Oggi nuovo 'tonfo' del MPS in borsa -15... L'Europa fa pagare alle banche l'arroganza da dilettante di Renzi, così come con lo spread fece 'saltare' Berlusconi
Ala cresce e diventa già un partito. Il gruppo parlamentare nato dall’ennesima scissione di Forza Italia potrebbe presentarsi già alle Politiche. E non per fare storia a sé, non per vivacchiare: ma per sostenere Renzi, anche nella prossima legislatura. Nel frattempo i parlamentari di Alleanza Liberalpopolare Autonomie sosterranno il governo su “altre riforme liberali“, a partire dal ddl Cirinnà sulle unioni civili e in particolare quelle su cui la sinistra Pd si mette di traverso. Denis Verdini traccia così la linea del futuro del movimento fondato da lui e dagli altri fuoriusciti del centrodestra. Il senatore ex coordinatore del Pdl ribadisce – come ha fatto già varie volte – che Ala è “determinante” per il governo al Senato, ma non vuole poltrone in cambio. Certo è che la funzione di Ala non si esaurirà con l’approvazione del ddl Boschi, ma garantirà sostegno al governo Renzi su tutte le “riforme liberali” che vorrà fare in futuro. Sulle riforme istituzionali, in ogni caso, la convinzione è tale che sul referendum di ottobre “c’è una grande battaglia da fare e noi ci impegneremo a farla”. Con una certezza, che dagli attuali 17 parlamentari “presto diventeremo più di 30″.
10 commenti:
colpita la banca del PD-----messaggio chiaro
Che danno ch'enno fatto.... difendetali ancora
Che danno ch'enno fatto.... difendetali ancora
Bandiera rossa è diventata stanca
sul Monte sventola bandiera bianca
ma ora ci penza lo Scaramelli...
dopo la freccia a Rigutino
e l'usl da siena a rezzo
il Monte lo porteranno a Berlino
ma uno meno dannivo un ce l'avete ?
emo bezzino...
poi lì emo feniti
se finisce la merda non finisce il mondo
italia come siena
inutile fare finta di essere sani
Ala cresce e diventa già un partito. Il gruppo parlamentare nato dall’ennesima scissione di Forza Italia potrebbe presentarsi già alle Politiche. E non per fare storia a sé, non per vivacchiare: ma per sostenere Renzi, anche nella prossima legislatura. Nel frattempo i parlamentari di Alleanza Liberalpopolare Autonomie sosterranno il governo su “altre riforme liberali“, a partire dal ddl Cirinnà sulle unioni civili e in particolare quelle su cui la sinistra Pd si mette di traverso. Denis Verdini traccia così la linea del futuro del movimento fondato da lui e dagli altri fuoriusciti del centrodestra. Il senatore ex coordinatore del Pdl ribadisce – come ha fatto già varie volte – che Ala è “determinante” per il governo al Senato, ma non vuole poltrone in cambio. Certo è che la funzione di Ala non si esaurirà con l’approvazione del ddl Boschi, ma garantirà sostegno al governo Renzi su tutte le “riforme liberali” che vorrà fare in futuro. Sulle riforme istituzionali, in ogni caso, la convinzione è tale che sul referendum di ottobre “c’è una grande battaglia da fare e noi ci impegneremo a farla”. Con una certezza, che dagli attuali 17 parlamentari “presto diventeremo più di 30″.
il partito della P2 ah ah ah ah
alleata di Renzi e Boschi i bamncarottieri?
e il Monte? fallirà? dopo i falliti...
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