lunedì 11 novembre 2013

PANICO NEL PD: 'Se non vota nemmeno Prodi e non ci crede più allora è finita (Epifani)'

Prodi non crede più in questo partito e non voterà alle primarie. Molti lo seguiranno. Ora anche a Renzi  vengono i pensieri. Candidato alla presidenza della repubblica e poi fregato nell'urna dai franchi tiratori, Prodi li ha aspettati nel momento del bisogno. Che si arrangino....Sale il numero di coloro che si defilano. Renzi: 'Lo capisco, è stato abbandonato dal partito... così semina sfiducia..'

8 commenti:

Anonimo ha detto...

si semo rotti. tutti

Occhio ha detto...

si per voi è finita!!!mani alzate!!un passo avanti..votate le tasche!!!

Occhio ha detto...

si per voi è finita!!!mani alzate!!un passo avanti..votate le tasche!!!

Occhio ha detto...

si per voi è finita!!!mani alzate!!un passo avanti..votate le tasche!!!

Anonimo ha detto...

E' finita la mortadella, ma c'è sempre la bresaola!!

Anonimo ha detto...

“Reddito di cittadinanza”, l’ipotesi dei 5 stelle


5stelleDopo sette mesi di elaborazione, il Movimento 5 Stelle ha formulato una proposta di legge sul «reddito di cittadinanza» che sarà sottoposta alle valutazioni dei 90 mila iscritti al portale del movimento entro il 30 giugno 2013 tramite una piattaforma online attiva da due settimane. La bozza sottoscritta dai deputati 5 Stelle è composta da 19 articoli e due allegati e prevede una soglia per il «reddito di cittadinanza» pari a 7200 euro annui, 600 euro netti mensili. Le risorse per finanziare il provvedimento ammonterebbero a 20 miliardi di euro all’anno (qualcuno dice anche 30), reperibili dai tagli alle spese militari e alle pensioni d’oro, dal pagamento dell’Imu da parte della Chiesa cattolica e da una maggiore tassazione del gioco d’azzardo. In un video diffuso sul blog di Beppe Grillo, i deputati Marco Baldassarri, Daniele Pesco, insieme alla senatrice Nunzia Catalfo, si sono mostrati particolarmente soddisfatti. «Finalmente ce l’abbiamo fatta – ha detto Baldassarri – dopo mesi di confronto con cittadini, esperti, associazioni». «Il singolo avrà a disposizione 600 euro – ha affermato Pesco – dopo aver dato la propria disponibilità a lavorare al centro dell’impiego».

Il confronto con le «associazioni»e gli «esperti» è avvenuto, come dimostra la bozza della proposta di legge. Lo si vede dall’importo complessivo della misura, 600 euro mensili e non mille come preannunciato da Grillo in campagna elettorale. Questa cifra corrisponde al 60% del reddito mediano come previsto dalla risoluzione del Parlamento europeo del 10 ottobre 2010. Questi 600 euro sono inoltre proporzionati agli indici Istat sulla povertà relativa e sul nucleo familiare.

Si tratta della stessa cifra indicata nella proposta di legge popolare sul reddito minimo promossa da 170 associazioni, sottoscritta da oltre 50 mila persone, e infine presentata in una proposta di legge da Sel il 23 ottobre scorso. Considerato, inoltre, il disegno concettuale del provvedimento, quello dei 5 Stelle non è un «reddito di cittadinanza» (che è incondizionato e universale), bensì un reddito minimo condizionato da misure di poco garantiste rispetto alla libertà dell’individuo e non del tutto congruenti con i parametri europei sul rispetto della dignità personale

Anonimo ha detto...

bravo prodi ignorali sti falliti!!!

EX PDS ha detto...

Le tessere false..gonfiate...
Siamo partiti dal PCI e siamo arrivati nella DC


ciao ciao !!