SOTTOPASSO FERROVIARIO SINALUNGA
Sabato 13 Aprile 2019 ore 18.00
Rolando Deval
- CORRENTE -
“Segni di passaggio. Tra sublime e desolazione”
a cura di Gianni Lillo
Non tutti i luoghi sono adatti ad ospitare opere d’arte.
Così pare, secondo la buona e collaudata consuetudine a scegliere spazi e architetture in grado
di offrire alle opere la condizione ideale mediante lo spazio, la luce, e non ultimo un certo rango
architettonico affinché esse possano disvelarsi con il massimo del loro potenziale.
Ma accade talvolta che gli artisti sentano la necessità di spezzare il vincolo della “condizione
ideale”, e costringere il proprio lavoro a trovare l’accordo con un luogo “difficile”, a volte
decisamente avverso, rispetto ai criteri sopra enunciati.
La domanda che si è posto Deval nel pensare all’impostazione da dare al suo intervento nel
Sottopasso Ferroviario di Sinalunga, sembra essere questa: esiste un luogo, anche il meno
attraente, che non racchiuda un enigma?
La leggerezza che caratterizza l’intervento, il suo basso impatto sul contesto preesistente,
possono essere un indizio del tentativo di dare risposta a quella domanda. Intento suggerito,
d’altra parte, anche dalla fugacità temporale dell’evento unita alla vocazione transitoria del
luogo che lo ospita.
E come la caratteristica del luogo non è nient’altro che quella di facilitare il momentaneo
passaggio tra due parti cittadine, così l’artista decide di raccoglierne lo spirito creando una
mappa leggera, scarsamente invasiva, composta da lievi “segni di passaggio”, rinunciando a
gran parte delle risorse espressive e formali che riconosciamo come abituali componenti
Sabato 13 Aprile 2019 ore 18.00
Rolando Deval
- CORRENTE -
“Segni di passaggio. Tra sublime e desolazione”
a cura di Gianni Lillo
Non tutti i luoghi sono adatti ad ospitare opere d’arte.
Così pare, secondo la buona e collaudata consuetudine a scegliere spazi e architetture in grado
di offrire alle opere la condizione ideale mediante lo spazio, la luce, e non ultimo un certo rango
architettonico affinché esse possano disvelarsi con il massimo del loro potenziale.
Ma accade talvolta che gli artisti sentano la necessità di spezzare il vincolo della “condizione
ideale”, e costringere il proprio lavoro a trovare l’accordo con un luogo “difficile”, a voltedecisamente avverso, rispetto ai criteri sopra enunciati.
La domanda che si è posto Deval nel pensare all’impostazione da dare al suo intervento nel
Sottopasso Ferroviario di Sinalunga, sembra essere questa: esiste un luogo, anche il meno
attraente, che non racchiuda un enigma?
La leggerezza che caratterizza l’intervento, il suo basso impatto sul contesto preesistente,
possono essere un indizio del tentativo di dare risposta a quella domanda. Intento suggerito,
d’altra parte, anche dalla fugacità temporale dell’evento unita alla vocazione transitoria del
luogo che lo ospita.
E come la caratteristica del luogo non è nient’altro che quella di facilitare il momentaneo
passaggio tra due parti cittadine, così l’artista decide di raccoglierne lo spirito creando una
mappa leggera, scarsamente invasiva, composta da lievi “segni di passaggio”, rinunciando a
gran parte delle risorse espressive e formali che riconosciamo come abituali componenti
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