Anche le suore di clausura di un convento basco intervengono contro la sentenza di Pamplona, che ha condannato a soli 9 anni di carcere cinque ragazzi sivigliani – tra i quali un poliziotto della Guardia Civil – che hanno violentato una ragazza durante la corsa dei tori di Pamplona nel 2016. La loro denuncia arriva in un post su Facebook dove proclamano il diritto delle donne a vivere liberamente senza essere giudicate. “Noi viviamo in clausura – si legge sulla pagina del convento della cittadina basca di Hondarribia – indossiamo un abito fino alle caviglie, non usciamo di notte, non andiamo alle feste, non beviamo alcool e abbiamo fatto voto di castità. E’ una scelta che non ci rende migliori o peggiori di altri, anche se paradossalmente ci rende più libere e felici di tanti. E proprio perché è una scelta LIBERA, difendiamo in tutti i modi il diritto di tutte le donne a fare liberamente il contrario senza che siano giudicate, violentate, minacciate, assassinate o umiliate per questo”. Il messaggio termina con la formula “sorella, io ti credo”, che in questi giorni è stato lo slogan della protesta (#yotecreo su twitter).
3 commenti:
Lupo di Toscana - Quanto a menti libertarie, queste suore danno i punti a tanti "progressisti" di maniera.
brave suore!!!!
Suor Femminista ok!!
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