bianconi si sta vendendo dinuovo come sanfrancesco, dopo aver provato a conciliare le opere del poverello di Assisi con quelle di borges ( amico e confidente di videla ), adesso cerca di conciliarle con quelle di schopenhauer ( anche lui noto conservatore, soprattutto è famosa la sua smania di reprimer gli studenti, sparandogli se necessario ), e così, si affaccia alla storia della filosofia come un minorenne!
come si muove bianconi sbaglia e hai voglia a cercar riflessi nel passato, ormai la gioventù se n’ è andata! e una coscienza politica non si può costruire così, a richiesta di baricco, da vecchi! son cose che se non coltivate a sedici anni poi diventano più grandi di noi, baricco e la sua audacia ne sono la dimostrazione!
baricco che fa l’ anarchico dopo che dalla holden son partiti tutti i discorsi di renzi, pagati in nero…
approcciare la filosofia degli ultimi due secoli non è cosa che si può fare in 4 mesi, ci vogliono anni di studi e soprattutto le basi....i secoli prima! la filosofia parla un linguaggio a sé, è una grammatica prima ancora che una disciplina e bianconi nasce poeta e si sente poeta, direbbe Benedetto Croce, " tutti scrivono poesie a sedici anni...."
cito dall’ intervista sul grande giornale online ‘domani press’, ( il direttore è un amico di paolo paolo ):
“ Vi confesso che piuttosto che scrivere questo messaggio, in ore così angoscianti, sono stato tentato di fare altro, ad esempio chiudermi in una stanza e urlare, o forse, meglio, guardarmi dentro, pensare a mia figlia, alla mia compagna, alla mia famiglia, al futuro della mia città. ”
e perchè non lo hai fatto? il messaggio, per capirsi, era la pubblicità al suo ultimo capolavoro.
e ancora:
“ E’ una canzone sulla fede, sulla voglia di cambiare, sulla necessità di “portare il fuoco”, come diceva un famoso scrittore, mentre tutto crolla. ”
la fede? ma citi i peggiori e poi parli di fede! la fede in cosa? nella marina argentina? nei soldati prussiani? nei pompini di houellebecq? nel razzismo di edward bunker e in quello di ellroy?
bianconi vuole fare il santo ma nello stesso tempo vuol pure essere un sex symbol, senza capire che le due cose non si conciliano e non si concilieranno mai! e quindi che razza di filosofo è?
mi ricorda quella mia amica di gioventù che voleva essere nello stesso tempo Erica Jong e Che Guevara, e poi non contenta voleva anche essere Lili Marlene e insieme Charlot! senza prendersene le responsabilità storiche…che poi sono arrivate, dalla terra!
quelli che mi fanno più tenerezza, a parte chi gli è vicino, la famiglia come la chiama lui, i genitori, il fratello, le professoresse dei licei qui, che per anni se lo sono venduto come creatura loro e che si pensavano di avere scoperto il De Andrè dei giorni nostri; sono quelli del bauaffair! senza cassa integrazione…gli toccherà cercarsi un lavoro!
e comunque l’ unica che veramente ha le idee chiare sui miracoli del santo è la sua partner musicale, chiedete a lei e vi risponderà a tutte le questioni teologiche, tra l' altro lei è una biografa migliore di paolo paolo.
di paolo si è fatto un account twitter per difendere il suo direttore dalle minacce, ivi scrisse: " ma ti rendi conto di quello che stai dicendo ", cercava di arginare un fascio-sovranista che minacciava di morte Verdelli, a cui ovviamente va la mia solidarietà.
un paio di giorni dopo sponsorizzava il nuovo pezzo di bianconi! dunque le cose sono due: o di paolo non ha amici e raccatta tutti quelli che lo fanno sentire un minimo considerato, oppure c' è della scienza! da una parte fa l' antifascista per farsi bello al direttore, ma poco dopo butta la polpetta avvelenata e ti vende bianconi, lo stesso che ha messo in imbarazzo tutta la redazione di ' Repubblica '.
magari a voi sembrano piccolezze, per me sono le ragioni per le quali siamo in queste condizioni storiche: per cui tutti quelli che non si riconoscono entro i limiti della democrazia rappresentativa se non finiscono rosso-bruni ( la maggior parte ) sposano la qualsiasi, basta che serva a dargli un posto nel mondo, come di paolo che fa l' antifascista e subito dopo il democratico ma poi sotto sotto si sente migliore e + colto degli altri, bypassando completamente il passaggio intermedio, quello del confronto.
gli ho scritto a di paolo quando fece il colpo di stato a Siena, gli ho dato la mia mail, anche il numero mi pare, mai rispose.
quando era il tempo di crescere e di conoscere il mondo, hanno preferito coltivare il loro ' talento ' in cameretta, impararsi le lingue, conoscere altre realtà per loro sarebbe stata una perdita di tempo, dovevano dimostrare ai genitori e al mondo il loro peso specifico.
questo è un problema grosso perchè la politica come tutte le forme di mediazione culturale, compresa l' amicizia, necessita di spazi, tempo e studio, non di competizione.
come la vita anche la scrittura ha bisogno di un corpo, di una forza epistemologica, altrimenti è solo esercizio di stile o lavoro salariato, e se la scrittura diventa un modo per mettere il pane in tavola rischia il fanatismo, perchè non si scrive più per necessità intellettuale ma per quella materiale, e non c' è peggior ricco di quello che si crede di essersi fatto da solo.
il fatto è che poi con la letteratura in Italia ci campano in tre/quattro, basterebbe questo a farli riflettere, ma niente loro sono convinti di esser scrittori! il loro sogno è di diventare famosi almeno quanto il loro mecenate!
queste tre parole dicono del santo molto di + che 100 canzoni, è la sua città! non il luogo che condivide con qualche altro milione di persone!
avrebbe dovuto cambiare per sempre la musica leggera italiana, a sentire lui, e invece si è trovato costretto ad atteggiarsi a De Gregori!
la volta prima si sentí Battiato, la canzone che mi dedicò è copia venuta male di Elisa cantata da Alice! l' ha tolta dalla prime 5 su spotify, e non perchè altre canzoni abbiano fatto + clic, è che si sta riciclando e c' è il rischio che quel pezzo comprometta la sua purezza liturgica!
e cosí oltre alla storia della musica e della letteratura anche le città diventano le sue! e proprio adesso che Milano sta soffrendo è il momento di sottolineare chi è il padrone e salvatore!
troppo romantico io, che pensavo fosse la città del Manzoni, di Gaber e Jannacci, quella di Dario Fo ( varesotto ) e Franca Rame, di Giuseppe Pinelli e Amedeo Bartolo, pensavo fosse la città di Lella Costa e Gino Strada, insomma anche di tutti quelli che ci sono nati, e invece no, è la città del santo!
6 commenti:
bianconi si sta vendendo dinuovo come sanfrancesco, dopo aver provato a conciliare le opere del poverello di Assisi con quelle di borges ( amico e confidente di videla ), adesso cerca di conciliarle con quelle di schopenhauer ( anche lui noto conservatore, soprattutto è famosa la sua smania di reprimer gli studenti, sparandogli se necessario ), e così, si affaccia alla storia della filosofia come un minorenne!
come si muove bianconi sbaglia e hai voglia a cercar riflessi nel passato, ormai la gioventù se n’ è andata! e una coscienza politica non si può costruire così, a richiesta di baricco, da vecchi! son cose che se non coltivate a sedici anni poi diventano più grandi di noi, baricco e la sua audacia ne sono la dimostrazione!
baricco che fa l’ anarchico dopo che dalla holden son partiti tutti i discorsi di renzi, pagati in nero…
approcciare la filosofia degli ultimi due secoli non è cosa che si può fare in 4 mesi, ci vogliono anni di studi e soprattutto le basi....i secoli prima! la filosofia parla un linguaggio a sé, è una grammatica prima ancora che una disciplina e bianconi nasce poeta e si sente poeta, direbbe Benedetto Croce, " tutti scrivono poesie a sedici anni...."
cito dall’ intervista sul grande giornale online ‘domani press’, ( il direttore è un amico di paolo paolo ):
“ Vi confesso che piuttosto che scrivere questo messaggio, in ore così angoscianti, sono stato tentato di fare altro, ad esempio chiudermi in una stanza e urlare, o forse, meglio, guardarmi dentro, pensare a mia figlia, alla mia compagna, alla mia famiglia, al futuro della mia città. ”
e perchè non lo hai fatto? il messaggio, per capirsi, era la pubblicità al suo ultimo capolavoro.
e ancora:
“ E’ una canzone sulla fede, sulla voglia di cambiare, sulla necessità di “portare il fuoco”, come diceva un famoso scrittore, mentre tutto crolla. ”
la fede? ma citi i peggiori e poi parli di fede! la fede in cosa? nella marina argentina? nei soldati prussiani? nei pompini di houellebecq? nel razzismo di edward bunker e in quello di ellroy?
bianconi vuole fare il santo ma nello stesso tempo vuol pure essere un sex symbol, senza capire che le due cose non si conciliano e non si concilieranno mai! e quindi che razza di filosofo è?
mi ricorda quella mia amica di gioventù che voleva essere nello stesso tempo Erica Jong e Che Guevara, e poi non contenta voleva anche essere Lili Marlene e insieme Charlot! senza prendersene le responsabilità storiche…che poi sono arrivate, dalla terra!
quelli che mi fanno più tenerezza, a parte chi gli è vicino, la famiglia come la chiama lui, i genitori, il fratello, le professoresse dei licei qui, che per anni se lo sono venduto come creatura loro e che si pensavano di avere scoperto il De Andrè dei giorni nostri; sono quelli del bauaffair! senza cassa integrazione…gli toccherà cercarsi un lavoro!
e comunque l’ unica che veramente ha le idee chiare sui miracoli del santo è la sua partner musicale, chiedete a lei e vi risponderà a tutte le questioni teologiche, tra l' altro lei è una biografa migliore di paolo paolo.
Cominciavo a preoccuparmi
ex partner!
di paolo si è fatto un account twitter per difendere il suo direttore dalle minacce, ivi scrisse: " ma ti rendi conto di quello che stai dicendo ", cercava di arginare un fascio-sovranista che minacciava di morte Verdelli, a cui ovviamente va la mia solidarietà.
un paio di giorni dopo sponsorizzava il nuovo pezzo di bianconi! dunque le cose sono due: o di paolo non ha amici e raccatta tutti quelli che lo fanno sentire un minimo considerato, oppure c' è della scienza! da una parte fa l' antifascista per farsi bello al direttore, ma poco dopo butta la polpetta avvelenata e ti vende bianconi, lo stesso che ha messo in imbarazzo tutta la redazione di ' Repubblica '.
magari a voi sembrano piccolezze, per me sono le ragioni per le quali siamo in queste condizioni storiche: per cui tutti quelli che non si riconoscono entro i limiti della democrazia rappresentativa se non finiscono rosso-bruni ( la maggior parte ) sposano la qualsiasi, basta che serva a dargli un posto nel mondo, come di paolo che fa l' antifascista e subito dopo il democratico ma poi sotto sotto si sente migliore e + colto degli altri, bypassando completamente il passaggio intermedio, quello del confronto.
gli ho scritto a di paolo quando fece il colpo di stato a Siena, gli ho dato la mia mail, anche il numero mi pare, mai rispose.
quando era il tempo di crescere e di conoscere il mondo, hanno preferito coltivare il loro ' talento ' in cameretta, impararsi le lingue, conoscere altre realtà per loro sarebbe stata una perdita di tempo, dovevano dimostrare ai genitori e al mondo il loro peso specifico.
questo è un problema grosso perchè la politica come tutte le forme di mediazione culturale, compresa l' amicizia, necessita di spazi, tempo e studio, non di competizione.
come la vita anche la scrittura ha bisogno di un corpo, di una forza epistemologica, altrimenti è solo esercizio di stile o lavoro salariato, e se la scrittura diventa un modo per mettere il pane in tavola rischia il fanatismo, perchè non si scrive più per necessità intellettuale ma per quella materiale, e non c' è peggior ricco di quello che si crede di essersi fatto da solo.
il fatto è che poi con la letteratura in Italia ci campano in tre/quattro, basterebbe questo a farli riflettere, ma niente loro sono convinti di esser scrittori! il loro sogno è di diventare famosi almeno quanto il loro mecenate!
" la mia città "!! non avevo messo a fuoco...
queste tre parole dicono del santo molto di + che 100 canzoni, è la sua città! non il luogo che condivide con qualche altro milione di persone!
avrebbe dovuto cambiare per sempre la musica leggera italiana, a sentire lui, e invece si è trovato costretto ad atteggiarsi a De Gregori!
la volta prima si sentí Battiato, la canzone che mi dedicò è copia venuta male di Elisa cantata da Alice! l' ha tolta dalla prime 5 su spotify, e non perchè altre canzoni abbiano fatto + clic, è che si sta riciclando e c' è il rischio che quel pezzo comprometta la sua purezza liturgica!
e cosí oltre alla storia della musica e della letteratura anche le città diventano le sue! e proprio adesso che Milano sta soffrendo è il momento di sottolineare chi è il padrone e salvatore!
troppo romantico io, che pensavo fosse la città del Manzoni, di Gaber e Jannacci, quella di Dario Fo ( varesotto ) e Franca Rame, di Giuseppe Pinelli e Amedeo Bartolo, pensavo fosse la città di Lella Costa e Gino Strada, insomma anche di tutti quelli che ci sono nati, e invece no, è la città del santo!
bau
* Amedeo Bertolo, ho una dislessia di ritorno.
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