martedì 10 marzo 2020

Il DECRETO in poche parole. Che fare? Rispettare la legge, evitare isterie e allarmismi, usare la regola non scritta: il buon senso...

In quali casi ci si può spostare? Vanno evitati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli “motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità”, “ovvero spostamenti per motivi di salute”. In questi casi, per spostarsi sarà necessario esibire ai controlli un’autocertificazione sui motivi, che verrà verificata: in caso di dichiarazioni false scattano le sanzioni. Il decreto prevede il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Posso andare al lavoro? Quando è possibile, si deve preferire la modalità di telelavoro o smartworking da casa. Ai datori di lavoro viene raccomandato di “promuovere la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie”. Anche conferenze e meeting devono essere sostituite da conference call o chiamate a distanza.
Quando riapriranno le scuole? Le lezioni – in scuole e università – sono sospese fino al 3 aprile, con un incoraggiamento alla didattica a distanza.
Come comportarsi fuori casa? La regola d’oro è rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro tra le persone, ovunque. Lavarsi spesso le mani e non toccarsi mai naso, occhi e bocca.


Posso prendere i mezzi? Il servizio di trasporto pubblico è al momento garantito, ma nell’ottica di evitare il più possibile gli spostamenti va usato solo quando necessario, rispettando le distanze tra le persone.

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