Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Monica Faralli mi ha telefonato, aveva bisogno di fare due chiacchere per parlare degli sviluppi avvenuti fuori e dentro il blog..
”Vorrei ringraziare ma mi sembrerebbe cosi’ poco.. fermare ogni persona che ha lavorato a questo progetto...mi sembrerebbe quasi di svilire..Vorrei dire a tutti di piu’ di un semplice grazie. Ho comunque,davvero, ringraziato quotidianamente tutte le persone vicine.”
Concordiamo sul fatto, da torritesi, che il clima che c’è a Pienza è entusiasmante.
La Disponibilità degli organi dirigenti, i volontari, la Pro Loco, la persona del sindaco Fabrizio Fe’, sono assolutamente eccezionali nel panorama del territorio. A Pienza le persone si confrontano, parlano, discutono e le cose si fanno!!
“Quando ho proposto il mio progetto al comune di Pienza, prima nella persona dell’allora sindaco Marco del Ciondolo e adesso del Sindaco Fabrizio Fe’, è stato accettato con entusiasmo.” Spiega Monica.
Siamo a Montefollonico,al ristorante” Tredici Gobbi” e oggi finalmente Monica è tranquilla e mangiamo in pace.Mi racconta di lei, una donna intensa che ha molto sofferto.
Si parla di tutto:dal tema dei figli, a quello della morte.
Le racconto anche del mio sogno di uno spazio contemporaneo, facile e vivo per i giovani e per la cultura. Lei mi parla del suo sogno, assolutamente molto piu’ realistico, di cantare in Piazza.
“Con i colori del travertino vero?..”Dico io un po’ angosciata da tutto quello che passa su quel sagrato.
Rammentando le parole di Paolo Portoghesi che alla Biennale di Venezia di Architettura di quest’anno mi diceva” Fare qualcosa in Piazza Pio II è come fare i baffi alla Gioconda”(Si riferiva ad un’opera di Marcel Duchamp).”Ma Duchamp ha preso una copia della Gioconda..Non ha fatto i baffi all’originale!”
Portoghesi ha poi aggiunto”Bisogna aggiungere un settore restauro alla Biennale e pensare di custodire i grandi e preziosi centri storici. Fuori …si puo’ lavorare,con delicatezza e rispetto.
Questa la sua idea e quella di molti oggi che pensano il mestiere dell’architetto come a chi progetta forme che si aggiungono quasi come delicati innesti naturali,forme che sanno quasi scomparire per valorizzare l’esistente,la terra, quasi ,e la cifra che identifica un territorio rispetto ad un altro".
Con Monica si parla poi di Cortona e dei grandi progetti che proseguono li’.
Saliamo alla finestra del Palazzo Marchionale di Montefollonico , in lontananza il profilo di Pienza, dietro, l’Amiata.
Dall’altro lato di Montefollonico, Torrita e in fondo Cortona e la montagna.
Stretta tra le montagne la Valdorcia e la Valdichiana.
Dopo tutto questo chiacchierare è scesa la luce.
Monica Faralli tiene a dire nel blog questo:”Da sei anni lavoro al Concorso per cantanti lirici Benvenuto Franci e voglio ringraziare tutti , ciascuno dei volontari che gratuitamente,con entusiasmo e cuore hanno contribuito alla realizzazione della manifestazione.
Grazie a tutti, con tutta l’anima,davvero.”
4 commenti:
Al prossimo anno !! Grazie !
Complimenti a tutti voi.
Sappiamo che a Pienza sarebbe possibile realizzare teoricamente qualunque spettacolo o convegno o mostra. Pienza è un palcoscenico naturale e in molti se ne stanno accorgendo. Ma siamo 4 gatti e facciamo fatica a fare il moltoche già facciamo !!!!In nessun paese si fa quello che si fa qui, nonostante le polemiche !!
la faglia che è sotto il Duomo si puo' considerare proprietà comune?
Certo che guardare la Val d'Orcia fà star meglio che pensare alla faglia.E poi mi viene da sorridere quando penso ai 44 gatti..in fila per sei col resto di due.Basta organizzarsi?Accetta ti prego con un sorriso...
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