sabato 17 marzo 2012
GREENPEACE e RIO MARE spa. Di Giorgia Monti
Ciao fabio,
Rio Mare è la scatoletta più consumata dagli italiani, ma pochi sanno che, per pescare il suo tonno, vengono utilizzati metodi di pesca distruttivi.
La pesca con i FAD, ovvero quegli oggetti galleggianti utilizzati per concentrare i pesci, causa non solo la cattura di esemplari giovani di tonno, ma di numerosi altri animali marini, tra cui specie in pericolo, come squali e tartarughe. Si stima che per ogni 9 chilogrammi di tonni catturati si pesca 1 chilogrammo di altri animali "indesiderati".
Rio Mare si è impegnato a usare tonno pescato con metodi sostenibili (quali canna o reti senza FAD) solo nel 45% dei suoi prodotti. Ma una "qualità responsabile" a metà non esiste. Scrivi all'amministratore delegato di Bolton Alimentari, l'azienda che produce le scatolette Rio Mare, e chiedigli di adottare gli stessi standard per il 100% dei suoi prodotti.
La terza edizione della nostra classifica "Rompiscatole" dimostra che quando sono i consumatori a chiederlo, le aziende sanno muoversi verso la sostenibilità. Aiutaci a fare pressione sul più grande marchio italiano. Con la tua e-mail puoi convincerlo a cambiare in un click.
Altre aziende l'hanno già fatto. Che cosa aspetta Rio Mare?
Giorgia Monti
Responsabile campagna Mare
Greenpeace Italia
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5 commenti:
A ne 'rio mare' fa proprio schifo. Comunque e a prescindere...
ancora c'e' gente che magna la roba nelle scatolette!!! Che stomaco !!!!!Da quando ho smesso di magnare le cose industriali il mio fisico e' rinato, piu' forza, un colorito migliore, meno malattie e un bel risparmio di soldi. I cibi conservati sono pieni di conservanti e troiai chimici, evitateli e vedret come starete meglio!Mangio solo cibo che resce vicino a dove sono, e sto' bene.
L'unica cosa che farei è preoccuparmi dei pesci "indesiderati". Che fine fanno quelli?
se li magnao i pescecani nostrani
meglio i tordi di montalcino
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