Il primo mandato di Francesco Macrì alla presidenza di Estra viene rivoltato come un calzino: abuso d’ufficio e peculato i reati ipotizzati, tra Incarichi, consulenze, sponsorizzazioni. Oltre alla Digos, c’è anche la Guardia di finanza a indagare sul riconfermato numero uno. Sono al setaccio i tre anni di attività al vertice della holding del gas e dell’energia, che fattura oltre 900 milioni l’anno, operativa su mezza Italia e dispensatrice di sponsorizzazioni sui territori in molteplici fronti. Tra le situazioni dubbie al vaglio, un dirigente di Estra che lavora ad Arezzo avrebbe tratto beneficio economico dai contratti fatti alla società della moglie. E poi ombre sull’assunzione di una giovane di area Pd nella segreteria di Macrì, presunte operazioni opache da scandagliare, i costi per il mancato ingresso in Borsa, analisi sulle carte di credito per verificare eventuali utilizzi impropri. Sotto il microscopio anche le sponsorizzazioni di Estra, da quelle per due equipaggi alla Mille Miglia fino alle varie società sportive, anche nel territorio di Siena
4 commenti:
PD. Solite cosette di ..partito.. ci hanno proprio stufato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!sti partiti!!
Il Fatto Quotidiano? Bono a sapessi
però ..un bel partitino...un c'è male....
una roba vomitevole..avanti pipol ... A LA RISCOSS IONE...ANDATE Fà IL PORTA A PORTA..IO FARE IL CESSO A CESSO!!!
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