Pd Siena, 10 iscritti lasciano il partito: "Arrivederci a questo Pd"
"Il nostro non vuole essere un addio, ma un arrivederci a quando il partito senese riuscirà a mettere da parte le sue divisioni interne, a quando sarà in grado di offrire spazio alle professionalità, alle competenze, alle qualità e alla passione politica invece che imporre continui veti, a quando sarà in grado di aprire reali confronti sui temi e sulle problematiche"
Di Redazione | alle

“Dopo una lunga e attenta riflessione abbiamo deciso di lasciare il Partito Democratico per dedicare le nostre energie e le nostre idee alla città”. Lo comunicano in una lettera aperta Gianni Porcellotti, Federico Nesi, Silvia Sestini, Monica Casciaro, Matteo Barducci, Maria Grazia Ricci, Francesco Ciacci, Stefano Ricci, Luca Rabazzi, e Italo Granchi. Un esodo anticipato ieri da Radio Siena Tv. :
Le considerazioni dei 10 iscritti: “Il nostro non vuole essere un addio, ma un arrivederci a quando il partito senese riuscirà a mettere da parte le sue divisioni interne, a quando sarà in grado di offrire spazio alle professionalità, alle competenze, alle qualità e alla passione politica invece che imporre continui veti, a quando sarà in grado di aprire reali confronti sui temi e sulle problematiche. Molti di noi hanno contribuito alla sua fondazione, altri si sono aggiunti in cammino, ma il progetto politico iniziale di idee e di convivenza che univa le varie anime progressiste del centro e della sinistra si è inesorabilmente rivelato lontano dai temi politici e dalla società, senza identità, vitalità, carattere e presenza”.
“Ormai da anni assistiamo ad ogni livello a una sempre maggiore insofferenza verso le differenti sensibilità politiche e opinioni, ad autoreferenzialità, a una lontananza dalla base, a una distanza dalle reali esigenze del Paese e particolarmente da quelle degli strati di popolazione più in difficoltà, a personalismi, a carenza di lungimiranza, a ricerca del consenso immediato in occasione delle varie tornate elettorali, a incapacità di analisi critica rispetto alle sconfitte riportate”.
“A nostro giudizio, anche in occasione dell’ultimo congresso, il partito cittadino non ne è uscito migliore! Non si sta realmente cambiando strada nei territori, come Letta aveva fatto sperare al momento della sua elezione. Si continua a garantire unicamente singole carriere politiche, ovvero la politica si è trasformata da servizio in attività remunerata, portando avanti le ambizioni personali, di amici, cugini, compagni di cordata e famigli. Primarie, candidature, congressi sono strumenti democratici per scegliere i rappresentanti e le rappresentanti dei cittadini e delle cittadine e governare questo Paese; ma sono e rimangono strument
5 commenti:
a Pienza invece non perde niente, perchè di fatto, non c'è più.....olè
la Lio uncià tempo..fenita la scena..
Pensa fortunati quelli che resteno nel piddi di letta e del va lento... un posseno usci' un sanno dove anda'...un ne vole nessuno...
A detto il Letta, serve un campo larghissimo, va lento pensava e chi ci lavora...
Parecchi un'escono non sanno ndov'anno, almeno al pd a questi qualcuno ci pensa... gli insegnano... li rassicurano, chissa' quanti ci credono
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