lunedì 5 settembre 2011
CORRIERE DI SIENA : Cacio al Fuso, vince il PRATO
PIENZA. Vince la Contrada del Prato con 32 punti e guidata da Remo Papini, lanciatore esperto e già vincitore alcuni anni fa. Con lui hanno trionfato nel Cacio al Fuso Martino Bonucci, Pietro Raggi, Ennio Bonari, Francesco Pasquetti, Giuliano Bernardini e Lorenzo Scroccaro. A un soffio è giunta seconda la contrada del Casello. Fiera del Cacio impostata alla grande quest’anno, con ricchezza di iniziative e per la prima volta durata quasi una settimana intera con spettacoli, gare, musica e balli che hanno reso gaia e spettacolare la cittadina, una volta tanto consegnata ai pientini e alla loro voglia di giocare. La settimana ludica prende il via con i bambini che giungono sabato alla loro gara di cacio al fuso. Vincono i ragazzini di S.Piero in Campo per la prima volta e loro festeggiano a lungo la prima vittoria. Quest’anno per la prima volta la Pro Loco ha presentato un piccolo corteo con bandiere e tamburi, costumi nuovi di zecca sobri ed eleganti, sbandieratori emozionati ma felici. Uno spettacolo inedito molto apprezzato dai visitatori. L’aspetto gastronomico ha dominato serate e pomeriggi pientini, con degustazioni e la grande cena di sabato notte con il ballo in piazza. Gli stand pientini hanno visto un grande afflusso di visitatori e il Cacio di Pienza è stato ancora una volta Re. Presentata dalla Azienda Bagnolo una dimostrazione di caseificazione in piazza e molti hanno apprezzato ed ammirato la nascita di una forma di formaggio fresco davanti a decine di spettatori che hanno filmato tutto divertiti. Poi è stata la volta dei rioni impegnati nella sfida annuale in piazza. Una piazza gremita con la tribuna affollata di visitatori. Il Gioco del Cacio al Fuso piace e diverte, è una storia antica trasmessa da generazione in generazione, ognuno con la sua tecnica di lancio e la sua scuola. Si lancia in piedi, sdraiati o in ginocchio, si imprime alla forma una curva e si cerca il fuso per farla appoggiare. Sembra facile, ma non lo è e i più esperti lanciatori spiegano i segreti per farla girare. E’ in mondo anti co che torna nella memoria delle veglie di una volta e dei giochi nelle aie. Gli Statuti cinquecenteschi pientini vietavano tutte le ‘ruzzole’ in piazza, segno che allora si giocava anche troppo. Oggi non c’è bambino che non conosca questo gioco appresso dal nonno o dal babbo. Anche i cardinali di Pio II conoscevano questo gioco e il Cusano lo cita da esempio nella sua teoria astronomica solare. Niente è casuale nella mitica piazza del Rossellino e di Leon Battista Alberti dove il ‘cacio’ e la ‘filosofia’ parlano lo stesso linguaggio. La gara di oggi è stata appassionante e combattuta, dopo la Contrada del Prato si sono classificate il Casello 31 punti, Gozante 32, Case Nove 14,Mura 12, S.Piero 12. Sauro Santinelli è il miglior realizzatore con 13 punti, e il Banco di Delizie della Valdorcia il più premiato.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
6 commenti:
Forza caciai!!! Sete rivi SECONDI!!! viva il Prato !!!tutti a nanna !!!
Il liscio in piazza Pio II. Mai visto niente di più osceno. Ci vorrebbero i nazisti per voi. Brava gente.
Da quaranta anni si balla lì. Di dove sei? Di Toronto?
Per me è sempre stato un evento il ballo in piazza per la fiera del cacio, specialmodo quando a suonare c'è un'orchestra degna di tale nome. Qualche anno se avessi suonato io, la gente almeno avrebbe riso!
Bello il ballo, ballo è bello !!
Un gico antico che almeno qui un si inventa niente!!mica si ruxzzolano le botti noi...
Posta un commento