domenica 18/12/2016
“Soldi e condotte omissive”. Il sistema sul maxi-appalto
Per la Finanza, il sindaco ha gestito la gara della “Piastra” con una “strategia volta a tutelare il suo ruolo”. È indagato per falso
C’è il falso materiale e va bene. C’è quel documento retrodatato e una “commissione ombra” per non bloccare l’assegnazione dei lavori della Piastra di Expo. Per questo Beppe Sala rischia di finire a processo. E già domani forse si presenterà davanti al sostituto procuratore generale Felice Isnardi per farsi interrogare. Ma c’è qualcosa di più grave che emerge dalle carte dell’inchiesta avocata dalla Procura generale di Milano. Ovvero l’intera gestione del maxi appalto da 272 milioni, prima e dopo l’affidamento. C’è una condotta di Sala che tutto sembra tranne quella incentrata alla tutela del bene pubblico e alla gestione trasparente di un’opera strategica. Eppure, ed ecco il paradosso, per questo aspetto il sindaco di Milano ed ex ad di Expo spa non rischia alcuna imputazione. Partiamo dalla fine e dalle conclusioni della Guardia di finanza sulla vicenda Expo. “La condotta del management di Expo – si legge a pagina 672 – e in primis dall’ad Giuseppe Sala non appare né irreprensibile né lineare”, perché “attraverso condotte fattive ed omissive hanno comunque contribuito a concretizzare la strategia volta a danneggiare indebitamente la Mantovaniper tutelare e garantire, si ritiene, più che la società Expo, il loro personale ruolo all’interno della stessa”
6 commenti:
Compagno Sala
maremma maiala !!!
ma che hai fatto?
vuoi finire sul Fatto?
ma è già stato assolto!!!!dal vescovo e da Salvini....è uno della Padania!!!! ah ah ah
La Magistratura? lui non è mica la Raggi....
sicuramente tutto archiviato.
come a Siena con Rossi....volato giù..
Il Regime non si processa?
dal Film 'Le vite degli altri'
SALA ? Santo subito..sinnò lo arrestano.... ah ah ah
quanto la fate lunga....noi compagni siamo lungimiranti.....soprattutto... miranti...al SOLDO...
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