Un album di fotografie da sfogliare. Foto in bianco e nero un po’ consumate dal tempo che
illustrano un bambino dagli occhi grandi in posa tra i suoi genitori e il fratello maggiore .Seguono
piccole foto che ritraggono un bambino vestito con la talare e il cappello. Tante altre foto di un
giovane sacerdote in mezzo a tanti altri sacerdoti e a persone che hanno condiviso gli anni del
dopoguerra e dello sviluppo economico.
Alle pareti della stanza un centinaio di grandi foto che ripercorrono la vita e l’apostolato di Don
Sergio Sini tra la gente di Pienza.
Anniversari di matrimonio, gite parrocchiali, pellegrinaggi diocesani, celebrazioni di sacramenti
e una serie di foto che lo ritraggono solo, da giovane sacerdote fino all’ultimo viaggio a Mostar,
nella Yugoslavia della fine degli anni ottanta.
E’ questo l’omaggio che la comunità pientina offre a Don Sergio, formatore dei giovani seminaristi
della diocesi, operatore sociale ,pastore instancabile a servizio di tutti. Dal 1967, per 20 anni
parroco di Pienza e Vicario generale.
Le foto parlano da sole, fanno bene al cuore e aiutano a rinnovare il ricordo di un sacerdote
autentico testimone di Gesù.La mostra fotografica verrà inaugurata sabato 22 settembre alle ore 21.15 nella sala Don Sergio
situata nel vicolo della canonica, nell’angolo del palazzo vescovile. Sarà preceduta dalla visione di
un DVD contenente tutte le foto della mostra e la registrazione di una lezione di catechismo tenuta
dallo stesso Don Sergio alla fine degli anni settanta.
La mostra potrà essere visitata nel fine settimana , sabato e domenica,dalle 15 alle 19.
Nella serata conclusiva del 3 novembre,verrà celebrata alle 21:30 una veglia di preghiera di
ringraziamento e di lode per un “Pastore” che continua ad essere vivo e presente tra i suoi.
A cura del Comitato Organizzatore
2 commenti:
Un tempo lontano ormai, la le illusioni sono finite!!Resta un presente senza tante speranze!!Ormai nemmeno il vecchio clientelismo funziona più, la pacchia è finita per tutti...Don Sergio era legato alla DC e al suo tempo, il paese in gran parte al PCI. Ma almeno ci si credeva..Oggi non si può più credere a nessuno. Troppa robaccia è passata sotto i nostri ponti!!!
Ben venga anche questa manifestazione
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