martedì 29 novembre 2011
Aspettando Monti ( o la fede). Di Rino Massai.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Da un po’ di tempo sono tornato a far uso di una parola desueta, antica, dimenticata : rivoluzione;
a sentire di nuovo il piacere della dissacrazione politica, del qualunquismo,della voglia di andare
contro corrente, di sparare considerazioni pesanti,inqualificabili,roba un po’ da bar, da fine cena.
Non sento per esempio di dovermi sacrificare per questo Stato,giudico il popolo senza personalità
privo di valori profondi,penso che la politica di destra e di sinistra, partiti e sindacati ci prendano per
il culo. Coloro che parlano di ridurre le pensioni a misere elemosine riscuotono pensioni o stipendi
da 25 mila euro al mese,rimandano la riduzione dei loro vitalizi a legislature future,ritengono
opportuno intervenire invece su quelli degli altri immediatamente,riducendone la consistenza,
aumentando l’età pensionabile. I grandi dirigenti vogliono leggi che rendano i licenziamenti più
facili,vogliono mandare a casa in nome della produttività,loro intanto prendono stipendi mille volte
quelli dei loro dipendenti,se ne fregano dell’Italia e vanno a piazzare le loro attività dove si spende
di meno. E così io sogno la rivoluzione,pacifica s’intende e spero tanto che il popolo si svegli,si
accorga dei raggiri,prenda a pedate gli approfittatori,sia ispirato da nuovi valori. Intanto aspetto
Monti e la sua vasellina, con il terrore che la vita si riduca a settanta anni lavorativi e altri a spasso
in carrozzina con la badante. Prospettiva terribile da cui può salvarmi solo la fede e la speranza che
di là si stia meglio.
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9 commenti:
Di la' ? Un'altra fregatura !!
condivido ogni parola!
*La galassia delle fondazioni ‘politiche’*
Nessuno spiega da dove arrivano i soldi
Di centrodestra, di centrosinistra e sempre più spesso trasversali: le associazioni culturali fondate dai parlamentari vengono finanziate dai big dell'imprenditoria nazionale e da società di Stato senza nessuna trasparenza. La legge lo permette
Il manifesto è chiaro: “Declinare al futuro i valori dell’unità nazionale”. Tra le parole chiave il “patriottismo consapevole”. Ma a leggere l’elenco dei membri dell’associazione Italiadecide ecco Roberto Calderoli. Un politico che del patriottismo, per di più consapevole, non ha mai fatto una bandiera. Non è la sola sorpresa: accanto a Luciano Violante (presidente), e a tanti esponenti Pd, c’è mezzo governo Berlusconi. Centrosinistra e centrodestra uniti; pare quasi un embrione della strana coalizione che ritroviamo oggi a sostegno del governo Monti. Italiadecide è una delle decine, forse centinaia di fondazioni e associazioni politiche fiorite negli ultimi anni. Una febbre, per essere un politico decente bisogna averne almeno una. Soggetti che promuovono attività culturali, ma che talvolta sembrano il nuovo bancomat della politica. Un fenomeno che dopo le inchieste degli ultimi mesi merita un approfondimento.
O la fiducia. Certo che se non l'abbiamo noi, difficile trasmetterla ai figli. A volte la rivoluzione la fanno i figli, dimenticandosi dei padri, tornando finalmente a credere in qualcosa o qualcuno. Il presidente, ultra ottantenne ha fatto una scelta perchè il danno più grosso è stato fatto alla credibilità della politica. Adesso sta a noi..Ce la facciamo a sentirci europei o vogliamo rimanere alla lega pientina? Ditemi solo qualcosa di buono, se non avete nulla di buono meglio tacere.
il presidente a 80 anni riscuote più di 15 operai messi insieme più i suoi privilegi da comunista come era dovrebbe dare l'esempio.non vorrei che la cura che ci ha trovato(monti,cioè banchieri e manager con le mani in pasta da sempre)non fosse peggiore del male.
se queste riforme le avesse proposte berlusconi il pd(meno elle)i sandacati (cgil in testa)avrebbero gridato allo scandalo e portato milioni di lavoratori (pecore)in piazza. se la fà monti gli và bene?????ipocriti attaccati alle poltrone.
I Partiti prima hanno giocato coi soldi pubblici e hanno fatto crac, ora stavano giocando i nostri risparmi...ed è arrivato Monti...Sempre meglio la 'lega' pientina che non ha interessi dei vecchi interessati e clientelari 'partiti' di sinistra e di destra, sempre più uguali, che dopo avere svuotato le casse della BANCA e delle istituzioni sono alla disperazione !!!
Che vadino a lavorare gli uomini dei partiti..che non l'hanno mai fatto!!!!Che taglino gli stipendi da 25.000 euro, dalla cattolicissima Rosy al laicissimo Dalema, al velleitario spompato Bossi, al questurino furbo Di Pietro, al Grande Puttaniere. Siamo più poveri, ma non più scemi!!! di loro !!!
Come senso dello stato sono debolucci, come senso degli affari sono ottimi...
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