MONDO
Israele, zero morti Covid per la prima volta da 10 mesi. Già chiuso accordo con Pfizer per milioni di dosi nel 2022

La Toscana si trova al 13° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 6.120 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 6.698 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 7.982 casi x100.000 abitanti, Pistoia con 7.274, Pisa con 6.616, la più bassa Grosseto con 3.666. Complessivamente, 19.511 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (86 in meno rispetto a ieri, meno 0,4%). Sono 33.351 (134 in meno rispetto a ieri, meno 0,4%) le persone, anch'esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 14.309, Nord Ovest 10.353, Sud Est 8.689). Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 1.616 (54 in meno rispetto a ieri, meno 3,2%), 254 in terapia intensiva (2 in meno rispetto a ieri, meno 0,8%). Le persone complessivamente guarite sono 198.690 (1.165 in più rispetto a ieri, più 0,6%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all'infezione e 198.690 (1.165 in più rispetto a ieri, più 0,6%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo
La critica dura è motivata dalla lentezza con cui avverrà la transizione ecologica, attraverso “traiettorie pasticciate e patteggiate, confacenti all’ideologia ed agli interessi dell’oil&gas”. La farcitura di vocaboli che strizzano l’occhio al tanto agognato green in realtà sarebbe solo di forma ma non di sostanza
La sospensione della vaccinazione ha aumentato la confusione e i dubbi tra maestri e professori e ora c'è anche chi non vuole più essere immunizzato. Regioni in ordine sparso dopo il blocco e situazioni diverse anche all'interno degli stessi territori. Intanto resta aperto il dibattito sulla decisione del commissario all'emergenza. I numeri: al 23 aprile avevano ricevuto la prima somministrazione il 73,89% dei docenti. La seconda dose era invece stata eseguita solo all’1,88% ovvero 28.471 persone
La scuola è stata riaperta in presenza dal 26 aprile, ma un insegnante su quattro non ha ancora ricevuto il vaccino. Dopo aver somministrato almeno la prima dose a 1.152.528 (dato al 27 aprile) tra docenti, bidelli e amministrativi, il commissario straordinario all’emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo, il 9 aprile scorso ha deciso di dare assoluta priorità per le vaccinazioni anti Covid-19 in primis agli over 80 e alle persone fragili, poi agli over 70 e 60. Una scelta che ha scatenato le reazioni del mondo della scuola, delle organizzazioni sindacali, dei presidi ma soprattutto dei docenti. Sono quest’ultimi a trovarsi “in mezzo alla strada”: c’è chi non l’ha ancora fatto e a questo punto spera di non dover avere a che fare con Astrazeneca, c’è chi ha avuto la prima dose e non ha ancora la data della seconda somministrazione, c’è chi nel frattempo ha deciso di non vaccinarsi più e chi è pronto a valutare i propri anticorpi per poi decidere che fare.
La sospensione della vaccinazione ha aumentato la confusione e i dubbi tra maestri e professori. E il caos regna sovrano anche all’interno delle stesse Regioni: in Lombardia, per esempio, qualcuno ha avuto la data del secondo appuntamento, altri attendono la chiamata, altri ancora hanno ricevuto l’avviso per due date. Ma c’è anche chi doveva fare l’iniezione proprio nei giorni della sospensione e ora si ritrova punto a capo a ripetere la richiesta senza alcuna precedenza.
Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (508 confermati con tampone molecolare e 14 da test rapido antigenico). Sono 61.463 i casi complessivi ad oggi a Firenze (127 in più rispetto a ieri), 20.330 a Prato (77 in più), 20.996 a Pistoia (74 in più), 12.491 a Massa Carrara (31 in più), 23.253 a Lucca (26 in più), 27.467 a Pisa (71 in più), 16.438 a Livorno (27 in più), 20.596 ad Arezzo (41 in più), 12.498 a Siena (31 in più), 7.986 a Grosseto (17 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre region
IL SALARIO MINIMO DIAMOLO AI PARLAMENTARI VISTO CHE PRODUCONO SEMPRE IL ..MINIMO!!!!
Michele Santoro ha detto su La 7: “Mi aspettavo che l’era dei 5 Stelle avrebbe portato una lotta contro la censura, una trasgressione violenta nella Rai. E invece si sono immediatamente accomodati sulle poltrone, piuttosto che riformare il servizio pubblico. Avrei visto bene Marco Travaglio direttore del Tg1, perché così si fanno le rivoluzioni. È un anno e mezzo che vedo tutte le edizioni dei tg e si concludono tutte con persone che non hanno niente da ridire sulla politica dei vaccini e su altro. Nel Paese c’è un’area critica e di dissenso molto ampia che non viene assolutamente rappresentata in tv”.
ANSA) - FIRENZE, 25 APR - I nuovi casi registrati in Toscana sono 955 su 21.970 test di cui 14.542 tamponi molecolari e 7.428 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è pari a 4,35% (12,0% sulle prime diagnosi).
Questi i dati diffusi dal presidente della Toscana Eugenio Giani sui social.
Rispetto al precedente report risultano in aumento il dato complessivo dei casi giornalieri e il tasso di positività - erano 886 con un'incidenza del 3,4% (10,2 per le prime diagnosi), a fronte di un numero di tamponi effettuati inferiore: 26.080 i test eseguiti ieri. (ANSA
Il dipinto di Amos Cassioli "Provenzan Salvani nella Piazza del Campo in atto di raccogliere elemosine per trar l'amico suo di pena" ha lasciato il Palazzo pubblico di Siena, direzione Forlì, dove sarà tra i protagonisti, fino all'11 luglio, della prestigiosa mostra "Dante. La visione dell'arte da Giotto a Picasso" nei Musei di San Domenico della città romagnola. Il capolavoro, commissionato nel 1869 grazie ad una sottoscrizione pubblica, fu premiato all'esposizione internazionale di Vienna del 1873. Nell'occasione è stato sottoposto a un accurato restauro.
Il soggetto è uno dei più celebri episodi della Divina Commedia, che vede protagonista appunto Provenzano Salvani, condottiero senese vittorioso a Montaperti, caduto poi nella battaglia di Colle Val d'Elsa il 17 giungo 1269. Per il suo pentimento in punto di morte, Dante lo colloca in Purgatorio (e non all'Inferno) tra i superbi, e gli evita l'Antipurgatorio proprio per il gesto ritratto da Cassioli. Nel XI canto, infatti, Oderisi da Gubbio narra che l'atto straordinario di umiltà compiuto per riscattare l'amico Bartolomeo Seracini, catturato da Carlo d'Angiò durante la battaglia di Tagliacozzo, Pur essendo all'apice del suo potere, il Salvani si umiliò pubblicamente andando a chiedere l'elemosina ai suoi concittadini nel Campo (l'attuale piazza del Campo) per riuscire a pagare la taglia di 10 mila fiorini d’oro e liberare una persona a lui così cara. In ricordo di questo episodio, è stata posta una delle lapidi dantesche che si trovano nel centro storico di Siena. Riporta proprio i danti danteschi a lui riservati, "Liberamente nel Campo di Siena, ogni vergogna deposta, s’affisse" (Purgatorio XI, versi 134-135). Si trova proprio in piazza del Campo, all'imbocco del Casato di Sotto
Il successo del Paese rispetto al superamento della pandemia è dovuto agli effetti del lockdown e a una campagna di vaccinazione di massa in assoluto tra le più efficienti al mondo. Netanyahu: "Non ci saranno più lockdow
Io dico solennemente che trovo iniquo che una società vada in malora per far campare qualche anno in più uno come me e quelli della mia generazione”. A parlare è Giuliano Cazzola, ex deputato del Popolo della Libertà, professore universitario e attualmente esponente di +Europa, ospite di Giovanni Floris a DiMartedì, su La7. In studio si discuteva di aperture e di restrizioni per contenere la diffusione il contagio da Covid-19, quando Cazzola ha preso la parola, facendo calare un silenzio imbarazzato tra gli ospiti e il conduttore. “Diamo ai giovani un debito che non riusciranno ad affrontare”, ha provato a spiegare Cazzola. “Eh, vabbè, in cambio di vite umane”, ha tagliato corto Floris, che poi si è rivolto all’epidemiologa Stefania Salmaso: “”Non è che tutti i decessi riguardano persone di cui possiamo fare a meno”, ha detto, per poi aggiungere: “Sull’idea che possiamo fare a meno degli anziani per fare spazio ai giovani non mi pronuncio