Pd Campania, l’ex consigliere regionale racconta ai pm affari e clientele del centrosinistra nella terra dei Casalesi
Accusato di corruzione, condannato in primo grado per abuso del cellulare di servizio, Angelo Brancaccio ha iniziato a riempire pagine di verbali di fronte ai pm antimafia di Napoli. E torna ad accusare l'ex senatore Ds Lorenzo Diana, già icona antimafia poi indagato nell'inchiesta sulla coop rossa Cpl-Concordia: "Con me alla festa elettorale nel locale degli Zagaria"
Sottoposto al divieto di dimora in Campania con imputazioni di corruzione dopo che si sono trovate le tracce dei bonifici estero su estero a suo favore, condannato in primo grado a 4 anni e sei mesi per l’uso disinvolto e privato del cellulare in dotazione quando era sindaco di Orta d’Atella, uscito indenne per il rotto della cuffia in un processo in cui era accusato di avere a libro paga un maresciallo dei carabinieri che poi si è scoperto aver fornito dossier sul deputato azzurro Luigi Cesaro al ‘nemico’ di partito Nicola Cosentino, l’ex consigliere regionale Ds-Pd Angelo Brancaccioha messo un punto alla sua vita e alla sua compromessa carriera politica. Ha scritto in Procura una piccola memoria che era un messaggio chiaro: sono pronto a parlare. A vuotare il sacco. A raccontare metodi e clientele del centrosinistra casertanonegli anni in cui l’Ulivo governava in Campania e si apprestava a farlo a Roma
4 commenti:
embè..compagni che sbagliano..
solita storia...non crediamo più a questo partito zeppo di mafiosi che sono così a loro agio!!!
almeno Grillo li sbatte fuori in un minuto!!! Bravo!!
ULIVO ? chissà che olio bono faceva l'Ulivo laggiù...altro che mosca...
solo beppe sbatte fuori i sospetti in un secondo..l'altri partiti li rallevano 20 anni..grande beppe ..democrazia del cazzo nei partiti..a beneficio dei camorristi!!!
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