Marietta Piccolomini
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Marietta Piccolomini, nome d'arte di Maria Teresa Violante Piccolomini Clementini, (Siena, 5 marzo 1834[1][2] – Firenze, 11 dicembre 1899[3]), è stata un soprano italiana[4].
Discendeva da una nobile famiglia italiana, quella dei Piccolomini, ed i suoi genitori furono assolutamente contrari alla sua decisione di intraprendere la carriera artistica, ma ella riuscì a persuaderli ad acconsentire al suo desiderio. Dall'età di quattro anni, Marietta si divertiva a giocare alle finte rappresentazioni teatrali. Aveva l'abitudine di cantare duetti con la madre, un'abile dilettante, e venne affidata alle cure di Pietro Romani, compositore, direttore d'orchestra e insegnante di canto all'Accademia di Belle Arti di Firenze.[4]
Marietta implorò a lungo suo padre allo scopo di ottenere la sua autorizzazione a comparire sulle scene. Alla fine riuscì a convincerlo e fece il suo debutto a Roma, nel novembre 1852, nel Poliuto di Donizetti e nel Don Bucefalo di Antonio Cagnoni, sotto la guida del Romani. Cantò quindi nella sua città natale e poi a Firenze, dove cantò in Lucrezia Borgia.[5][4]
A Pisa, nel 1853, cantò Gilda in Rigoletto ed a Torino nel 1855 Violetta in La Traviata, ruolo per il quale divenne famosa.[4][6] La risposta di Torino alla sua esibizione ebbe delle manifestazioni mai viste prima nel mondo dello spettacolo. Folle circondarono il suo hotel. Gli uomini cercarono di staccare i cavalli dalla sua carrozza in modo che essi potessero trainarla attraverso le strade della città, ma lei non acconsentì.[4]
Blasonatura |
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D'argento, alla croce d'azzurro, caricata di cinque crescenti d'oro. |
Marietta implorò a lungo suo padre allo scopo di ottenere la sua autorizzazione a comparire sulle scene. Alla fine riuscì a convincerlo e fece il suo debutto a Roma, nel novembre 1852, nel Poliuto di Donizetti e nel Don Bucefalo di Antonio Cagnoni, sotto la guida del Romani. Cantò quindi nella sua città natale e poi a Firenze, dove cantò in Lucrezia Borgia.[5][4]
A Pisa, nel 1853, cantò Gilda in Rigoletto ed a Torino nel 1855 Violetta in La Traviata, ruolo per il quale divenne famosa.[4][6] La risposta di Torino alla sua esibizione ebbe delle manifestazioni mai viste prima nel mondo dello spettacolo. Folle circondarono il suo hotel. Gli uomini cercarono di staccare i cavalli dalla sua carrozza in modo che essi potessero trainarla attraverso le strade della città, ma lei non acconsentì.[4]
1 commento:
non solo il baritono Franci
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