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La prima Eneide in italiano fu tradotta da un senese
All'Università di Siena la presentazione dell'edizione critica integrale dell'opera, appena uscita a cura di Claudio Lagomarsini
Si deve al senese Ciampolo Ugurgieri, agli inizi del Trecento, la prima traduzione italiana dell’Eneide. Il manoscritto più autorevole del testo, dopo aver viaggiato nel Meridione d’Italia, nel Settecento fu donato dai discendenti della famiglia Ugurgieri alla biblioteca degli Intronati di Siena, dove tutt’ora è conservato. Un documento prezioso che testimonia un’opera fondamentale, tramandata da soli altri cinque manoscritti, sparsi nelle biblioteche d’Europa.
L’edizione critica a cura di Claudio Lagomarsini, ricercatore dell’Università di Siena, appena pubblicata nella collana “Edizione nazionale degli Antichi Volgarizzamenti dei testi latini nei volgari italiani” delle Edizioni della Normale (Pisa), restituisce per la prima volta l’edizione integrale del poema volgarizzato, avvalendosi di tutti i manoscritti conosciuti.
Si deve al senese Ciampolo Ugurgieri, agli inizi del Trecento, la prima traduzione italiana dell’Eneide. Il manoscritto più autorevole del testo, dopo aver viaggiato nel Meridione d’Italia, nel Settecento fu donato dai discendenti della famiglia Ugurgieri alla biblioteca degli Intronati di Siena, dove tutt’ora è conservato. Un documento prezioso che testimonia un’opera fondamentale, tramandata da soli altri cinque manoscritti, sparsi nelle biblioteche d’Europa.
L’edizione critica a cura di Claudio Lagomarsini, ricercatore dell’Università di Siena, appena pubblicata nella collana “Edizione nazionale degli Antichi Volgarizzamenti dei testi latini nei volgari italiani” delle Edizioni della Normale (Pisa), restituisce per la prima volta l’edizione integrale del poema volgarizzato, avvalendosi di tutti i manoscritti conosciuti.
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