“Sarà un autunno complesso“, ha detto Mario Draghi la settimana scorsa dopo aver annunciato che il governo in carica per gli affari correnti varerà a breve un nuovo decreto aiuti. A chiarire almeno in parte i contorni di quel che succederà dopo le elezioni ci ha pensato l’Autorità per l’energia (Arera), che in un documento inviato a Parlamento e governo ha suonato l’allarme. I partiti impegnati a litigare sui collegi sono avvertiti: nel trimestre ottobre-dicembre per i consumatori che si scaldano e cucinano con il gas arriveranno rincari senza precedenti. “Variazioni dei costi mai verificatesi“, è l’espressione utilizzata. Considerato che nei primi tre mesi del 2022 le bollette sono rincarate del 42%l’authority prevede che andrà ancora peggio. Senza nuovi interventi l’aumento sarebbe “di oltre il 100% rispetto al trimestre in corso” e il rinnovo degli sconti sugli oneri generali di sistema, atteso a giorni, lo calmiererà solo in parte. Si arriverà a livelli “difficilmente sostenibili per tutti i consumatori, non solo domestici, con potenziali ripercussioni sulla tenuta dell’intera filiera“. Uno scenario definito “drammatico