Il mandorlo è una pianta onnipresente sulle colline della
Val d’Orcia fin dai tempi più remoti. Prima pianta da frutto che fiorisce in
primavera è simbolo essa stessa della ‘rinascita’. Citata spesso nella Bibbia, la mandorla è simbolo e
stilema romanico-gotico, tanto che molti
sigilli delle pievi locali ( visibile
quella di Santa Maria a Cosona nell’ Archivio Tolomei ) erano a forma si
mandorla. La collina di Corsignano era
popolata da tanti mandorli. Ce lo
racconta il Cardinale Ammannati, il quale nelle sue lettere spiega che
nell’orto dei Piccolomini, cioè nel luogo in cui sorge oggi il Palazzo
Piccolomini, erano coltivati molti mandorli, così come gli aveva raccontato
anche Pio II. Lo stesso papa si compiace nei Commentari del fatto che, nel corso della viaggio compiuto verso Sant’Anna in Camprena,
le colline erano popolate di mandorli in fiore. I cronachisti senesi della
Guerra di Siena che trattano degli assedi pientini, raccontano dei tagli
indiscriminati di mandorli, effettuati dagli
assedianti, per costruire scale da usare nell’assalto alle mura. La tradizione
dolciaria locale ha fatto grande uso della pasta di mandorle fin dal medioevo;
dal ‘serpe’, ai ‘ricciarelli’, al ‘pancristo’ o ‘panforte’ questi dolci
conosciuti e ricordati dai documenti senesi a partire dal 1200, testimoniano
tutti della presenza diffusa di questa pianta sul territorio . La toponomastica
pientina ci ricorda questo frutto della
nostra terra: Pian del Mandorlo, podere Il Mandorlo. L’età contemporanea e la fine della
mezzadria,decretando la fine delle coltivazioni promiscue sulle nostre colline,
hanno posto fine anche alla coltivazione
del mandorlo,ma ancora oggi molte vecchie pianteci ricordano con le belle
fioriture la loro antica presenza . Da qui nasce l’intento di riprendere la
coltivazione di questa pianta da frutto legata al nosro passato, una costante
antica del paesaggio agrario pientino, che in occasione della Festa degli
Alberi e dei nuovi nati vorremmo tornare a piantare.
5 commenti:
bravo manolo
appena fioriti famo la foto col cittino!!!
carini..
a presto!
ma nella locandina c'e' un gipresso...bambino!!! oddio, anche i cipressi un paio in qua' e la' si vedono, non quanto i mandorli ma ci sono...
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