venerdì 7 marzo 2014

Rosy Bindi interviene, minaccia di votare contro al PD e viene subito raggiunta dai colleghi

Rosy Bindi prende la parola in aula per fare una clamorosa, quanto sacrosanta denuncia sulla legge elettorale, nata dall'accordo tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. Ricapitoliamo: la senatrice del PD Rosy Bindi sputtana il suo stesso partito in aula smascherando le porcate della legge elettorale, nata dall'accordo del suo stesso partito con Berlusconi. Fantastico. Ma andiamo avanti.

Si tratta di una legge inguardabile, forse anche incostituzionale, dove le pari opportunità sono sterilizzate, le liste bloccate, il conflitto di interessi inesistente. La Bindi parla chiaro cercando di mettere in riga tutto il suo partito, arrivando persino a minacciare di votare contro (per coerenza a questo punto dovrebbe farlo).

I colleghi del PD vanno subito in fermento: i pezzi grossi accorrono a fare capannello attorno alla Bindi. Che si saranno detti?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

nel pd c'è libertà....

Anonimo ha detto...

nascondere la polvere sotto al tappeto!

Anonimo ha detto...

ipocriti sepolcri imbiancati

gek ha detto...

Gli tocca a ingolla' certi rospi reali! Non mi piace la Rosy, ma le riconosco una certa onestà intellettuale, nel suo "breve" mandato almeno una decina di volte abbiamo condiviso gli stessi ideali! Stavvede' che alla fine...

Anonimo ha detto...

Rosy mandali tutti in c..o.
PD = Ei fu....
Tutti aspettano il tonfo