La più grande turbativa d'asta della storia della Toscana. Tre miliardi e mezzo di euro senza una vera gara d'appalto. Anche SEI entra nell'inchiesta. Fabrizio Vigni del PD senese, che improvvisamente nel marzo scorso dette le dimissioni, finisce indagato nella maxi-inchiesta che tocca Siena (capofila dell'affare) Arezzo e Grosseto. Una brutta storia, su cui la magistratura sta facendo luce con accuse pesantissime.
24 commenti:
Sgratta arrivano........tin tin..
banda bassotti in azione
votavo pd, ora soono sotto shoc basta!!!
dopo mps......ancora?
solita storia...ormai la si conosce a mente...peggio della dc e dei socialisti
pidini siete finiti....
sul denaro..cascò il ciuco
Ritornasse i vecchi,sentiresti che orzi...
cari compagni la POCCIA sta per finì anco per voi
non ci so più i 'dirigenti' ma i 'digerenti' vero Stefano? a te qualche osso te lo tirano? ah ah ah
Aperta un’inchiesta da parte della procura di Firenze sulla gara d’appalto da 140 milioni per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti dell’Ato Toscana sud, che comprende (in gran parte) le province di Arezzo, Siena e Grosseto. Le indagini si concentrano anche su Sei Toscana, che è attuale gestore del servizio. Oggi sono coperti 106 comuni: 36 aretini, 28 grossetani, 6 livornesi e 36 senesi .
Ci sono stati dei blitz nel corso della passata settimana da parte della Guardia di Finanza, con perquisizioni. La Procura si è mossa ipotizzando il reato di turbativa d’asta: 7 gli indagati, ci sarebbe anche Luciano Nataloni (già indagato per conflitto di interessi nell’inchiesta Banca Etruria). La gara si è svolta nel 2012, il vincitore, nel 2013, è risultato Sei Toscana, una formazione che raggruppa enti pubblici e privati. Tra questi ci sono Aisa (12,53%), Csa (5,03%), Casentino Servizi 0,64%, Coseca (di Grosseto) 0,07%, Crcm 0,34%, Sienambiente (di Siena) 23,79%, Sta 26,8% (che include la fiorentina Cooplat), Revet 0,33%, Ecolat 11,27%, e in piccola parte – 0,1% – la Castelnuovese (guidata a lungo da Lorenzo Rosi, ultimo presidente di Banca Etruria). Cooplat detiene da sola anche il 13% di Sei, mentre Sienambiente detiene il 23,79
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Andrea Corti, direttore dell'Ato...
Andrea Corti, direttore dell'Ato Toscana Sud
FIRENZE. Il direttore generale dell'Ato Toscana Sud, Andrea Corti, 50 anni, è stato arrestato nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Firenze, con le accuse di turbativa d'asta e corruzione. L'operazione è stata denominata "Clean city". Il provvedimento è stato eseguito mercoledì 9 dal Comando provinciale della Guardia di Finanza in esecuzione di un'ordinanza emessa dal gip Matteo Zanobini. Per Corti sono stati disposti gli arresti domiciliari, mentre è stata applicata la misura cautelare dell'interdizione dai pubblici uffici nei confronti di tre professionistri toscani: l'avvocato Valerio Menaldi (avrebbe per l’accusa predisposto il bando di gara), il commercialista Eros Organni, amministratore delegato di Sei Toscana (che si è aggiudicata l’appalto) e l’amministratore delegato di Siena Ambiente, Marco Buzzichelli. Altre sei persone sono state indagate fta cui anche Fabrizio Vigni a Siena, presidente dimessosi nel mese di Marzo
compagni LADRI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Le gare d'appalto create su misura sono una vecchia pratica finto-democratica usata dal pci-ds-pd. Ormai alcuni coperchi non si potranno più alzare, ma sarebbe da ricontrollare 50 anni di assunzioni in posti pubblici e condannare gli assunti ed i raccomandati che uscirebbero fuori come coniglioni dai cilindri!
uscirebbero fuori come 'conigliolini'......dal mps che faceva infornate di tesserati ai comuni compreso pienza... Noi siamo per il merito prima di tutto, ma purtroppo nell'italia mafiosa dei partiti ...
tengano tutti famiglia ,,,naturalmente.....
tanto la gatta va al lardo
che ci lascia lo zampino
te sgramma ti mandeno a ricattà li zampini? agginati io orso..che unguanno ti chiappeno!!!
una volta nel partito eramo tutta gente onesta
ora so un branco di ladroni
anche alle coop assumevano e assumono parenti di comunisti, mica c'e' da andare troppo lontano per vedere, orà però non sono più comunisti, sono "indefiniti, secondo la bisogna..."
oggi sono demo-comu-crstio-socio-monte-liberal-opportunisti
tanto io vò all' Eurospin!!!ah ah ah
Se magnano pure la monezza...
co' la porchetta..
al Giubbe Rosse Cafè
sbornie alla barulè..
Un ci lasciano manco le briciule...Tutto ingruppano..
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