Consip, Emanuele Saltalamacchia: chi è il generale indagato che Matteo Renzi voleva ai vertici dei servizi segreti
GIUSTIZIA & IMPUNITÀ
Comandante provinciale dei carabinieri a Firenze negli anni in cui l'ex premier era presidente della Provincia, dal 5 novembre 2014 diventa comandante della Legione Toscana. Oggi è indagato per rivelazione di segreto d'ufficio e favoreggiamento nell'inchiesta Consip. Secondo La Verità, lo scorso ottobre durante un pranzo a casa di Tiziano Renzi avrebbe dato un consiglio al padrone di casa: "Non parlare con Alfredo Romeo"
La scorsa primavera Matteo Renzi provò a metterlo al vertice dell’Aisi, i servizi segreti interni, senza riuscirci. Finora il suo nome è rimasto in filigrana, tra le pieghe delle migliaia di pagine alla base dell’indagine. Di Emanuele Saltalamacchia, nodo di primaria importanza in quella rete di personaggi delle istituzioni legati all’ex premier nella sua Toscana, si è parlato poco. Eppure il comandante dei carabinieri della Legione Toscana è uno dei fulcri sui quali i pm di Napoli hanno imperniato l’inchiesta Consip. E giorno dopo giorno sul generale emergono nuovi elementi.
Saltalamacchia è indagato per rivelazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento in compagnia di Luca Lotti e del comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette. Il generale della brigata d’Arma viene tirato in ballo da Luigi Marroni, amministratore delegato di Consip, che il 19 dicembre aveva rivelato ai pm Henry John Woodcock, Celeste Carrano ed Enrica Parascandolo tutti i nomi di quelli che gli riferirono dell’esistenza dell’inchiesta, facendo in modo che l’ad potesse bonificare i suoi uffici dalle cimici piazzate dalla procura di Napoli: il ministro dello Sport, Filippo Vannoni (amico di Matteo Renzi e presidente della municipalizzata delle acque di Firenze e dei comuni toscani, Publiacqua, ndr), Del Sette e, appunto, Emanuele Saltalamacchi
3 commenti:
Ma che bella Kompagnia!!
un BELLA BANDETTA...A TAULINO APPARECCHIATO
COMPAGNI....SPARATEVI FATE MEGLIO FIGURA
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