giovedì 9 giugno 2022

Il capo degli animalisti sotto processo a Siena. Disse alla radio del Palio 'Assassini'. Ora ne deve rispondere in Tribunale.

 Difendiamo Siena e i contradaioli diffamati"

"Il processo non sarà uno show. Difendiamo Siena e i contradaioli diffamati"

Il sindaco De Mossi si prepara all’udienza del 17 giugno con il presidente dell’associazione animalista imputato per gli insulti alla radio. "Non riusciranno a graffiare il ritorno alla vita della città con il Palio del 2 luglio"

Il sindaco Luigi De Mossi tra due chiarine durante la cerimonia dell’assegnazione dei cavalli
Il sindaco Luigi De Mossi tra due chiarine

Siena, 9 giugno 2022 - ​«La storia, la cultura e la civiltà di Siena non saranno scalfite dall’ennesimo e becero attacco che arriva da persone che non conoscono niente di questa città e del Palio". Così il sindaco Luigi De Mossi ha commentato i nuovi insulti di Walter Caporale rilanciati a La Zanzara e prologo al processo che si aprirà il 17 giugno a Siena. Dopo la reiterazione degli insulti nei suoi confronti e verso Siena, ha in mente una nuova denuncia contro il presidente degli animalisti? "Sarà una valutazione che farò sicuramente in questi giorni. Mai prendere decisioni affrettate, ci vuole freddezza nel ragionamento come ho imparato dalla mia professione. Quello che non deve passare assolutamente è trasformare un processo penale, che è una cosa seria, in uno show. Se qualcuno pensa di usare la città di Siena e il Palio per farsi pubblicità gratuita, ha sbagliato città, e anche strumento. La giustizia non è uno spot, serve per riparare diritti che sono stati lesi". Lei ha il sentore che il processo del 17 giugno possa trasformarsi in una passerella? "Non so se sarà una passerella negativa o positiva per loro. Oggettivamente i toni usati nelle interviste sono assolutamente fuori di qualunque regola. E’ inaccettabile provare a colpire una comunità intera con degli insulti così diffamanti". Cosa si aspetta dal processo? "Ho scritto che come singolo cittadino le offese a livello personale non mi toccano, potrei anche passarci sopra. Ma da sindaco ho il dovere di difendere la senesità, intesa come trasmissione secolare di valori culturali e di civiltà che le nostre 17 Contrade tramandano da sempre. Chi non può accettare tali offese sono Siena, i contradaioli e le Contrade tutte. Dal processo mi aspetto semplicemente che chi ha offeso ne risponda davanti alla giustizia italiana. La denuncia è l’esercizio ...

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

chi offende va strigliato

Anonimo ha detto...

azzo che scemo..

orsolino ha detto...

bravo sindico potalo l' animalo io orso