martedì 10 aprile 2012
Cultura e vita comune. Di Rino Massai
Una biblioteca pubblica a Pienza è stata sempre sentita come una necessità,un obbligo verso
gli abitanti; quando fu ristrutturata la zona dell’ex Conservatorio,gli Amministratori pensarono
giustamente di organizzarla nel bel salone del refettorio. Un tentativo lodevole mai concretamente
portato a termine per motivi vari,per fortuna ultimamente dei volontari la tengono aperta per i
prestiti e qualcuno la utilizza. Le biblioteche comunque hanno perso negli anni la loro funzione
originaria,dove funzionano si sono aperte ad altre esperienze,sono diventate luoghi di libera
associazione conciliando gli aspetti culturali e di lettura con quelli ricreativi e di ritrovo. Pienza
avrebbe necessità di progetti simili;dispiace vedere tante spazi così poco utilizzati mentre la
popolazione non sa dove ritrovarsi per scambiare due parole.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
5 commenti:
Ma la popolazione ha ancora voglia di stare insieme e di scambiarsi due parole? Dubito. Oggi le case sono molto belle, spaziose, comode, c'è internet, la tv, sky, e non manca nulla e la sera non esce più nessuno. Boh ?
a rino...ankora con sta' storia del circolo dei rozzi a siena, e che due palle...
Cari Teledipendente e anonimo: l'idea di Rino servirebbe anche a voi visto lo stato di omologazione in cui versate. La gente esce eccome: sta al bar e beve, parlando di calcio, caccia e di donne che vorrebbero avere ma che non hanno..(proprio perchè passano il tempo a fare quello di cui sopra). Qualche libro vi aiuterebbe più di quanto possiate sospettare.
ma quello che propone in biblioteca non e' un bar, e' un esclusivo club per pochi eletti acculturati...e' la solita idea bislacca che ripropone a tutte le ventate, senza alcun seguito...per quanto riguarda i libri vieni a casa mia ti faccio vedere una biblioteca seria e fornita, non quei quattro libretti racimolati qua e la...
O chi sei te? Luzi redivivo??
Posta un commento