‘Disuniti si può’ ?. Del tutto estranei alle tradizioni
pientine, lontani dalla Festa di S.Andrea, del
Patrono cittadino, occasione di incontro, di serenità e di allegria per tutti,
gli esponenti di quello che resta della vetero-sinistra pientina, hanno scelto
di non partecipare ad una festa antica della Città, ieri unita attorno ad una
manifestazione religiosa e ad un tempo civile, simbolo di appartenenza e di identità. Barricati alla Casa
del Popolo o travestiti da sardine, incapaci di rispettare perfino la
spontaneità di un movimento giovane, loro, gli annosi esponenti della
partitocrazia locale scaduta, che hanno attraversato in certi casi tutto l’arco costituzionale, dalla peggiore destra fino a... sinistra, alla ricerca penosa di credibilità evaporata nelle urne, si sono
defilati dalla festa dell’identità pientina. Nulla di male, tutto previsto, è
logico che chi vive attaccato alle circolari di partito, obbediente alla Dottrina
della Federazione, fuori da ogni
contesto di socializzazione cittadina, alla fine si ritrovi da solo, come sardina
disorientata, che nuota disperatamente nella ‘morta gora’ della ex sinistra pientina. Quella dei partiti finiti e
delle bandiere stinte, avvinti ad un sogno di potere ormai lontano nel tempo, che non
ritornerà.
6 commenti:
sempre peggio
Un grande grazie al cuoco, il mitico Adriano Formichi, sempre bravo e disponibile per tutti!!
Scuzate avevo la sardinitte accuta
Per me la festa di S. Andrea è di tutta Pienza, anche di chi non c'era per svariati motivi. Lavoriamo TUTTI perché in futuro sia sempre più bella, sentita e partecipata.
ognuno ha quello che si è meritato, no?
Pienza col Papa? Alcuni.. con 'papi '.....grrrrr ac ac ac
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