Giocava a bocce con Italo Svevo ed era amico di Umberto Saba. Dorfles e il 'disincanto intellettuale'. una intervista di Bonito Oliva. Un professore che non si faceva tirare per la giacca....
8 commenti:
lilian
ha detto...
Senza le basi...della cultura non c'è storia per nessun critico e nessun artista...questo il suo lascito
Dorfles aveva a cuore un tema a me molto caro da sempre e per questo l'ammiravo:l'autonomia dell'arte e nella fattispecie della letteratura, ma è la stessa cosa. Troppe volte nel Novecentol'individuo è stato cancellato e sottomesso all' Idea, e con ciò l'arte ridotta a pura propaganda, frutto negativo dell'hegelismo di destra e di sinistra, che ha generato mostri. Dal comunismo staliniano, al fascismo, al nazismo. Ma non si può pretendere di essere scrittori, poeti e artisti e prendere ordini...oppure essere miseramente borghesi, vittime dei pregiudizi e ossequiosi al potere o peggio al ridicolo e penoso presenzialismo dei vip..di cui è infestato il mondo..Gli artisti che fanno da tappezzeria alla nobiltà con le pezze nel culo o al 'partito' sono solo uno scherzo tragico della natura, anche nella nostra terra!
Sembra il festival del "non sense". Cosa vorrà dire mai "cancellato e sottomesso all'idea?" Forse che gli artisti non hanno e non devono avere idee? Nella confusione espositiva, con fatica si capisce che l'estensore voglia fustigare i cosiddetti artisti di regime. Esposizione confusa, ma concettualmente condivisibile. Lascerei da parte Hegel e l'hegelismo, trovo la "liaison" piuttosto ardita e fuori luogo. L'autonomia dell'arte è nell'arte stessa quando si manifesta nella sua purezza al di là del committente. Considererei anche la possibilità di scindere l'uomo-artista dall'uomo tout "court". Pretendere di giudicare un artista non per la sua produzione artistica, ma per la sua etica, vuol dire non conoscere la storia dell'arte e i suoi artefici. Che pensare di Giotto e dei suoi affari con i ciompi (usura)? O di Rimbaud nel suo essere commerciante di schiavi africani? O del rapporto tra Rodin e la sua compagna artista? Meglio lasciar perdere e ripassare un po' di storia dell'arte.
lE PERSONE LIBERE SONO LIBERE ANCHE DAI LUOGHI COMUNI. lE IDEE, L'AUTENTICITà,IL CORAGGIO ANCHE DI PERDERE, IL CORAGGIO, IL CORAGGIO. lE PERSONE "LIBERE" nON SI PERDENO NELLA POLTIGLIA DELLE COSE CONOSCIUTE E RICONOSCIUTE. lE PERSONE LIBERE SANNO DARE ALLE COSE E ANCHE AL POTERE IL GIUSTO VALORE .
8 commenti:
Senza le basi...della cultura non c'è storia per nessun critico e nessun artista...questo il suo lascito
Dorfles aveva a cuore un tema a me molto caro da sempre e per questo l'ammiravo:l'autonomia dell'arte e nella fattispecie della letteratura, ma è la stessa cosa. Troppe volte nel Novecentol'individuo è stato cancellato e sottomesso all' Idea, e con ciò l'arte ridotta a pura propaganda, frutto negativo dell'hegelismo di destra e di sinistra, che ha generato mostri. Dal comunismo staliniano, al fascismo, al nazismo. Ma non si può pretendere di essere scrittori, poeti e artisti e prendere ordini...oppure essere miseramente borghesi, vittime dei pregiudizi e ossequiosi al potere o peggio al ridicolo e penoso presenzialismo dei vip..di cui è infestato il mondo..Gli artisti che fanno da tappezzeria alla nobiltà con le pezze nel culo o al 'partito' sono solo uno scherzo tragico della natura, anche nella nostra terra!
Sembra il festival del "non sense". Cosa vorrà dire mai "cancellato e sottomesso all'idea?" Forse che gli artisti non hanno e non devono avere idee? Nella confusione espositiva, con fatica si capisce che l'estensore voglia fustigare i cosiddetti artisti di regime. Esposizione confusa, ma concettualmente condivisibile. Lascerei da parte Hegel e l'hegelismo, trovo la "liaison" piuttosto ardita e fuori luogo. L'autonomia dell'arte è nell'arte stessa quando si manifesta nella sua purezza al di là del committente. Considererei anche la possibilità di scindere l'uomo-artista dall'uomo tout "court". Pretendere di giudicare un artista non per la sua produzione artistica, ma per la sua etica, vuol dire non conoscere la storia dell'arte e i suoi artefici. Che pensare di Giotto e dei suoi affari con i ciompi (usura)? O di Rimbaud nel suo essere commerciante di schiavi africani? O del rapporto tra Rodin e la sua compagna artista? Meglio lasciar perdere e ripassare un po' di storia dell'arte.
Meglio non farsi seghe mentali
condivido ahahahahah comunque Idea è con la maiuscola, giustamente; ripassati un pò di filosofia...'cogito ergo sum...non hai capito nulla----
Idea (lismo)
'cogito'...ha palesemente scambiato l'Etica con il banale 'moralismo'... cinque.
lE PERSONE LIBERE SONO LIBERE ANCHE DAI LUOGHI COMUNI. lE IDEE, L'AUTENTICITà,IL CORAGGIO ANCHE DI PERDERE, IL CORAGGIO, IL CORAGGIO. lE PERSONE "LIBERE" nON SI PERDENO NELLA POLTIGLIA DELLE COSE CONOSCIUTE E RICONOSCIUTE. lE PERSONE LIBERE SANNO DARE ALLE COSE E ANCHE AL POTERE IL GIUSTO VALORE .
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