mercoledì 3 febbraio 2021

Chi è Draghi? Quello che come Presidente della Banca d'Italia non si 'accorse' del fatto che Il MPS ( terza banca italiana...allora) acquistava Antonveneta pagandola 3 volte il suo valore...Mentre doveva sorvegliare.. Cosa che non fece....purtroppo. Così ci fu chi combinò un grandissimo affare. E' questo il Salvatore nostro? Aiuto!!!!!!!!!!!!!

QUALCUNO non vide nulla


 L’8 novembre 2007 – spiega l’ad Bastianini – il cda approva l’acquisto di Banca Antonveneta rilevata nell’estate dello stesso anno dal Banco di Santander attraverso l’acquisizione della banca olandese ABN Amro, che già la possedeva. Il 17 marzo dell’anno successivo Bankitalia, allora governata da Mario Draghi, autorizza il perfezionamento del contratto. Il prezzo stabilito è di «9 miliardi di euro e 230 milioni di interessi maturati in vista del closing». Per Antonveneta Santander invece pagò all’istituto olandese 5,7 miliardi di euro, quasi 3 miliardi in meno rispetto all’operazione di MPS. Per di più non vengono nemmeno calcolati i quasi 10 miliardi di copertura del deficit di raccolta della banca, ammontare che si somma al “prezzo di listino” dell’istituto veneto. L’obiettivo dell’allora presidente della banca senese Giuseppe Mussari era chiaro: «Diventare da sola la terza banca nazionale: raggiungere 3 mila sportelli e il 10% della quota di mercato», spiega Bastianini alla commissione, costi quel che costi.

«L’operazione viene finanziata attraverso un ricorso a vari strumenti di capitale e di debito» continua il manager. Il prezzo di Antonveneta di 9,3 miliardi viene parzialmente coperto da un aumento di capitale da 5 miliardi: 2 miliardi attraverso un prestito obbligazionario, 2 con un prestito ponte di vari istituti di credito e l’ultimo miliardo con l’emissione di titoli FRESH – obbligazioni convertibili in azioni – attraverso la banca americana J.P. Morgan.

Anche Fondazione Monte dei Paschi risente dell’acquisizione di Antonveneta. Dopo la rilevazione dell’istituto veneto il patrimonio della Fondazione risulterà puntato per il 90% sulle azioni dell’istituto senese, con buona pace dell’auspicata diversificazione prudenziale del patrimoni

Nessun commento: