venerdì 2 marzo 2018

È morto a Milano Gillo Dorfles. Nato a Trieste il 12 aprile 1910, aveva 107 anni. Critico d’arte tra i più influenti del Novecento, è stato anche medico, pittore, pianista, scultore, poeta e professore. Sull’estetica ha basato grandissima parte della sua vita e ha portato in Italia un termine diametralmente opposto alla filosofia del Galateo: il kitsch. Fino all’ultimo è stato impegnato con mostre, recensioni e libri.


7 commenti:

Fabio Pellegrini ha detto...

Milan Kundera nell’“Insostenibile leggerezza dell’essere”, un grande romanzo della 'dissidenza' politica antisovietica, sostiene che questo kitsch è ciò che permette di eliminare dal campo visivo degli uomini tutto ciò che è intollerabile, inaccettabile. Il kitsch non sarebbe altro che la negazione della merda. Lo scrittore ceco parla della «dittatura del cuore» ed espone la teoria della «seconda lacrima»: il sentimento del sentimento che provoca commozione. Una falsa liberazione dagli impicci della vita quotidiana trasferita sul piano del gusto. Il folklore organizzato dal regime del suo paese era definito dallo scrittore kitsch..Un romanzo da leggere...

Manuely ha detto...

grande Girlo era lui i Novecento della critica

Anonimo ha detto...

IL kitsch bisogna cuccarselo comunque dunque,
con una zolletta di zucchero..
La pillola và giù

Anonimo ha detto...

Come si fa a negare la merda, qui ne abbiamo una, che ne personifica tutti i crismi sia visivi ma soprattutto olfattivi... Quindi il problema non si pone...

Anonimo ha detto...

Renzi?

Anonimo ha detto...

giusto

Uno Qualunque ha detto...

La merda artistica lasciamola a Manzoni. Da una lettura superficiale, si potrebbe ritenere che Dorfles faccia l'elogio del kitsch di per sè. Al contrario Gillo dice che il kitsch è il mezzo a contrasto per individuare la vera opera d'arte. Anche Kundera, ad una lettura non superficiale, perviene alle medesime conclusioni in qualche modo. Rendere accettabile ciò che non lo è, vuol dire fare venire meno il senso critico e, pertanto, tutto va bene, anche la m...da.