Sono stato un attento ammiratore degli spettacoli di Beppe Grillo quando tanti anni fa anticipò con le sue intuizioni la cultura ecologista italiana assai in ritardo in Italia rispetto all'Europa. Ecco perchè Beppe mi piace ancora oggi. Io fui fra i fondatori dei Verdi, un'esperienza culturale entusiasmante, durata dieci anni, ma che purtroppo gli italiani non gradirono ...elettoralmente..Turbavamo troppo i loro sogni...Anche i Verdi finirono, cancellati impietosamente dal 'progresso'..Per fortuna non sono mai stato un elettore del PCI PDS DS PD e oggi i fatti mi danno ragione.....
Cari ragazzi, che spesso vi combattete nel mio Blog, accettate un consiglio.
Quelle battaglie ecologiste non sono ancora finite, quelle idee non sono morte, il Pianeta Terra è sempre più a rischio. Oggi fra i partiti quella cultura che un tempo usavano, seppure come come un monile...non c'è più. Leggete Rifkin, Huxley, i romanzi di Lawrence. Poi ne riparliamo..
Scriveva Rifkin : ‘ Oggi ogni volta che un uomo d’affari, un
politico o uno scienziato parlano in pubblico è come se parlassero pensatori
come Bacone, Cartesio, Locke, Smith, ormai scomparsi da tempo..La loro opinione
era che quanto più rapidamente la natura veniva trasformata dal progresso,
tanto maggiore sarebbe stato il
vantaggio per i cittadini. Oggi la legge dell’entropia ( tutto procede in modo
irreversibile verso la fine e il consumo
della terra e bisogna essere in armonia
con essa per avere un futuro) ci dice che è esattamente vero il contrario.
La ‘concezione meccanicistica’ dei razionalisti ('il mondo naturale va
imbrigliato dall’uomo per creare un ‘suo’ ambiente più ordinato') sta invece e purtroppo portando oggi all’estinzione della specie umana e alla morte del pianeta Terra.
Oggi c’è bisogno di un ‘umanesimo scientifico’, come spiega
Aldous Huxley che prevedeva profeticamente nel mondo il ritorno ad un
rinnovato sistema medioevale. Con la concentrazione del potere economico- affermava- e nel nome dell’efficienza, si cercherà di standardizzare l’individuo, commettendo
un’offesa irreparabile contro la natura biologica dell’uomo, limitando la sua
libertà e la sua natura ‘individuale...
Poi un pò di letteratura da riscoprire..
Huxley e D.H. Lawrence amici per molti anni si incontrarono a Firenze e a Roma e a Forte dei Marmi dove Huxley aveva una casa. L’autore di Lady Chatterley individua nella società industriale l’ultima astuzia del ‘soggetto bianco’ per portare a termine il disegno di assoluto dominio sulle cose. A esso si contrappone il ‘soggetto d’amore’ liberato attraverso l’amore dalla propria soggettività e in sintonia col vibrare degli alberi e delle acque, dei fiori e delle nuvole. In ‘Il serpente piumato’ e ‘La donna che fuggì a cavallo Lawrence mette in evidenza il progressivo spegnimento della natura, la volontà del ‘soggetto bianco’ di avere dominio assoluto sulla materia. Nell’introduzione alla ‘Donna che fuggì a cavallo’ si legge che questo significa ‘separazione, colonizzazione,dominio, astrazione,meccanizzazione,necrosi, negazione del corpo,dell’estasi, del piacere, della gioia della carne e infine promessa di morte per la natura’. Questa morte nasce per Lawrence ‘ dall’incontro tra l’idea cristiana del primato della coscienza interiore e la razionalità borghese e industriale, quale si è venuta affermando da Cartesio a Hegel allo scientismo positivistico. I Guru di oggi...non hanno inventato nulla...di nuovo. Le fonti sono queste.
Oggi la politica è una mesta attività terra terra..di mestieranti in cerca di quattrini..sappiate distinguere fra chi è in buona fede e chi no. Le ideologie sono morte per sempre, ma..le idee NO! Piuttosto invece di leggere la Gazzetta dello Sport ..solo un pò un pò di filosofia..vi farebbe capire il mondo..dove va..
il BLOGGER
9 commenti:
ok mi piace
Sgrammalupo se è troppo difficile per voi.... vi facciamo preparare un riassuntino...dal sostegno..facile facile.....
pelle sei terribilmente e scandalosamente fuori da ogni paradigma filosofico accettato e accettabile da eraclito in poi, sei il peggior fariseo della cultura con cui abbia mai avuto a che fare.
qui, a 30 km dalla foce citi huxley e lawrence per continuare a picchettare una cattedra che ti è ormai scivolata sotto i glutei.
invece che parlare del loro rapporto attivo col la cultura fiorentina e dell' importanza di quel legame per tutto ciò che ne è conseguito, lui ci picchetta l' ecologismo! invece che dire che quell' ambiente era quello della marchesa Origo lui dice che tutto è stato fatto perchè lui votasse i verdi e perchè i pientini lo ascoltassero nella sua crociata contro la ragione e per la natura!!
se ne viene con il pappone su tutta la storia della filosofia a partire da lawrence (cosa veramente scandalosa) e vi dice cosa leggere, l' antropologo!! forse vuole ingraziarsi la comunità anglosassone della zona ma credo abbia sbagliato autore!
sei una sfortuna per la gente che ti legge e un fanatico.
Federico sei un povero invidioso fallito, a te gli studi sono serviti a un cazzo , sei un poveretto scoglionato chiuso in una grotta. O ti confronti col Pelle o sei un povero coglione, lui ha sempre avuto da insegnare, lo ha fatto bene per anni, politicamente è stato coerente con le sue scelte. ha avuto successo a Pienza da tutti i punti di vista, ha scritto libri e saggi e articoli .Tu che cosa hai fatto per questa terra ? Lo schiavo ai nobili? .Tu che vuoi? Ti brucia il culo? Ma chi ti caca? sei come lo Sgramma, senza il BLOG non esisti....ci fai solo pena.
Io lo conosco bene....Il pelle ha sempre avuto coraggio da vendere, è uno tosto e generoso, è incazzoso.....non molla mai l'osso ma quando ha detto ha scritto, non si sposta.
Federico servo della gleba
grande blogger!!!
Lupo di Toscana - "E Dio creò l'uomo a sua immagine e somiglianza....abbia dominio sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sul bestiame e su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra.....riempite la terra e rendetevela soggetta.."(Genesi - 26-28).
L'incipit non è rassicurante sul rapporto tra genere umano e natura.
Più che a Cartesio o a a Bacone, io guarderei al Rinascimento e più specificatamente all'Umanesimo che fu matrice della nascita della civiltà tecnologica. Il superamento dell'antica e aristocratica divisione (già presso i Greci) tra attività intellettuale e attività manuale, di cui potremmo fissare il definitivo raggiungimento con Keplero e Galileo, ha aperto la strada alla tecnocrazia.
"Melius agricolae et fabri norunt quam ipsi tanti philosophi"(De causis corruptarum artium - VIVES - 1531). Questa citazione esemplifica bene la tendenza a uscire dall'astratta dimensione intellettuale e a calarsi nella realtà fattuale che animò gli uomini che sostenevano la necessità di un nuovo modo di approcciare la conoscenza della natura.
Alla base del rovinoso sfruttamento della terra non c'è unicamente il pensiero positivistico, da cui sicuramente l'iniziale convincimento prometeico, ha tratto linfa, immaginando che uno sfruttamento senza limiti delle risorse ambientali non solo fosse possibile e necessario al progresso dell'Umanità, ma anche che non comportasse conseguenze nefaste.E' innegabile che al di là della convinzione dell'onnipotenza dell'uomo,una delle principali cause sia il profitto: quale agricoltore rinuncia a cuor leggero all'utilizzo di fertilizzanti chimici, all'uso di antiparassitari e alle colture intensive? Io credo che puntare il dito sul pensiero positivista sia sbagliato, significherebbe il classico gettare il bambino assieme all'acqua sporca. Un ritorno al Medioevo, ancorchè rinnovato, sarebbe una sciagura per l'umanità e rinnegare il Rinascimento e l'Umanesimo. Se c'è una soluzione (non è la decrescita "tout court"), questa va trovata proprio attraverso il pensiero positivista e facendo disinteressate riflessioni sull'ideologica visione del mondo, in cui il mercato e il profitto hanno la priorità su ogni cosa.
il pelle in messico che mangia il peyote e che, dopo aver amoreggiato con una ereditiera spagnola, viene eletto a capo di una federazione autonoma di provincia e lì comincia a rimettere insieme i pezzi della sua filosofia: l' idea è far coincidere certe trovate del giovane andreotti con quelle dei vari bakunin, ferrer, orwell.
il problema è che i messicani a un certo punto si accorgono che il loro nuovo rappresentante non è proprio genuino e soprattutto non hanno mai sentito parlare di questo andreotti.
e così che ci siamo ritrovati l' eroe dei due mondi a pienza e qui, più o meno sappiamo tutti chi fu il giovane andreotti, alla fine dunque se il grande filosofo continua a blaterare è anche un po' colpa nostra che non abbiamo fatto niente per farlo restare in messico.
Posta un commento