non viene messa in discussione la leadership del capo politico 5 stelle. Renziani in rivolta e preoccupazione tra i grillini. Salvini replica: "Io condannato all'irrilevanza? Forse volevano dire che sono leale e coerente"


martedì 24 aprile 2018

Governo, Martina dopo l’incontro con Fico: “Pd pronto a discutere con M5s”. I renziani in rivolta in rete: “Senza di noi' . PD diviso, ' duri' contro ' governisti'. Ma non è il modo migliore per battere la destra, pur essendo stati perdenti? I renzisti, strateghi puerili da 'tre braccia e una lira'


Franceschini contro Renzi, la' politica' contro l'Uomo Findus...Situazione che spinge verso il 'governo balneare del Presidente' con Mattarella il 'bagnino'. Le urne hanno stabilito una verità : i vincitori sono grillini e lega, dunque in democrazia dovrebbero essere solo loro a governare. Ma Salvini è in mano al Cavaliere ( dossieraggio ?) e Renzi fa le picche ed è solo un dilettante allo sbaraglio con 5 sconfitte alle spalle, un 'fallito' per la Storia italiana. Dunque non resta che cambiare legge elettorale, il Rosatellum è solo una presa di culo di Marca PD ( FI, Lega e Fasci vari si sono presentati con programmi diversi, con candidati alla presidenza del consiglio diversi, con simboli diversi. Poi..dopo le elezioni..hanno 'SCOPERTO' di essere una coalizione....invece sono solo una potenziale COLAZIONE !! )

Alla vigilia delle prime consultazioni con il presidente della Camera Roberto Ficoil Pd continua a essere diviso tra chi è pronto a sedere al tavolo per “dare una mano a Sergio Mattarella” e chi invece difende la linea dell’opposizione. Dopo le parole del ministro uscente Dario Franceschini, che a Repubblica ha rilanciato la tesi del confronto “perché non si può dire solo no”, il renzianissimo Andrea Marcucci ha iniziato a dare qualche debole segnale di mediazione: “La nostra disponibilità al confronto c’è”, ha detto oggi a Radio Anch’io dopo essere stato per settimane il primo fautore della linea “all’opposizione a qualsiasi costo”. E infatti ha subito specificato: “Non sono ottimista, non vedo le condizioni perché i programmi M5s e Pd si possano allineare, ma le sorprese in politica sono sempre dietro l’angolo”. L’appuntamento è alle 14.30, quando il segretario reggente Maurizio Martina, insieme ai due capigruppo Marcucci e Delrio vedrà la terza carica dello Stato. Ed è proprio il primo ad aver rilanciato la provocazione: “E’ Fico il candidato a premier del M5s? E’ lui che potrà far fare passi indietro molto rilevanti su temi su cui il M5s ha speso anni? Mi pare difficile, sarebbe per loro rinnegare gran parte del loro programma elettorale, e perderebbero parlamentari”

( Riforma..o la solita incompetenza del Ministero ? ) 'BUONA SCUOLA' renzista: nuovo testo, ora c'è anche Religione agli ESAMI di III Media.

A giugno, per la prima volta, agli esami di Stato delle scuole medie ci saranno pure gli insegnanti di religione. In che modo e per fare cosa non è chiaro a nessuno, nemmeno a loro. Ma il ministero dell’Istruzione ha voluto così, per scelta precisa o forse semplicemente per sbaglio (anche questo non è del tutto chiaro). E così adesso presidi e segreterie devono prepararsi ad affrontare anche quest’altro problema, in vista delle prove ormai imminenti.
La novità, infatti, è abbastanza clamorosa: i docenti di religione fino ad oggi non erano mai stati coinvolti negli esami, il loro percorso si concludeva negli scrutini di fine anno che decide l’ammissione o meno degli alunni; ora, invece, faranno parte anche delle commissioni d’esame. In realtà, nessuno l’ha annunciato in maniera esplicita: la partecipazione è un effetto, chissà quanto voluto, delle ultime modifiche normative. Nell’ambito delle varie deleghe della Buona scuola, il Miur di recente ha riformato le prove conclusive dei vari cicli scolastici: per la terza media, ad esempio, è stato eliminato il test Invalsi (anticipato a metà anno, con valore solo ai fini dell’accesso ma non del voto finale), con solo tre prove scritte (italiano, matematica e lingua straniera) e un colloquio orale. Per far questo sono state abrogate delle vecchie norme e scritti dei nuovi decreti. Ed è qui che entrano in ballo i circa 4mila docenti di religione della scuola secondaria di primo grado.

Il testo di riferimento in precedenza indicava una per una tutte le materie richieste (italiano, storia, geografia, matematica è così via fino all’educazione fisica), e di conseguenza i docenti esaminatori, escludendo quelli di religione, che secondo quanto previsto dal Concordato del 1929 non rappresenta oggetto d’esame. Quel comma è stato abrogato, per una generale semplificazione normativa. La nuova legge che regola l’esame di terza media, però, dice una cosa un po’ diversa: il decreto legislativo 62/2017 liquida la questione in mezza riga, spiegando che “la commissione d’esame è composta da tutti i docenti del consiglio di classe“. E fra questi ci sono senza dubbio anche gli insegnanti di religione, che a rigor di logica (anzi, di legge) si ritroveranno catapultati per la prima volta all’interno degli esami di Stato.

25 Aprile: il Prof. Romano Mazzoncini e Ivo Morini partigiani a Pienza nel 1944 ( Foto visibile nella pubblicazione 'Raccontiamo ai nipoti' Guerra in Valdorcia, che sarà presentata in Comune il 25 aprile a Pienza )


In cantiere l'edizione 2018 di Pienza e i Fiori, la manifestazione culturale e il mercato che pone Pienza in sintonia con la sua natura di Città Ideale umanistica, incontro di Natura e Cultura

Pienza e i Fiori
XXXIII EDIZIONE
1 - 13 maggio 2018
Pienza, sedi varie
Enti organizzatori
Pro Loco Pienza
Centro Commerciale Naturale
"Città di Pienza"
in collaborazione con
Comune di Pienza
Elicona Servizi
con il contributo di
Bottega Verde 

lunedì 23 aprile 2018

DIRITTI CIVILI: Registrato all'anagrafe il figlio di due mamme. A Torino Il sindaco Chiara Appendino scrive 'un pezzo di storia'. Una nuova famiglia felice e un figlio con il diritto ad essere riconosciuto. Non esiste un solo tipo di famiglia, siamo nel terzo millenio, non nel Medioevo...






L'assassino torna sempre sul luogo del delitto ? SIENA. IL MOV 5 STELLE sulle nomine alla Fondazione: 'Siamo alle solite...'

Il candidato a sindaco del M5S, Luca Furiozzi
"Siamo alle solite. Per il Pd, partito egemone e primo responsabile dei disastri del territorio, la Città continua ad essere divisa in “cittadini di serie A” e “cittadini di serie B”." Così l'inizio di un intervento del Movimento Siena 5 Stelle.

"Anche in occasione delle nomine in Fondazione (del tutto inopportune da parte di un’amministrazione in scadenza) - proseguono i pentastellati -, i nostri “prodi” governanti continuano con i vecchi metodi e le vecchie figure come se Siena non riuscisse a progredire e ad esprimere persone nuove e più affidabili per la gestione dei suoi Enti più importanti.

Continuando a voler minimizzare o ignorare le evidenti responsabilità sui disastri senesi, compiuti da una classe politica incompetente quanto fallimentare, il Comune appare intenzionato a riproporre i protagonisti di questo triste periodo, e del cosiddetto “Sistema Siena”.

Quasi tutti i nominativi che escono dalla lettura dei giornali appartengono indubbiamente a quelle logiche: c’è chi riveste attualmente il ruolo di Presidente dell’ASP, ed ha anche ricoperto il ruolo di vice-sindaco nella Giunta Cenni, indubbiamente la peggiore e la più “distruttiva” che si ricordi, c’è chi ha ricoperto il ruolo di Assessore nella stessa Giunta, chi ha avuto ruoli in Confcommercio e attualmente nella Fises (sempre di nomina politica), chi è stato addirittura vice-presidente di Banca MPS e membro in numerosi CDA di società controllate, e così via. Gran parte di queste persone sono state protagoniste del triste periodo dell’affaire Antonveneta, con riferimenti diretti o addirittura amicali con gli inadeguati amministratori di Banca e Fondazione MPS di quel periodo, ovvero Mussari e Mancini.

Per nulla condivisibile, inoltre, quello che appare un maldestro tentativo di “senesizzare” certe nomine con un incauto utilizzo di una simbologia contradaiola che riteniamo debba essere del tutto immune da accostamenti politici.

Possibile non si voglia dare finalmente un vero segnale di cambiamento e di svolta, pensando alle tante figure Senesi di alto profilo e con nessuna responsabilità sul passato che sarebbero disponibili a ricoprire certi ruoli, anche a titolo gratuito?

E’ chiaro che Comune di Siena, ma anche Regione Toscana, e gli altri Enti conniventi, inseriti nelle nomine da una scellerata modifica allo statuto della Fondazione durante l’era Mancini, stanno compiendo questo atto inopportuno ed arrogante solo nella logica dei soliti distorti accordi e “inciuci” in vista delle elezioni amministrative del Comune di Siena.

I cittadini non sono più disposti a sopportare questi giochetti ma, anzi, siano consapevoli del fatto che è l’ora di porre fine a questo “massacro” dell’etica e della democrazia premiando il Movimento 5 Stelle, l’unica forza politica libera da legami “perversi” e capace di “ribaltare il tavolo” e riconsegnare la gestione della città ai suoi Cittadini"