All'abbazia di Sant'Anna in Camprena nella gremita ,
splendida sala affrescata dal Sodoma
ha avuto luogo l'incontro degli associati e non della
Società Bibliografica Toscana.Il sindaco di Pienza Fabrizio Fè ha sottolineato l'importante rete di relazioni
che
In apertura il benvenuto del Presidente della SBT Paolo Tiezzi Mazzoni della Stella Maestri che con amichevole semplicità e simpatia ha introdotto i relatori.
Alfredo Serrai docente e bibliografo all'università degli studi di Roma , autore della monumentale "storia della Bibliografia" ha sottolineato quanto sia fondamentale l'apporto delle collezioni private costruite con la passione di privati amanti del libro e come queste ultime si definiscano come piste per la costituzione delle grandi biblioteche pubbliche , prezioso tessuto bibliografico.
A seguire l'intervento di Giovanni Cipriani storico all'università degli studi di Firenze.
Attraverso brevi testi stampati all'epoca della restaurazione nel 1814/
Edoardo Barbieri dell' Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ha descritto l'azione del comporre nella stampa intervenendo nella forma del testo. Ha Sottolineato i vari interventi di correzione e manipolazione prima della stampa definitiva. Come aprire la forma, lavorare tra lo spazio dell'autore e del tipografo, come un tipografo ripara ai suoi errori.
Nella seconda parte della mattina,dopo un piacevole intermezzo nel Chiostro dell'Abbazia l'assessore alla cultura di Pienza Giampietro Colombini ha introdotto la relazione di Mario de Gregorio che dopo aver ricordato Don Flori e Don Petri , figure importanti della memoria Pientina e in particolare dell'Abbazia di Sant'Anna introduce sotto la traccia di"crimini nella letteratura" la distanza tra il reale e il romanzesco e le relazioni di altri due illustri relatori quali
Francesco Maresca penalista noto per aver seguito il processo per il delitto di Meredith Kercher e oliviero Diliberto. Il penalista descrive come dopo l'indagine scientifica del DNA si apra quasi la costruzione di una narrazione al contrario di quella romanzesca dove l'autore conosce il colpevole dall'inizio e parte dalla vittima quando invece un penalista parte dalla vittima per arrivare al colpevole .dovendo però usare strumenti molto simili allo scrittore di gialli.

Come la stampa,il romanzo poliziesco è stato migliorato solo in modo meccanico da quando è stato inventato ,come
3 commenti:
Molto bello e divertente..
la cultura è forza
chi non l'ha, magna e stop.
Posta un commento