Enrico perse tutta la sua famiglia: i suoi cari vennero uccisi davanti a lui, bambino di 10 anni, nascosto nel sottoscala della cucina. Enio, 6 anni all’epoca, fu risparmiato da una giovane SS che sparò in aria invece di ucciderlo, “importante testimonianza di come, anche in quella situazione, era possibile rifiutare ordini ingiusti e criminali – sottolinea Enio – mentre non possiamo ricordare come gli italiani fascisti che resero possibile la strage facendo da guide alle colonne di soldati tedeschi non hanno mai risposto ad alcun tribunale”. Oggi, a Sant’Anna di Stazzema, c’è stata la cerimonia di conferimento dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania a Enrico Pieri e Enio Mancini, superstiti dell’eccidio del 12 agosto 1944 voluta dal presidente della Repubblica Federale di Germania, Frank-Walter Steinmeier. Presenti anche il sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, il ministro Annette Walter, Capo ufficio culturale dell’Ambasciata della Germania e i due sopravvissuti alla strage nazifascista. Enrico ed Enio erano tra quei bambini di Sant’Anna di Stazzema che il 12 agosto 1944 hanno visto con i loro occhi il massacro di oltre 500 innocenti
4 commenti:
I fascisti si astengano da ogni commento.
specie quelli travestiti da compagni..per comodità sopravvenuta
già, quelli che cambiano giubba spesso..a corrente alternata....
se gli 'antifascisti' di Pienza sono quelli che vendevano le tessere dell'Anpi sotto il porticato del Comune.. aiuto!!!! sos!!!!!!!!meglio niente. Lasciamo perdere...
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