giovedì 26 aprile 2012
Ex fornaci Crestini, che ne dobbiamo fare? DI RINO MASSAI
In questi giorni è passato piuttosto inosservato a Pienza un Convegno curato dalla Fondazione
Tagliolini in cui degli universitari romani seguiti dai loro professori, presentavano una serie di
progetti sul recupero dell’ex-fornaci Crestini e della ex-cava Solet di San Quirico d’Orcia. Si sono
viste idee interessanti,anche se un po’ fantasiose,che negli anni a venire potrebbero diventare
comunque realtà se i suggerimenti degli esperti fossero tradotti dagli amministratori in progetti in
grado di attirare gli interessi di qualche imprenditore. A San Quirico è già successo con l’Adler e
l’esperienza sembra voler proseguire,poiché si dice che la Società abbia già acquistato la zona per
girarla al Comune in cambio di un aumento di cubaggio della propria struttura alberghiera. Le cose
si sono presentate piuttosto difficili per Pienza,poiché quanto prevedeva il vecchio piano strutturale
non ha trovato l’interesse dei proprietari,né sembra rispondere alle esigenze economiche della
comunità in questo periodo di crisi; intanto la zona è in pieno degrado,quasi una provocazione ad un
paese Patrimonio dell’Unesco. Una professoressa ha suggerito di prendere qualche iniziativa al di là
delle intenzioni del proprietario, partendo da quanto gli abitanti possono suggerire attraverso liberi
dibattiti e consultazioni. La prendo in parola buttando là un idea : Pienza è ricca di arte e di storia
ma poverissima di luoghi organizzati per giovani,quindi non vedrei male progettare all’interno
delle fornaci ambienti ricreativo-sportivi,dalla discoteca alla piscina,dalla sala lettura a quella
convegni,dal pub al ristorante ed altro,intorno riportare l’ambiente al naturale,una specie di parco
con percorsi a piedi fino al centro storico; chi è d’accordo mi sostenga.
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13 commenti:
Io ti sostengo..ma il padrone....non ci sente, credo.
Grazie Rino.
Ci vuole un grande architetto.
Proviamo a contattare Renzo Piano. Diciamogli che abbiamo bisogno di lui e che faremo di tutto per trovare sponsor che sposino il nostro sogno.
Va bene la biblioteca,la piscina e l'auditorium etc ma quel che conta è come..Come saranno questi spazi.
Dobbiamo puntare in alto.Lui comunque ci darà delle dritte.
Chi è l'Alberti o il Rossellino di oggi?
Mettere tutto a verde pubblico e pecore che fanno buon cacio...fine della trasmissione.
Ci vole un grande architetto, eccomi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
OPPRUE METTETE TUTTO A PECORA IN UN CAMPO A VERDE PUBBLICO...FORSE VIENE MEGLIO.
magari Rino!!! io ti sostengo in pieno!!!
ora un'esageriamo, prima c'e' da fa il circolo dei rozzi in biblioteca, poi se avanza, si fa anche la piscina, il campo da golf, la sauna e il bagno turco...
Verde pubblico, senza problemi. E che li stranieri se ne stiano a casa sua !!! Tutti.
Non ci sono solo stranieri ..C'è tanta gente in gamba qui intorno..Giovani che hanno tanta voglia di conoscere e crescere.Questo nostro è uno dei luoghi più belli al mondo..Serve tanta delicatezza e solo i grandi sanno essere leggeri perchè non hanno bisogno di dimostrare nulla.
caro verde, dammi retta, lasciali sta gli stranieri (che lavorano)ti toccasse riandà a fa il badante a qualche vecchio o il manovale o il cameriere con tutto il rispetto.
Io Per strnieri intendevo i PADRONI stranieri che comprano tutto eppoi abbandonano ogni cosa!!
Vecchio piano strutturale??
Ce ne è uno nuovo??? Quanti soldi spesi per progettare?? Che cosa c'è di preciso per il futuro? Prima di mettere a posto tutto quello spazio non si è riuscito a ricavare nuovi spazi neanche nelle stanze del conservatorio. Un'idea l'avrei anch'io: riempire e coprire la fornace con inerti con due metri di terra buona e farne un parco alberato.
Ritornare alle origini, considerato che i mattoni sono stati una parentesi storica ormai superata.
Un cordiale saluto.
Anche te sei una parentesi storica.
Ricopriti d'inerti!!E poi vengo a seminare l'erbetta sopra la tua tomba!
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