La Lastra di Montefollonico
Foto: Ruderi Santa Maria a Follonica, Montefollonico, Torrita di Siena
Il Mistero della Lastra di Montefollonico
‘I leoni, il grifo la sirena ‘ovvero il lessico romanico a Montefollonico. È’ stata aperta la bella mostra sul romanico montanino nel piccolo centro di comune di Torrita, allestita nella ex chiesa di San Bartolomeo, oggi laboratorio artistico, nella parte del contro storico che, ruotando verso sud, guarda Montepulciano. Nella chiesa ben restaurata affiorano ovunque affreschi del sec. XII e XIII, sono conservati due altari e, ben disposti sul presbiterio e lungo la parete sinistra della navata principale, i reperti di scultura romanica della stessa chiesa e di Santa Maria detta il Conventaccio raccontano la lunga vicenda di questo piccolo castello senese di confine, a lungo conteso nei secoli. Il mistero del lessico della scultura romanica è riproposto qui con il tentativo di dare un senso e una spiegazione a questo linguaggio che si perde nelle nebbie del medioevo. Il grifo, i leoni, e la sirena e non solo, soprattutto la misteriosa Lastra di Montefollonico su cui si è incentrato un convegno nel mese scorso organizzato dal Circolo Fra Jacopo da Torrita.
Pezzo raro e importante della mostra, fa discutere gli studiosi, affascina. Forse San Cristoforo, forse Federico II in persona, forse l’effige di Salomone. L’antichissima chiesa romanica montanina apre il suo portale esibendo la Sirena più famosa del territorio, che insieme a quella della pieve di Corsignano documenta in questa terra, secondo alcuni studiosi, il lento transito delle liturgie del paganesimo al cristianesimo nelle campagne. Montefollonico conserva una sua essenzialità austera, la posizione elevata e solare sulla Chiana non gli sottrae il cipiglio del castellare, oggi arreso alla dolcezza dei suoi giardini traboccanti di rose e di gelsomini. Nel profumo di vinsanto e di grandi vini che aleggia all’ombra dei suoi campanili di nasconde forse il segreto di una convivialità e di riti antichissimi che dettero vita un tempo a questa sedicente e allusiva espressività artistica. La mostra è aperta ogni giorno in via Coppoli dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 15 alle 18. Fabio Pellegrini
Pezzo raro e importante della mostra, fa discutere gli studiosi, affascina. Forse San Cristoforo, forse Federico II in persona, forse l’effige di Salomone. L’antichissima chiesa romanica montanina apre il suo portale esibendo la Sirena più famosa del territorio, che insieme a quella della pieve di Corsignano documenta in questa terra, secondo alcuni studiosi, il lento transito delle liturgie del paganesimo al cristianesimo nelle campagne. Montefollonico conserva una sua essenzialità austera, la posizione elevata e solare sulla Chiana non gli sottrae il cipiglio del castellare, oggi arreso alla dolcezza dei suoi giardini traboccanti di rose e di gelsomini. Nel profumo di vinsanto e di grandi vini che aleggia all’ombra dei suoi campanili di nasconde forse il segreto di una convivialità e di riti antichissimi che dettero vita un tempo a questa sedicente e allusiva espressività artistica. La mostra è aperta ogni giorno in via Coppoli dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 15 alle 18. Fabio Pellegrini
7 commenti:
E' lui!!!!il grande Federigo Imperatore..nessun dubbio!!!
basta aprire un libro di scuola... si riconosce subito
ma non è la pietra miliare dell'anas ??? almeno sembra
no all' Ananas ...
le paste un so' pe' maiali !!!
vi si lascia un pò di ghianda!!!!!!!!!!!!!!!
E mamma tua ??? Dopo che mangia...
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