lunedì 18 giugno 2018

SIENA elezioni: la lotta fra chi 'HA ROVINATO SIENA 'e chi ' RACCATTAVA LE BRICIOLE'. Dal partito guida, ai 'fascisti, all'arcivescovado: come hanno distrutto una città. Meglio andare al mare il 24 che farsi complici di certa gente. il 'Groviglio armonioso' alla frutta. Una classe dirigente da buttare si contende solo i debiti.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

La città dei pagliacci

Anonimo ha detto...

Siena è una splendida città ed è certo, CERTO, che ci sono ottime persone che possono ancora portare in alto il suo nome. Lasciamo perdere i coglioni per favore, ci rovinano la giornata!!

Anonimo ha detto...
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federico cognome ha detto...
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federico cognome ha detto...
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federico cognome ha detto...
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Micia ha detto...

Mandate alla Foce uno psichiatra. Uno bravo, grazie

Dott. Manettoni ha detto...

Invece per lo sgramma basta una donna esperta, gli passa tutto....chi si sacri-fica?

Anonimo ha detto...

Un’operazione di trasparenza che obblighi partiti e fondazioni a rendere completamente pubblici i loro bilanci. Una riforma sul finanziamento ai partiti che potrebbe essere anche retroattiva. E che, secondo il Corriere della Sera, potrebbe prevedere tra l’altro un tetto di 10mila euro alle donazioni e l’obbligo di rendere pubblici i bilanci e i nomi di chi finanzia le forze politiche. E’ l’ossatura della legge a cui sta pensando il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio che così cerca di superare la situazione di impasse e di imbarazzo dovuta al caso Lanzalone, nell’inchiesta sullo stadio di Roma. Una mossa per dimostrare che il movimento non ha nulla da nascondere e soprattutto mettere alla prova gli avversari politici che attaccano come Matteo Renzi che ieri ha chiesto al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede riferisca in Parlamento. Una mossa, d’altra parte, che si tiene insieme con l’altra iniziativa di governo del M5s, proprio da parte del guardasigilli Bonafede che ieri sul Blog delle Stelle ha rilanciato il programma del contratto di governo sulla lotta alla corruzione: “I corrotti devono andare in carcere – ha detto Bonafede – Solo la certezza della pena può dare credibilità allo Stato”. Due questioni che evidentemente si legano all’inchiesta di Roma, dalla quale emergono i finanziamenti dell’imprenditore Luca Parnasi alla politica.

Una linea che viene sostenuta apertamente anche dal presidente della Camera Roberto Fico: “C’è bisogno di una legge per le fondazioni, i partiti e una legge molto forte contro la corruzione” dice. Fico si ricollega direttamente all’inchiesta sullo stadio di Roma: “Dobbiamo sicuramente scegliere nel modo migliore – dice – ma è un problema che il Paese deve riuscire a risolvere sempre di più. La cosa importante è rispondere con la durezza massima e l’aiuto massimo alla magistratura”. Quanto a Lanzalone “si è dimesso da presidente di Acea, quello che doveva fare. Adesso farà il suo percorso giudiziario, tutto qui. Vediamo le indagini”.

Pupo di Toscana ha detto...

Mal voluto non è mai troppo, se si accettava la proposta di Di Maio ora il pd governava e al posto di Salvini c'era Minniti. Ma REnzi preferiva i pop corn..allora....avanti con Salvini...
per forza ma lo abbiamo voluto noi del pd ricordiamocelo..

Gigi la trottola... ha detto...

Hahahah!!! Ma davvero... caro pupo... nel pd sia tutti più o meno coglioni, ma non al tuo livello... quindi non ti fasciare la testina per cose che non sai neppure cosa sono...ora continua a farti inchiappettare col pelle dal salvino da giussano... honesta!!!!

Anonimo ha detto...

Gigi lo sgramma...ahahahah cambia pure maschera.... fiuuu

Anonimo ha detto...

siena FORZA LADRI

Anonimo ha detto...

Pensavano di cacciare e furono cacciati. Ora stanno a contar le stelle.