venerdì 13 giugno 2014

Fondazione MPS : da 6000 milioni a 450, patrimonio volatilizzato.

E' il risultato della politica del PD a Siena e Provincia, come è stato ricordato a Siena durante la rissa scoppiata in consiglio comunale, dove il sindaco Valentini ostaggio dei ceccuzziani e degli amici di Mussari cede mestamente ai diktat di una classe dirigente che ha distrutto Siena e la sua ricchezza. Da 6000 milioni a 450..è stato ricordato.La 'marcia' del gambero del PD senese in relazione alla gestione dissennata del potere al MPS.

3 commenti:

Mico ha detto...

poveri noi..

Veleno ha detto...

il male è che a siena contano sempre i soliti....nonostante la pasta amato e anche peggio!!!meno male che a Pienza ci siamo salvati da quelli lì!!!bravi piazzini!!

Don Lurio ha detto...


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ECONOMIA
11/06/2014
Mussari e Vigni a giudizio per usura
La decisione del gip di Vallo della Lucania dopo l’esposto di un cittadino
di Agropoli che coinvolto l’ex presidente del Monte dei Paschi e l’ex dg

REUTERS
Giuseppe Mussari
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Troppo alto quel tasso del 35% pagato per un prestito per la sua impresa a fronte di un tasso medio che, secondo la legge, doveva fermarsi intorno al 14,753 per cento. Così alto che, quando ha fatto i conti sulle carte che gli aveva inviato la «sua» banca, la filiale di Agropoli (Salerno) del Monte Paschi di Siena, non ha avuto dubbi e ha portato tutto alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania (Salerno). Oggi, per l’ex presidente del Mps Giuseppe Mussari e l’ex direttore generale Antonio Vigni è arrivato il rinvio a giudizio per il reato di usura bancaria.

A deciderlo è stato il gip del Tribunale di Vallo della Lucania, Valeria Campanile, su richiesta del pm Alfredo Greco che, per mesi ha ricostruito i meccanismi di formazione di quei tassi, i Teg (tassi effettivi globali) che così tanto si discostavano dai tassi medi previsti dalla legge e che sono al centro anche dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Trani che proprio ieri ha fatto notificare 62 avvisi di conclusione delle indagini a vertici di banche e finanziarie. In Campania Mussari e Vigni sono finiti nell’inchiesta perché, in qualità di presidente e direttore generale - stando all’accusa - avrebbero autorizzato interessi usurari ai danni del cliente della banca.
A pagare tassi usurari - a parere suo e della stessa Procura - fra il 2006 e il 2008 è stato un imprenditore di Agropoli che aveva acceso un