Il termine,la vetta
di quella scoscesa serpentina
ecco,si approssimava,
oramai era vicina,
ne davano un chiaro avvertimento
i magri rimasugli
di una tappa pellegrina
Poco sopra
alla vista
che spazio si sarebbe aperto
dal culmine raggiunto..
immaginarlo
già era beatitudine
concessa
più che al suo desiderio al suo tormento.
Si,l'immensità,la luce,
una quiete vera ci sarebbe stata?
Lì avrebbe la sua impresa
avuto il luminoso assolvimento
da se stessa nella trasparente spera
o nasceva una nuova impossibile scalata..
questo temeva, questo desiderava.
6 commenti:
Bella ma un pò difficile..a lo sgramma gli fò il riassunto io..'
Grande Mario....pensava a Pantani? chissà
Bici & Poesia
Un saluto a tutti oggi dal 'Passo San Pellegrino'. 3° alle 14
Fabio quando.. artorni?
Tanto c'è il vice-blogger..
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