sabato 3 ottobre 2020

Oggi parte il 'Giro d'Italia', il racconto epico del nostro tempo, viva il 'Giro' !!!

Coppi a Siena al Giro d'Italia negli anni Cinquanta

 Oggi parte da Palermo il 'Giro d'Italia' . Il 'Giro' è la corsa a tappe più bella del mondo, nel Paese più bello del mondo. Il 'Tour' la corsa più ricca, ma non la più bella. Il 'Giro' è la Storia, il Mito, la Poesia. Molti gli scrittori taliani del Novecento hanno tratto dal 'Giro' ispirazione per la grande letteratura. Da Brera a Pratolini,  da Buzzati a Oriani alla Ortese a Indro Montanelli, hanno esercitato la loro penna in magistrali narrazioni poetiche e romantici racconti di epiche imprese. Coppi e Bartali come Ettore e Achille,  anche Primo Volpi raccontato da Vasco Pratolini, Nencini il Leone del Mugello, Anquetil il cronomen più grande,  Charlie Gaul  che sbuca sotto la neve sul Bondone, il 'Cuore Matto' di Franco Bitossi, Mercx il Cannibale,   i fendenti di Cipollini  e le 'rasoiate' di Bettini, entrambi campioni del mondo, infine Marco Pantani il più grande della nostra epoca, l'ultimo grande poeta della strada il 'Pantadattilo' che incantava le folle, l'ultimo campione genio e follia, capace di grande imprese. Il 'Giro' è la Storia d'Italia in bicicletta, è la favola che ogni anno si rinnova e incanta e appassiona e coinvolge per tre settimane il popolo italiano tutto. L'Appennino, Le Alpi, le città d'Arte, le folli discese, la rabbia, l'entusiasmo, la cattiveria e lo sforzo eroico dei corridori attesi sui  grandi passi da folle oceaniche, o  nelle valli italiane in volate spericolate col 'coltello in bocca'; quest'anno ecco al Giro il nuovo campione del mondo  appena ventenne piemontese delle corse contro il tempo a cronometro, Filippo Ganna , poi Nibali lo specialista delle corse a tappe e  Gerad Thomas trionfatore  del penultimo Tour de France con  Fulgsang e Jates gli specialisti delle corse a tappe. Oggi parte il Giro col botto: una cronometro da  Palermo a Monreale, una discesa dove si scende a 100 all'ora e la Sicilia che aspetta il suo 'eroe', Nibali il campione siciliano sbocciato in Toscana, il favorito. Ricordo ancora il 42° Giro d'Italia che arrivò a Siena, i corridori alla Lizza, Coppi e noi bambini a caccia di cappellini, di magliette, di tappini, un sogno mai interrotto, era un maggio caldissimo  e la città impazziva per Magni e per  Volpi, si fece festa a scuola  in quella giornata memorabile..!  Poi rivedo ancora Jacques Anquetil  alcuni anni dopo a San Prospero all'arrivo della tappa, inseguito dai giornalisti. Mai come quest'anno, in questo autunno difficile, il Giro ha rappresentato la 'vita', quella che non si ferma e non si arrende davanti a qualunque evento o a qualunque tragedia, incantando l'uomo della strada con le sue grandi imprese. Il 'Giro' è  l'emblema della vita che non si ferma, Viva il 'Giro' !!




1 commento:

Anonimo ha detto...

grande Ganna....un nome antico...