Conti pubblici, Amato: “Prelievo forzoso? Non esiste. Elezioni? Non bastano le 3 opzioni della schedina, ne servono 4”
Per l'ex premier “tutto dipende dalle forze dei partiti non populisti e dal fatto che trovino al loro interno la forza di fare quello che devono. Se no, nella migliore delle ipotesi, capiterà come in Grecia dove il più credibile è stato Syriza che era il meno credibile”
Se l’Italia è messa peggio della Grecia, il prelievo forzoso è un tema attuale? “La questione non esiste”. E se lo dice Giuliano Amato c’è da crederci. Fu il suo governo del resto che nella notte fra il 9 e il 10 luglio 2010 mise le mani nei conti correnti degli italiani prelevando forzosamente il 6 per mille su tutti i depositi bancari. Un decreto legge urgente che gli italiani ricordano molto bene. Il motivo? La lira era sotto attacco speculativo e l’obiettivo era evitare che la moneta uscisse dal Sistema monetario europeo (Sme). Altri tempi, certo. Ma di sicuro non più facili di quelli attuali tracciati nei giorni scorsi da Amato nel corso di un incontro romano organizzato dallo studio legale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners per presentare il volume The World in 2018 di Nomisma curato da Andrea Goldstein e Julia K. Culver
5 commenti:
lui lo sa bene......come si fa...l'ha già fatto...la scuola è quella lì....
forza socialisti.....ihihihihihi
Lupo di Toscana - Lo sapete di chi è NOMISMA?
sì la tu' nonna fatta a clisma!!!!!
Lupo di Toscana - O Pelle, ti vedo in forte declino, ti sei ridotto a battutacce e fare copia-incolla del Fatto Quotidiano. Torna a sciare che tra poco la neve si scioglie.
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