Il ricordo del grande Maestro fatto pervenire al BLOG da una sua allieva, l'artista di oggi Mariella Spinelli: " Il suo studio dove lavorava con vista sopra al Battistero a Firenze era una cosa unica e formidabile '. LOffredo a noi giovani della 'nuova sinistra' di allora donava le sue litografie con le quali noi, vendendole, finanziavamo il nostro giornale sempre in difficoltà economiche.
1 commento:
Grazie Fabio. Sono rimasta nella sua aula all'accademia di Firenze un solo anno. Mi sono trasferita poi all'Accademia di Venezia. Firenze negli anni '90 era molto diversa da adesso.
A Venezia c'era la Biennale. In accademia ero nell'aula di Emilio Vedova che aveva insegnato in Germania ed aveva una presenza potente.Ospitava spesso Cacciari, Renzo Piano,Luigi Nono e i più noti critici italiani.
A Silvio Loffredo a Firenze, durante il mio primo anno di Accademia, chiesi di poter andare a trovarlo nel suo studio e da lì vidi affacciandomi alla finestra, quel Battistero che lui dipinse per tutta la vita.IL suo studio affacciava su piazza Duomo.
Aveva con noi studenti un approccio dolce, giocoso e affettuoso. Dipingeva con noi ,in aula, con i suoi pennelli secchi che rigavano la campitura. Stava vicino alla finestra, in piena luce. Ricordo che anche durante le giornate di nudo, o di disegno dal vero , con i modelli, lui dipingeva i suoi battisteri. In fondo quel suo Battistero era e rimane di carne, di luce, di pelle, di pietra e di molte altre infinite sostanze...
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